La medaglia d'acciaio «Giolitti» alla memoria di Giovanni Agnelli

La medaglia d'acciaio «Giolitti» alla memoria di Giovanni Agnelli Il conferimento di un ambito premio internazionale La medaglia d'acciaio «Giolitti» alla memoria di Giovanni Agnelli Solenne cerimonia a Palazzo Madama - II Sindaco : « Ricordiamo oggi con ammirazione una figura monumentale di pioniere e di industriale » - La consegna del riconoscimento al nipote, dott. Giovanni Agnelli Lo sviluppo della produzione di acciaio alla Fiat: da 50 mila tonnellate nel 1917 alle attuali 800 mila La medaglia d'acciaio « Federico Giolitti » è stata conferita ieri mattina alla memoria del senatore Giovanni Agnelli. La cerimonia si è svolta a Palazzo Madama, nell'ambito delle manifestazioni per il Salone della Tècnica, alla presenza del presidente della Comunità Europea dell'Acciaio on. Del Bo e di tutte le autorità della provincia. La Fiat era rappresentata dal presidente prof. Vittorio Valletta, dal direttore generale e amministratore delegato ing. Gaudenzio Bono, dal vice presidente dott. Giovanni Agnelli. « Torino ■— ha detto il sindaco ing. Anselmetti nel suo saluto ai convenuti — è commossa per ernesto onore che giustamente si dà ad uno dei suoi pili prandi cittadini. Oggi ricordiamo con ammirazione Giovanni Agnelli, perché rappresenta una figura monumentale di pioniere e di industriale: a lui Torino deve il suo prestigio internazionale e il suo divenire di Questo secolo; grazie a Giovanni Agnelli la nostra città c diventata la capitale del lavoro ». Ha illustrato il valore della medaglia l'ing. Alberto Calbiani, presidente dell'Associazione Italiana di Metallurgia, che istituì nel 1958 il premio Federico Giolitti, primo professore di metallurgia e metallografia al Politecnico di Torino. Le medaglie precedenti vennero attribuite alla memoria di Giorgio Enrico Falck e di Oscar Sinigaglia, due nomi che rappresentano tappe fondamentali nella storia della siderurgia italiana; a William Frederick Cartwright, già presidente dell'« Iron and Steel Institute > inglese, progettista e costruttore tra i più insigni dell'industria impiantistica mondiale, e all'ing. Ferdinando Innocenti per la realizzazione dello stabilimento siderurgico dell'Orinoco. « Oggi — ha detto l'ing. Calbiani — viene conferita la medaglia d'acciaio alla memoria di Giovanni Agnelli, per la sua opera di eminente propulsore delle attività siderurgiche della Fiat, elte hanno portato questa grande azienda ad integrarsi in modo così razionale ed a garantire alle sue produzioni meccaniche una qualità perfettamente controllala ■». Per rievocare l'opera di Giovanni Agnelli, ha preso la parola l'ing. Domenico Taccone che tra il 1915 e il 1922 fu collaboratore di Federico Giolitti e che nel 1922 passò alla Fiat, dove attualmente è direttore centrale e della divisione siderurgica. «Grande merito di Giovanni Agnelli — ha detto l'ing. Taccone — fu di concepire industrialmente la produzione automobilistica. Fondata la Fiat egli rivelò subito, oltre ad emittenti capacità organizzative, fermezza di idee e chiara visione del futuro ». Affermatasi la produzione automobilistica, il senatore Agnelli guardò più in là: le affiancò altre produzioni meccaniche: motori d'aviazione, motori diesel marini, autocarri, cuscinetti a sfere, ecc. Le esigenze tecniche, la massa dei fabbisogni di prodotti siderurgici posero alla Fiat gravi problemi di approvvigionamento e Giovanni Agnelli comprese che doveva disporre anche delle vitali produzioni siderurgiche. Attuò la sua teoria acquistando, ne! 1914, le «Fonderie di acciaio riunite » e nel '17 la « Soc. Ferriere Piemontesi già Vandei » che aveva uno stabilimento a Torino e uno ad Avigliana: una capacità totale di 50 mila tonnellate di acciaio In lingotti all'anno. Era la base per espandere gli impianti e arrivare al ciclo completo dell'industria, dalle prime lavorazioni al prodotto iinlto. Tra il 19jó e il 1939 la produzione d'acciaio venne portata a 200 mila tonnellate annue. In questo dopoguerra la Fiat si impegnò in un ancor maggiore potenziamento della siderurgia «Purtroppo nel dicembre 19)0 — ha detto l'ing. Taccone — Giovanni Agnelli, cavaliere del lavoro dal 1907, senatore dal 192.1. ingegnere' " honoris causa " dal Ì937. ma soprattutto creatore e animatore della grande Fiat, i-iene a mancare. Troppo presto per vedere realizzalo tutto c/uello che aveva antiveduto, ma ancora in tempo, con la fede che aveva nel futuro, per imprimere a tutta la Fiat e alla siderurgia Quell'impulso a propredire che l'hanno portata alle condizioni attuali ». I 40 mila metri quadrati dello stabilimento del 1917 sono diventati un milione, la produzione annua di acciaio in lingotti è passata da 50 mila tonnellate a 800 mila; ogni anno vengono trasformati 1 milione e 600 mila tonnellate di acciaio. La Fiat è al secondo posto in Italia per produzione siderurgica e di gran lunga la prima come produttrice di acciai speciali ed inossidabili. A conclusione della cerimonia la medaglia d'acciaio alla memoria del creatore della Fiat è stata consegnata dal sindaco al nipote dott. Giovanni Agnelli, che l'ha ricevuta con commozione. medaglia

Luoghi citati: Avigliana, Italia, Torino