Un quadro della situazione per l'apertura dell'anno

Un quadro della situazione per l'apertura dell'anno Un quadro della situazione per l'apertura dell'anno Vita tiniversilaria di Torino Lo sviluppo e i problemi delle facollà indicali dal rettore prof. Allara nella cerimonia di ieri all'Ateneo - In 10 anni gli studenti sono aumentati del 42 per cento, da 8.957 a 12.733 - Non tutti finiscono i corsi: ogni anno 3 mila nuovi iscritti e appena 900 laureati - Necessità di professori e di istituii più moderni - Si costruisce la sede umanistica, si attende quella per le scienze - L'inaugurazione al Politecnico: 4.257 studenti,- ogni anno 900 nuovi iscritti e 250 laureati Alla presenza rlrl ministro|pper la Ricerca scientìfica sen. rArnaudi si è Inaugurato Ieri cl'anno accademico dell'Unlver-ìmsita. Il rettore, prof. Allara, nel suo discorso ha detto: «Stonto d'accorrlo che l'Università inda riformata — ria anni si parla di gnesto — ma la riforma non potrà avere efficacia se ci si limita ad emanate norme, senza over pre- Rctfvpsenti nella loro realtà'quegli\pclementi sostanziali c sociali dell'istituzione universitaria, che sono le persone (studenti e docenti) e le cose, cioè i mezzi materiali: attraverso questi elementi l'istituzione, universitaria vive, prospera o decade ». dictDieci anni fa|STUDENTI erano SOS", di cui 2653 fuori | corso; alla fine di giugno il loro numero era salito a 12.733 dei quali 3680 fuori corso. Un aumento che supera il 42 per cento e a cui non corrisponde quello dei laureati che. nell'anno accademico '53-'54 furono S20 e quest'anno sono in totale 827, dei quali: 144 in giurisprudenza, 118 in economia Ge commercio, 110 in lettere e|filosofia, 101 nelle tre facoltà dì magistero, 96 in medicina e chirurgia, 178 in scienze ma tematiche, fìsiche e naturali, 56 in farmacia, 11 in agraria, 13 in medicina e veterinaria. Con la sessione che sì svolgerà a febbraio non arriveremo a D00 laureati. Gli iscritti al primo anno sono oltre 3 mila. Ci sono facoltà come quella dì economia, una delle più numerose, dove arrivano alla laurea soltanto 10 studenti su cento, gli altri si perdono per strada. Quali i motivi? Da un lato economici: gli studi costano molto e la vita preme con le sue esigenze quotidiane. Parecchi giovani sono costretti a dividere il loro tempo tra il lavoro e lo studio e finiscono per abbandonare gli esami. Ci sono inoltre i motivi connessi alla struttura dell'Università, allo scarso numero dei professori di ruolo e soprattutto di assistenti, In grado di seguire i gruppi di studenti nelle ricerche, nei lavori che devono essere perfezionati con applicazioni costanti. PROFESSORI — Ce ne sono 124 di ruolo e 295 incaricati; parecchi titolari di cattedra svolgono anche uno o due incarichi. Sono affiancati da 222 assistenti di ruolo, cioè con possibilità di sviluppo di carriera e alle dipendenze dello Stato; poi ci sono alcune centinaia di assistenti volontari che non hanno stipendio e che si dedicano all'impegnativa funzione loro richiesta fino a che le necessità economiche non li sottraggono all'Università. Nei paesi stranieri, in Inghilterra per esempio, si calcola una media di 13 studenti per professore; in Italia si arriva a 300. La carriera universitaria non attira; i migliori neo-laureati si orientano verso l'industria privata che paga meglio e offre prospettive più vaste. Abbandonati a se stessi, gli studenti molte volte disertano il campo e mentre l'Italia, fra un decennio, avrà bisogno di almeno 75 mila laureati all'anno, dalle Università continuano ad uscirne soltanto 20-25 mila all'anno. <A parte il problema degli insegnanti — ha detto ieri il prof. Allara — c'è il grosso, urgente problema dell'edilizia universitaria. L'aumento incessante degli studenti, le mutate, esigenze soggettive anche nel campo scolastico, la sem mulinimi IIIIIIIINIIIimilllllllllllllllllllllllllN IIIIIIIINIIIimilllllllllllllllllllllllllN pre maggior imponenza della l ricetta scientifica e. tecnologia ca richiedono al Governo Ve- manazione di provvedimenti : di provvedimenti : a favore delle Uni- finanziari versità ». RIA — A Torino assume ima|Gcravìtà particolare: «rerminn- Ita la fase della ricoslruzioneVEDILIZIA UNIVERSITÀ- lpost bellica ci siamo trovati Rpente dcj numerosi ,sli1llli ,ì(ì di fronte allo sviluppo prorom-\Uintere facoltà sistemate in lo «•°" fortuna». \lMolto si è fatto nel decennio '54-'64: oltre venti opere di rilevante importanza, tra le quali basti citare la nuova clinica pediatrica. Attualmente sono in corso di esecuzione: jj palazzo d'Ile facoltà umani corso S. Maurizio (costerà circa 4 miliardi, sì stanno ultimando le strutture in ferro) che sarà pronto tra due anni; la soprae!ef<i2Ìo?ie dell'Istituto di chimica in via jtistic?i dAcldeisctfdGiuria e gli ampliamenti de- Wgli Istituti di chimica farma- Gceutica e inorganica in corso Raffaello; la sopraelevaziont delle cliniche otorinolaringolo- gica e rli patologia speciale chirurgica in via Genova; !a „„„,.