confronti per le squadre torinesi nel settimo turno di campionato

confronti per le squadre torinesi nel settimo turno di campionato confronti per le squadre torinesi nel settimo turno di campionato La Juventus di fronte al Genoa vuol confermare i suoi progressi G. Hill, Surtees e Clark in gara a Città di Messico Nell'incontro allo stadio genovese di Marassi è impegnato il prestigio di due allenatori di forte carattere: Amarai mantiene per i liguri la tattica difensiva a zona, Herrera tra i bianconeri corre un grosso rischio, rinunciando a far rientrare Salvadore - La partita incomincerà alle 14,45 (Dal nostro inviato speciale) Genova, 24 ottobre. La Juventus arriva a Genova in un momento particolarmente delicato, perché attorno al Genoa sta esplodendo la polemica sull'opportunità di adottare la < zona » voluta da Amarai; i tifosi, invece, e anche parte della stampa, preferirebbero un immediato ritorno al controllo < a uomo », che è forse meno spettacolare, ma certamente più efficace, specie per una formazione che non vanta molti atleti di alta classe. Le origini di tutte queste discussioni sono note: Amarai non vuole rinunciare al modulo brasiliano che, definito < a zona >, significa il controllo piuttosto libero degli avversari, senza impegni fissi pertanto, come vorrebbe invece il sistema italiano, che è tutto impostato sulla guardia stret ta e continua degli uomini in campo opposto. I genovesi abituati da anni a vedere i rossoblu chiusi in stretta difesa, pensano che il concetto di Amarai possa portare seri guai alla loro squadra, e cominciano a fa,re i conti; forse in riferimento alla posizione clamorosamente felice dei tra dizionali avversari (quelli della Sampdoria sono in testa alla classifica), pensano al peggio... dopo appena sei giornate di campionato. E incolpano Amarai, accusandolo di non capire le esigenze del complesso, che non avrebbe gli elementi adatti per fare del gioco come pretende invece il tecnico brasiliano. Amarai, per il momento almeno, finge di non sentire le critiche, anzi, dopo la partita di domenica a Foggia, quasi ha voluto scusare i suoi giocatori che nella ripresa avevano cambiato metodo, ritornando spontaneamente al c controllo a uomo». E li scusa dicendo che forse non hanno capito bene i suoi insegnamenti. Proprio per non prendere provvedimenti disciplinari. Amarai è un «duro», uno di quelli che non ammettono influenze nelle sue decisioni, quindi se dopo Foggia e il clamoroso pronunciamento non c'è stata la preventivata pioggia di multe, è chiaro che gli interessati hanno dovuto fare l'autocritica promettendo che non ricadranno nell'errore. A Genova tutte queste «voci » sono attentamente seguite, ed i tifosi sperano solamente in una vittoria della loro squadra proprio a spese della Juventus per accantonare, se non chiudere, il problema. Le critiche comunque sono vivaci e servono, se non altro, a creare un ambiente infuocato per la gara con 1 bianconeri di Heriberto Herrera. Il quale dal canto suo non ha avuto difficoltà nel comunicare che la Juventus affronterà il difficile impegno senza Salvadore, che pure sta bene, che è animato da buona volontà al punto da seguire i compagni nella trasferta genovese come riserva. Herrera è un altro trainer di spiccata personalità. Non ammette discussioni o deroghe alla disciplina, e non accetta di parlare dei principi di comando a cui si ispira. Egli ha sempre detto: non interessa il singolo giocatore anche se bravo e fortissimo, interessa solamente la squadra. Quindi, l'attuale formazione va bene, perché cambiarla? E così Salvadore, che pure è il centromediano della