LA LOTTA IN EUROPA CONTRO L'INFLAZIONE

LA LOTTA IN EUROPA CONTRO L'INFLAZIONE LA LOTTA IN EUROPA CONTRO L'INFLAZIONE In Svizzera aumentano gli affitti le ferrovie e i generi alimentari Da! 1° novembre le tariffe sui treni sono salite dall'8 al 15 per cento, secondo la luprietari di immobili autorizzati a maggiorare : canoni del 10 per cento - Rialzi per bani - In discussione l'aumento della benzina - Quanto guadagnano attualmente le mese. Rimangono 60 mila lire, che servono per il vestiario, la manutenzione di una utilitaria, i divertimenti (il cinema al sabato sera) e le gite domenicali. L'educazione dei bambini non comporta spese eccessive, poiché le scuole ed i libri sono gratuiti. I fondi occorrenti per le vacanze vengono generalmente racimolati con lavori straordinari. [Dal nostro corrispondente) Berilli, 5 novembre. L'inizio di questo mese ha riservato sorpicse poco tradite agli svizzeri: a partire dal 1° novembre le ferrovie, compresi gli abbonamenti per gli studenti ed operai, sono aumentate, a seconda della lunghezza dei percorsi, dall'8 al 15 per cento, mentre i proprietari di immobili sono stati autorizzati a maggiorare del 10 per cento i canoni d'aflitto. Aumenti non meno rilevanti si registrano nel settore dei trasporti urbani (a Berna, per essmpio, il biglietto del tram è salito da 30 a 35 centesimi di franco, ossia da 43 a 50 lire) e in quello dei generi alimentari (carne e latticini). Nuovi aumenti sono considerati imminenti in altri settori dell'economia elvetica: per reperire i fondi indispensabili alla costruzione di un'efficiente rete autostradale (per il momento la Svizzera non possiede che un centinaio di chilometri di arterie a doppia carreggiata), il governo di Berna ha proposto alle Camere federali di portare il prezzo della benzina da 73 a 80 lire. Diversi enti che tutelano gli interessi degli automobilisti hanno immediatamente promosso una campagna contro il disegno di legge del governo: anziché aumentare il prezzo della benzina, basterebbe, secondo il loro parere, destinare una maggiore percentuale degli attuali dazi sui carburanti a favore delle progettate autostrade. Si può comunque escludere l'accettazione di un compromesso del genere da parte del governo di Berna Certo è che il lungo periodo di stabilità dei prezzi, che la Svizzera ha conosciuto per tanti anni, è ormai un ricordo del passato. Se tra il 1950 ed il 1960 il costo della vita ere sceva in proporzioni trascu rabili (dall'I al 2 per cento l'anno), dal '61 in poi i dia grammi hanno cominciato a fare nervosi balzi in su: circa il 5 per cento in dodici mesi Difficilmente tale media potrà essere abbassata nei prossimi mesi; anzi, è da prevedersi un ulteriore rincaro della vita: presto o tardi, il governo sarà costretto a cedere pure alle nuove rivendicazioni degli agri coltori, i quali affermano che l'aumento del loro reddito è stato inferiore a quello delle altre classi sociali del Paese. Il deprezzamento del franco svizzero, che deriva dal continuo dilatarsi della spirale prezzi-salari, non preoccupa eccessivamente il cosiddetto uomo della strada: egli bada soprattutto a migliorare le proprie condizioni di vita, il resto lo interessa se mai marginalmente. Tutt'al più, i pensionati ed i piccoli risparmiatori risentono dell'evoluzione inflazionistica, ma la grande massa degli svizzeri, ossia gli operai e gl'impiegati, hanno raggiunto un livello di vita che vent'anni addietro non osavano neppure sognare. Quanto guadagna lo svizzero? Il manovale, senza conta re eventuali straordinari, arriva a 700 franchi (centomila lire) al mese. Da tale .somma, vanno però dedotti circa cento franchi per le tasse ed i vari contributi. Assai meglio sta