„ ^ede (li genetica medi- ca, la sistemazione dell'istituto di anestesiologia e del reparto di medicina nucleare alle Molinette. Fra le opere programmate il mscsdvglgR TEMPERATURA DI IERI MASSIMA 11 MINIMA + 5,2 Il Bollettino meteorologico segnala inoltre: temperatura media +9,3; pressione 741,3; umid. 63^. Cielo poco nuvoloso. Previsioni: tempo buono. Temper. a Caselle: mass. -fl2,2; min. -t 3.2 ; media +7,9. bi 111 r 111 li 11111 ii ( 111 r 1111111 m 111 > m 111111111 it 1111 il 1111 ferisce p l Rettore ha ricordato: la mioava sede della facoltà di scieiv /.ti nell'area dell'ex carcere miBCirimsiri|Giul'ia' ,a m,ova secll? degli I d Ist"llt' d'igiene, fisiologia, isto-1 crV°eiCL' microbiologia in corsola : 1 i ta re ; di scienze economiche su un terreno ancora da sta bilire; la sopraelevazione del- la facoltà eli agraria Raffaello e di chimica anali- d\Uca via Gh"'if»- « Se uncerto tratto di stradai « ■"«;"« Percorso ancora | \lungo e u cammino che ci rto|mdinanzi ha concluso il prof Allara —, noi ci auguriamo che i necessari provvedimenti legislativi non abbiano a tar dare, cosi come ci auguriamo sinra142pe/te abbiano a diminuire jii Lintralci burocratici » Durante la cerimonia inaujpstirale del 561" anno accademi- oco, sono state conferite quat-\dtra lauree ad honorem ai prò- {fefessori Otto Banga, direttore dell'istituto per le piante di Wegeningen (Olanda), Guido Grandi, già ordinario di ento mologia a Bologna, J. G. Hoi sfall direttore della Connecticut Agricultural Experimenl Station di New Haven; Alessandro Morettini, già ordinario di coltivazioni erboree all'Università di Firenze. Le medaglie d'oro dei benemeriti della cultura sono state consegnate ai professori Gribaudi, Romano, Sartoris, Wataghin. Nel riassumere I fatti principali della vita universitaria, il prof. Allara ha ricordato con commozione la morte dei professori Guassardo, Sisto, Canina, Vallauri e dell'ing. Anselmetti, « che è stato non solo un grande sindaco, ma anche un vero amico del nostro Afe- ficosNdte4reilrcfaaètraPcepo». Ha rivolto un ringra- iaziamento ai docenti collocati ìpa riposo per limiti di età, tra|pi i profossori: Gina. Galli,'{p1111111111111111111 ■ i m 111 ti 111 rn 111 iiiiiiiiiiiiiimii er rendere p L IStaricBertula, Greco. Repaci, Terra Cini. Sono stati nominati eme riti i professori: Bastai, Dalmasso e Palco. Ha quindi svolto la prolusione il prof. Masoero, ordinario di zootecnia alla facoltà I di veterinaria, sul tema: «L'ac1 cresci mento degli animali negli laspetti biologici e nelle nio- derne lina 1 ita zootecniche». * * i L. accad6mlc0 aI Polì. | , 4 .lnaugurato sta. |mane alle 10. L.anno scorso u studenti erano: 2486 iscritti ad ingegneria, 525 ad architettura e 1246 fuori corso. In totale 14257 con un aumento del 5,7 per cento rispetto all'anno pre- Lente T, , , n ,-. Il rettore del Politecnico jprof capetti ritiene però che ora € la congiuntura possa fare \diminuire le iscrizioni. Questo {fenomeno, del resto, si è veri- ficato anche nelle scuole tecniche di grado inferiore». Al Politecnico s'iscrivono ogni anno circa 900 giovani e se ne laureano in media 250. Nel 1963 i laureati furono 255, di cui 215 ingegneri e 10 architetti. I professori di ruolo sono 40 e gli incaricati 80. * Occorrerebbero certamente — osserva il prof. Capetti — più posti di ruolo: ma d'altro canto, per alcune materie, non c possibile fare a meno degli incaricati». La sede del Politecnico ha appena sei anni di vita. « Ma è è già insufficiente — dice il rettore — e si prevede che lo sarà ancora di piìi nei prossimi anni, finita la congiuntura ». Purtroppo non c'è posto per costruzioni contigue, occorrerà edificare altrove. « Abbiamo già preso in considerazione una L'inNelstamano a iarea adatta, e ne abbiamo aia ! Si,,'à ìparlato alle autorità mudici- ^|pnh. Ma le trattative sono ap- \ nosci[ sucre '{pena iniziate» miiimi imiiiiiinimi iiiimii iiiniimiii iù credìbile il

Luoghi citati: Bologna, Connecticut, Inghilterra, Italia, Olanda, Torino