Acclamata in «Lucia» dai moscoviti la Scotto scoppia in lacrime di gioia di Massimo Conti

Acclamata in «Lucia» dai moscoviti la Scotto scoppia in lacrime di gioia Nuovo e più clamoroso trionfo della Scafa al Bolscioi Acclamata in «Lucia» dai moscoviti la Scotto scoppia in lacrime di gioia Dieci minuti di applausi dopo la «scena della pazzia* - Gli elogi dei critici per «Turandoti DAL NOSTRO INVIATO Mosca, lunedì mattina. Lucia di Lammermoor, un'opera che molti reputavano meno impegnativa della Turandot, ha avuto stasera un enorme successo al teatro Bolscioi di Mosca. Un successo di pubblico che, per comune giudizio, è stato superiore a quello della Turandot che ha aperto l'altra sera la serie di spettacoli della Scala di Milano. Il pubblico del Bolscioi ha applaudito per dieci minuti consecutivi dopo la scena della pazzia: la protagonista. Renata Scotto, è scoppiata in lacrime per l'emozione sul proscenio. Ha pianto a lungo, asciugandosi il viso con le mani. Ad un certo pui.to la gente in piedi ha cominciato a battere le mani ritmicamente, secondo l'usanza russa, altro segno di calorosa approvazione. Seguendo il costume sovietico, gli interpreti dal proscenio hanno ricambiato gli applausi. Ovazioni ed applausi hanno ricevuto anche il maestro Nino Sanzogno e gli altri interpreti: Carlo Bergonzi, Piero Cappuccini, Walter Guilino, per limitarci ai principali personaggi. La Lucia di Lammermoor si è rivelata più aderente al gusto del pubblico russo, sensibile al melodramma romantico. Può darsi però che le più misurate reazioni dei russi all'opera di ieri, la Turandot, siano dovute al genere di pubblico: quello di ieri era il pubblico delle grandi « prime » e delle cerimonie ufficiali, composto per lo più di autorità e rii alti funzionari Quello di stasera invece era il genuino pubblico di Mosca. Alla rappresentazione sono stati notati, fra gli altri, l'astronauta Gagarin e il prof. L,iberman, l'economista sovietico noto per le sue teorie « liberali ». Il successo straordinario tributato ali:. . Turandot» dal pubblico del Bolcloi è stato confermato e consacrato dai critici musicali dei giornali sovietici. Va detto, però, che fra le righe di quasi tutte le recensioni si avverte il disappunto per il fatto che la troupe della Scala è venuta a Mosca senza avere in cartellone quelle opere italiane, come l'Aida, che 11 pubblico russo conosce meglio. Il critico della « Tass » ha detto che la rappresentazione di Turandot « ha confermato appieno la reputazione che la Scala ha nel mondo ». Lodi incondizionate per tutti gli interpreti e specialmente per il soprano svedese Birgit Nilsson che di Turandot è stata la protagonista A Mirella Freni i critici hanno tributato un caldo omaggio sia per la sua fiorente bellezza sia per le sue rilevanti doti canore: «Mirella Freni — ha scritto il critico della " Pravda " — ha commosso tutti noi ed .ha conquistato i moscoviti con il suo stupendo talento... La sua voce è tenera e libera, molto molto espressiva ». Lodi, ma con qualche riserva, invece, per Bruno Prevedi che in Turandot è stato il principe Calef: «Un tenore di grandi possibilità che però deve acquistare maggiore esperienza » — ha scritto il critico della «Tass» Tutti i critici infine hanno avuto parole di lode incondizionata per il maestro Gavazzeni, per il coro, per la regìa della Wallman, e per le scene di Benois « che ha realizzato con impeccabile buon gusto la stilizzata raffinatezza della Cina liabesca di Turandoti. Massimo Conti Renata Scotto l'applaudita protagonista Lammermoor »

Luoghi citati: Cina, Milano, Mosca, Scafa