Coltivava le patate con «metodi borghesi»

Coltivava le patate con «metodi borghesi» RIABILITATA UNA SCIENZIATA RUSSA Coltivava le patate con «metodi borghesi» Per questo Nina Lebedeva era caduta in disgrazia e aveva perso il posto (Dal nostro inviato speciale) Mosca, 23 ottobre. Lo scrittore Dudintsev, autore di «Non si vìve di solo pane*, Ita raccontato oggi ai lettori della Komsomolskaia Pravda la vicenda di una scienziata russa, Nina Lebedeva, che venne espulsa dal suo istituto per un nuovo tipo di ibridazione delle patate giudicato di « tendenze borghesi*. Il caso della Lebedeva, che riconta la disputa del biologo Lissenko, sfiora il ridìcolo. Nina Lebedeva era riuscita, anni fa, a modificare la disposizione e la composizione dei cromosomi contenuti nelle cellule di patate selvatiche. La patata, come molte altre litanie «civilizzate* dall'uomo. è\ diventata col tempo piuttosto delicata. Non attecchisce più né nelle terre a clima tropicale, ne in Quelle troppo esposte al freddo. Il fenomeno e stato osservato in molti paesi e da tempo anche nell'Unionel Sovietica. I Il primo scienziato russo che affrontò la tiuestione delle patate fu Nicolai Vavilov; egli pensò di irrobustire con delle ibridazioni le patate europee con piante di patate più resistenti alle basse e alle alte temperature e più immuni delle altre alle malattie. Vavilov batté la stessa via di iliciurin. l'inventore delle famose mele, resistenti ai climi freddi. Recatosi nell'America del Sud. lo\ scienziato raccolse alcune va-1lieto di patate selvatiche »«oi-ìto resistenti alle nìalattie e al-ile intemperie, portandole polìin Russia. Il sogno dello scien-\ziato svanì però contro le pratiche esperienze: l'ibridazione i l'incrocio) fra le diverse varietà di patate risultò impossibile a causa di fattori genetici. L'opera di Vavilov venne ripresa e continuata dalla doti Lebedeva, che dopo anni di studi riuscì a superare l'incompatibilità fra patate europee e patate sudamericane. Applicando i principi della poliploidia, la dottoressa riuscì a modificare nel senso voluto la disposizione e la composizione degli clementi dei cromosomi contenuti nelle cellule delle patate selvatiche: l'ibridazioneIriuscì, ma per la dottoressa|cominciarono i guai. Otto an-1 ni fa, quando i suoi studi volgevano a conclusione, la Lebedeva venne espulsa dall'Istituto Vii; in cui lavorava da anni. A cacciarla fu il nuovo direttore dell'istituto, il prof. Sizov, nemico della poliploidia. Perche Sizov avversava la poliploidia! c Me lo hanno spiegato alcuni suoi colleglli — ha raccontato Dudintsev. — Sizov considerava la genetica sperimentale "scienza borghese, con presupposti idealistici..." *. La dott. Lebedeva non si arrese. Perduti l'impiego e lo stipendio (ora è stata riabilitata 1, si ritirò nel suo villaggio natio, continuando le ricerche. I genitori le misero a disposizione il loro pezzetto di terra. Fu su quel fazzoletto di terra che la Lebedeva riuscì, con poveri mezzi, a completare le sue esperienze con felice risultato. «Possibile — si domanda lo scrittore — che nessuno abbia avuto il coraggio di interveni- re in favore della scienziata? Compagno Sizov — conclude. — una scienza naturale che scopre fatti irrefutabili e dà risultati preziosi non può essere accusata di borghesia. La natura è indifferente, ma non sono indifferenti gli uomini che godono dei suoi benefici. Ora i botanici dell'Occidente danno la caccia alle patate Lebedeva. Le buone patate piacciono ai capitalisti ». m. c.

Persone citate: Lebedeva, Nicolai Vavilov, Nina Lebedeva

Luoghi citati: America Del Sud, Mosca, Russia