Prima mondiale per il pubblico del «Deserto rosso» a Parigi
Prima mondiale per il pubblico del «Deserto rosso» a Parigi Prima mondiale per il pubblico del «Deserto rosso» a Parigi Elogi della critica e qualche perplessità fra gli spettatori - I chiarimenti del regista Antonioni (Dal nostro corrispondente) Parigi, 27 ottobre. « Deserto rosso », il film di Michelangelo Antonioni che ha vinto il Leone d'oro a Venezia, è stato presentato stasera a Parigi in prima mondiale per il pubblico. Il regista italiano è stato caldamente felicitato da numerosi rappresentanti del mondo artistico e culturale. Secondo il critico di «Le Monde », Jean de Baroncelii, « da un punto di vista puramente estetico, il successo è abbagliante: «Deserto rosso " è un film di una raffinatezza inaudita, in cui certi brani, vicini talora all'astrazione, sono fra i più belli che si siano mai visti sullo schermo ». Qualche spettatore ha però osservato che la perfezione delle immagini a colori può in qualche modo distrarre dalla vicenda del film. A questa osservazione Antonioni ha risposto: «Immaginate un Picasso del periodo blu. Guardate il blu e dite: "Che bel quadro! ". Siete forse distratti dal colore? Credete che esso non abbia nessuna relazione con il contenuto della tela? Io non lo credo. Salve tutte le proporzioni, dovrebbe essere la stessa cosa per " Deserto rosso " ». In quanto al significato sociale del film, Antonioni ha detto: « La nevrosi è un male dell'epoca: ne sono colpite tutte le classi della società, ma io non sono un filosofo né un sociologo e non sta a me spiegare la crisi del mondo moderno. Ho raccontato una storia ed è tutto ». s. v.
Persone citate: Antonioni, Jean De Baroncelii, Michelangelo Antonioni, Picasso
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