Nazionale azzurra, il difensore che tutti vorrebbero in squadra, rimane in tribuna come semplice riserva. E' chiaro che Herrera rischia grosso, ma è altrettanto doveroso ammettere che il tecnico paraguaiano ha una linea di condotta da cui non intende deflettere. Questa non vuol essere una critica, ma una semplice constatazione, quasi un riconoscimento di meriti precisi anche se sono meriti piuttosto pericolosi... Perché il rischio è grave: la Juventus sta ascendo dalla fase critica della trasformazione del suo gioco, ma questo nuovo gioco non è stato ancora imparato a memoria; e nel calcio il ragionamento e lo studio non possono essere seguiti in partita, dove valgono più l'estro, o l'improvvisazione che tanti astrusi concetti. Salvadore è un difensore capace, forte; lasciarlo fuori può costituire un pericolo, anche se si deve convenire che Bercellino e Castano formano ormai una coppia affiatata e di buon rendimento. Ma come il suo collega e rivale Amarai, anche Heriberto Herrera non cambia opinione neppure dietro mille insistenze e mille critiche. Così il Genoa giocherà domani con la difesa a zone e la Juventus giocherà senza Salvadore. L'inclusione di Sacco al posto di Menìchelli ammalato, entra nell'ordine logico delle cose. Sacco torna all'ala con mansioni di raccordo, lo stesso gioco che a lui imponeva Amarai nel periodo in cui il brasiliano era allenatore della Juventus. Contro il Genoa pertanto, avremo la stessa squa tdmirLtsgvtpfvdra che domenica ha supera-1 to il Bologna, e la partita di domani potrebbe dire veramente se 1 bianconeri hanno intrapreso la strada giusta per risalire posizioni di classifica. L'avversario è difficile, « grintoso», veloce; anche per questo il collaudo sarà più impegnativo e più interessante. Per vedere il Genoa e la Juventus c'è molta attesa in tutta la riviera e nell'entroterra piemontese. Per favorire l'afflusso degli spettatori (si prevede il tutto esaurito, se il tempo si manterrà al bello come è stato oggi) la gara avrà inizio con ritardo rispetto alle altre (alle 14,45). Le formazioni annunciate sono: Genoa: Da Pozzo; Bassi, Colombo; Bagnasco. Rivara, Calvani; Bicicli, Giacomini, Koelbl, Cappellini, Gilardoni. Juventus: Anzolln; Gori, Sarti; Bercellino I, Castano, Leoncini; Stacchini, Da Costa, Combin, Del Sol, Sacco. Giulio Accatino Un momento delicato La questione dei «premi» nuovo problema nel calcio La settima giornata di campionato è movimentata dalla posizione dei giocatori del Milan, i quali sono in < agitazione sindacale > per il mancato accordo sui premi di partita. S'era parlato addirittura di sciopero in occasione della gara con l'Atalanta, ma non si giungerà ad una rottura così clamorosa. Rimane lo stato di « emergenza », e le discussioni tra le parti continueranno nella prossima settimana. Non è questa la sede per entrare nel merito della vertenza, rimane però il dovere di accennare alla grave minaccia sulla regolarità del campionato. Non diciamo che abbia ragione il presidente Riva o che la ragione stia dalla parte dei giocatori, sta di fatto che il contrasto è serio e che sarebbe quasi ora che i dirigenti federali si interessassero di una questione che minaccia di far crollare l'intera intelaiatura del torneo professionistico. Perché molto presto i guai del Milan potrebbero essere i guai di tutte (o quasi tutte) le società italiane. Prima si elargivano premi addirittura favolosi anche a coloro che meritavano ben poco, ed il ritorno ad una amministrazione più saggia e più logica crea ovviamente contrasti e discussioni. I soldi scarseggiano nel calcio perché sarebbe assurdo pretendere