Il prof. Grosso: "Una grande Torino verso uno sviluppo più ordinato"

Il prof. Grosso: "Una grande Torino verso uno sviluppo più ordinato"MI capolista de ha ittastrato ieri II programma Il prof. Grosso: "Una grande Torino verso uno sviluppo più ordinat"» La funzione della città come centro propulsore del Piemonte e punto d'incontro di vasti interessi europei - I problemi immediati: ospedali, scuole, case, viabilità II prof. Grosso, capolista de per il Comune e sindaco desi enato, ha esposto ieri mattina al Doria le linee generali del programma del partito di maggioranza. Una riunione, dopo la dolorosa parentesi della malattia e della morte dell'ing. Anselmetti, che segna la ripresa della battaglia elettorale dei democristiani per le amministrative. II pubblico che gremiva 11, cinema s'è raccolto all'inizio in accorato silenzio. < Nei tristi giorni che abbiamo passato — ha detto il segretario cittadino della de, Borgogno — mentre si affievoliva sempre più la speranza di riavere il nostro sindaco, ci è stato di conforto con statare quale fiducia e simpatia l'ing. Anselmetti aveva suscitato nei suoi concittadini. La. sua scomparsa lascia un ruoto incolmabile, Za sua figu ra è. di esempio a continuare degnamente l'opera da lui intrapresa.-». Borgogno ha rivolto parole di gratitudine al prof. Grosso «elle ha accettato di guidare una battaglia dura e diffìcile ». Un profondo rimpianto è apparso sul volto del prof. Grosso quando ha ricordato il discorso che appena due settimane fa l'ing. Anselmetti ave¬ z e a , va pronunciato al Carignano per illustrare le opere compiute dal Comune nell'ultimo quadriennio. « Se ho accettato questo nuovo incarico — ha detto il capolista della de — non per gusto personale, ma perché sono convinto che ogni uomo debba assumere le sue responsabilità: tocca a me ora presentare il programma dei prossimi cinque anni». Un piano d'azione che sarà di c contini/irà e di rinnovamento». <ll momento — ha premesso l'oratore — è particolarmente difficile per la nostra città colpita dalla congiuntura. Chi guiderà l'amministrazióne civica dovrà sentire il grave disagio di molte famiglie che, per la. riduzione dell'orario di lavoro, hanno visto restringersi le risorse, economiche. Sovente si tratta di ininiigrati, ancora nella difficile fase dell'ambientamento». Toccherà quindi, all'amministrazione lo cale vigilare sulla situazione e fare giungere con insistenza nella capitale la voce di Telino: «è Questione di pane di lavoro, sono problemi che interessano la nazione». Altra premessa: le linanze municipali: «I Comuni si di battono nello sforzo di ottenere prestiti per attuare oliere pub- bliche di vitale importanza. Occorre, nel programmare il credito, che si riprenda la. concessione di «infili agli enti locali ». Torino, in questi ultimi anni, è cresciuta in fretta. La popolazione ha superato il milione, il Comune « con sforzo generoso > ha affrontato una situazione sempre mutevole. Un ritmo di crescita che non poteva non creare < squilibri e sfasature*. «Oggi — ha dichiarato il prof. Grosso — si presenta la necessità di dare ordine a tale sviluppo: dobbiamo proporci questa linea di azione ». La visione del prof. Grosso va oltre i confini puramente geografici della città. Torino dev'essere saldamente ancorata al progresso del Piemonte: è capoluogo dì una regione dalla quale riceve respiro e deve imprimerle nuove energie. «E' pronto — ha aggiunto l'oratore — il piano regolatore intercomunale, ma bisogna predisporre anche quello della "seconda cintura" e partecipare alla stesura di un piano regionale di sviluppo, già discusso dalle province piemontesi >. C'è inoltre un aspetto europeo della nostra città. A ridosso delle Alpi, Torino appartiene ad un'area di elevato sviluppo economico che ha come capisaldi Lione, Milano, Marsiglia e Genova, Il Piemonte è nella parte meridionale di questa vasta zona ed ha ancora notevoli capacità di progresso. Torino ne è il cuore pulsante. Di qui il valore della lotta contro l'isolamento, condotta da oltre un decennio. I Tra le prime conquiste, il traforo del Gran San Bernardo. ! la Ceva-Savona, l'avvio al traforo autostradale del Fréjus. « Le autostrade — ha soggiunto il prof. Grosso — non sono un lusso, ma strumenti di progresso economico». A questo; punto egli s'è augurato che giunga presto l'apertura di credito anche per la TorinoPiacenza. Infine, i problemi immediati della città: ospedali, scuole, case, viabilità. La commissione della de sta definendo i dettagli del programma; il prof. Grosso s'è limitato a un rapido scorcio. L'edilizia scolastica ha ricevuto dal Comune un vigoi'oso impulso. «Bisogna, però, ite. anche l'organizzazione staale prepari tutto ciò che. è nelessarlo in tempo per l'apertura dell'anno scolastico: togliere, come s'è fatto, i maestri dalle aule di montagna, anche ci sono classi con solo seisette alunni, vuol dire togliere la. scuola, il legame con la civiltà ». L'oratore s'è rallegrato per l'annuncio di un nuovo piano scolastico: «Speriamo di beneficiarne anche noi: siamo un po' stanchi della fama di essericchi». Un accenno alla legge 167: « A Torino è stata applicata rapidamente, ma ora c'è una pausa giudiziaria: chic diamo soltanto che se qualcosa urta la legalità costituzionale sia posto rimedio in fretta. La popolazione attende». Le parole del prof. Grosso sono state accolte più volte da calorosi applausi. La visione di un ampio programma, egli ha precisato, «sarà accompagnata dal caldo rapporto urna im dell'amministratore con il cittadino, dall'assillo dei problemi e dei bisogni urgenti» «Fare economia — ha concluso — non significa rinunciare ad esigenze vitali e nemmeno si possono porre alternative fra scuole e strade, strade e ospedali. Tutte, le- opere devono essere attuate con gradualità». * Anche il pei ha tenuto ieri un comizio, al teatro Alfieri Ha parlato l'on.le Amendola (della segreteria nazionale del partito) sulla situazione eco nomira. Il prof. Grosso ha parlato in una sala gremita di folla

Persone citate: Amendola, Anselmetti, Borgogno