il muratore, che può contare su un guadagno « pulito i di 130-140 mila lire al mese mentre gli operai specializzati nelle grandi fabbriche possono raggiungere un massimo di 150-165 mila lire; oltre gli eventuali assegni familiari: dalle tre alle cinquemila lire per tiglio al mese. Un meccanico occupato in un'autorimessa guadagna in media dalle 120 alle 140 mila lire. Inferiori sono le paghe per le operaie: una donna che lavora in una fabbrica tessile, difficilmente riesce a superare le 55 mila lire (da tale cifra sono già state dedotte le tasse). Passando alla categoria impiegatizia, dove esiste una assoluta parità di trattamento tra i due sessi, vediamo che un subalterno, un usciere per esempio, pagate le tasse, percepisce dalle 120 alle 150 mila lire al mese. Un impiegato d'ordine con una certa anzianità può fare assegnamento su una retribuzione mensile di 110-170 mila lire, mentre l'impiegato di concetto, come un ragioniere si avvicina, detratte le tasse, alle duecentomila lire. Il procuratore di una banca in una grande città percepisce un minimo di 220-240 mila lire. Una commessa è retribuita con 80-90 mila lire mentre una dattilografa arriva a 100110 mila ed una segretaria d'azienda a 150 mila lire, se non di più. Si tratta, ovviamente, di medie che, a seconda dei casi, sono suscettibili di rilevanti oscillazioni. Lo Stato e le ditte private offrono più o meno Io stesso trattamenti; economico. Va però precisato che in Svizzera non esiste l'usanza della tredicesima mensilità. Alcune ditte corrispondono ai loro dipendenti untapemsvmgue mencolirdipetànemdastlalesiinlamviun una cosiddetta « gratifica natalizia », che di solito non supera i duecento franchi (29 mila lire). Come vive la famiglia-tipo svizzera, con due bambini? 11 marito, che fa l'impiegato, guadagna sulle 150 mila lire e la moglie 50 mila quale commessa a mezza giornata. Le entrate ammontano dunque complessivamente a 200 mila lire nette: per l'appartamento di tre stanze in un quartiere periferico di una grande città, come Berna, Basilea o Gi nevra, la spesa ammonta a 50 mila lire, compreso il riscaldamento. La luce e il gas costano poco in Svizzera, per cui la relativa spesa non supera le cinquemila lire; invece l'assicurazione contro le malattie incide nella misura di 15 mila lire sul bilancio della famiglia. Ed eccoci alla spesa per il vitto: qui bisogna calcolare un minimo di 70 mila lire al Luigi Fascetti Aumenta il passivo svizzero nel commercio con l'estero (Dal nostro corrispondente) Berna, 5 novembre. U. /.) Nonostante l'adozione di una serie di drastiche misure anticongiunturali, la Svizzera accusa un ulteriore peggioramento della sua bilancia commerciale: nei primi nove mesi del 1964 il deficit ha raggiunto la somma di 3,3 miliardi di franchi nghezza dei percorsi -1 pro carne, latticini, trasporti ur varie categorie di lavoratori , , e i e d i i o o svizzeri, pari a circa 460 miliardi di lire. Rispetto allo stesso periodo del '63 l'aumento del deficit è stato del 16,3 ri.. Il crescente passivo della bilancia commerciale elvetica è dovuto al fatto che le importazioni della Svizzera nei primi nove mesi del '64 sono aumentate dell'11,9 %, raggiungendo 11,5 miliardi di franchi svizzeri, mentre l'incremento delle esportazioni è stato soltanto del 10,2 % (8,2 miliardi). Particolarmente pesante è il deficit, sempre nei primi nove mesi del '64, con i Paesi del Mercato comune: 3,7 miliardi di franchi. Anche gli scambi commerciali con i sette Paesi dell'Efta sono in passivo. Gli attivi registrati con alcuni Stati extra-europei hanno permesso alla Svizzera di ridurre alquanto il deficit con la maggior parte dei Paesi europei.

Persone citate: Luigi Fascetti