elargizioni straordinarie in tempi di crisi, perché il pubblico diminuisce ogni domenica, perché i tifo si diventano più esigenti e le spese generali della gestione sociale aumentano. II problema del Milin pertanto è grave perché segna l'inizio di una crisi di rapporti fra società e giocatori. Bisogna provvedere in tempo bisogna provvedere con buon senso. Anche in questa grave questione si nota una certa indifferenza dei dirigenti federali, dal dr. Pasquale presidente della Federazione al dr. Franchi, commissario specia le alla Lega. Per ora lasciano che il Milan risolva i suoi prò blemi da solo. Ma se il male dilagasse e diventasse pressoché generale? Pasquale e Franchi starebbero ancora a guardare, confermando quella norma dei premi massimi (trenta mila lire al punto) che nessuno rispetta? g a g. a. pionato mondiale auto 1 - Tutti e tre i pi di conquistare il titolo metri del circuito in l'57"6 'media 153,612); seguono Gurney su Brabham in l'58"5; Bandinì SU Ferrari in l'58"6; Surtees su Ferrari in l'58"7; Graham Hill su Brm.in l'59"8; Pedro Rodrisuez (terza guida della Ferrari) in 2'00"9 e il messicano Moises Solana su Lotus in 2'04"3. All'ultimo momento è sorti una conte.stazione sul reale punteggio di Clark, in seguito alle dichiarazioni fatte a Città di Messico dal presidente della Fia, Baumgartner, secondo il quale lo scozzese deve essere considerato quinto classificato, e non quarto, al Gran Premio di Monaco (avrebbe quindi un punto in meno e quindi nessuna probabilità di confermarsi campione del mondo, anche vincendo domani). La precisazione giunge del tutto nuova (e Clark si è riservato di reclamare dopo l'esito del Gran Premio), ma ci si chiede se non poteva venir fatta prima. E' un episodio di più che illustra la scarsa efficienza del massimo organo dell'automobilismo sportivo. f. b. Otto corse oggi a Vinovo ■Rusella e Serrana favorite all'ippodromo del galoppo I giovani saltatori di tre anni — Serrana (60% C. Pieraccini), Rusella <83 A. Sciusco). Galantina (63 M. Varchetta), Torrlcello (63 P. N'uti) — sono 1 protagonisti del Premio Riva di Pinerolo, prova di centro della riunione di oggi pomeriggio all'ippodromo del galoppo: Rusella e Serrana sembrano le concorrenti pitì forti. I)i maggiore interesse è il Premio Valle d'Aosta, un « handicap » che vedrà alla partenza: Tricheur (56'/4 G. Pinto), Presidio (55V4 P. Ceriotti), Wild Page (54 E. Marioli), Agonie (54 O. Fessi), Tudor II (SS I". timidi), Rnbiera (50 A. CoIella), Gold Cavalier (43V4 F. Cuttoni). Sul terreno pesante il pronostico si annuncia assai dimoile. La riunione InizierA. alle 14,30. Otto corse in programma; i favoriti: Premio Palazzo Villanis (!.. 700.000, m. 1350; 2 part.): Riziere; Premio Riva di Pinerolo (L. 1.050.O00, ni. 3000, siepi; 4 part.): RusellaSerrana; Premio c.te A. Bianco (gentlemen; L. 400.000, m. 1600 ; 4 part.): Like a SparkWalter Scott; Premio Castello di Sarre <L. 800.000, m. 3600, ostacoli; 6 part.): Terno-Barbacarlo; Premio Parco del Valentino (li. 660.000, m. 1200 : 8 part.): Condé-Xautilus: Premio Valle d'Aosta (L. 800.000, m. 2100; 7 part.): Wild PageGold Cavalier; Premio Grivola (li. 500.000, ni. 1200; 10 part.): Moro-Pastis ; Premio Balungero (X. 400.000, ni. 2400; 6 part.): Piave-Pecari. Successo di Ervln <S. Brlghenti), ieri all'ippodromo del trotto nel Premio 38" Congresso mondiale delle Agenzie di Viaggio <L. 840.000, m. 2060), prova di centro della giornata: al secondo posto Oltraggio davanti a Oneto e Basento; tempo al km. l'23"7/10. Nelle altre corse successi di La Bella, Gioberti, Molinara, Tottenham, Gogh, Ives Montand e Quartone.