«Insomma che cosa pensa la Chiesa sulle pillole anticoncezionali?»

«Insomma che cosa pensa la Chiesa sulle pillole anticoncezionali?» «Insomma che cosa pensa la Chiesa sulle pillole anticoncezionali?» La domanda posta al Concilio dall'arcivescovo di Westminster ■ Il mondo attende una parola chiara, dice il prelato inglese; invece lo schema appare ambiguo « sfugge ad una risposta precisa - «Se i figli ci chiedono pane, .ani daremo pietre?» (Dal nostro corrispondente) Città del Vaticano, 22 ottobre. L'arcivescovo di Westminster, mons. Heenan, ha parlato stamane in Concilio della « pillola cattolica » e del problema delle nascite, esortando i « padri » a non trascurare l'argomento o, quel che sarebbe peggio, a trattarlo con leggerezza. Ha ricordato l'attesa del mondo sull'argomento ed ha chiesto che la questione venga sviscerata da competenti, per alcuni anni, se occorra, per poi essere ripresentata nei suoi aspetti morali e religiosi al giudizio del Concilio. L'intervento dell'arcivescovo Heenan è stato uno dei quindici avutisi questa mattina in | merito allo schema 13, concernente la Chiesa nel mondo i moderno, ed è stato il più incisivo e come tale lungamente japplaudito dall'assemblea, j « Lo schema come ora è I concepito — ha detto — non \c degno di un Concilio ecuìmenino e qualora fosse approl tato deluderebbe profonda Imente l'attesa dei fedeli, dei ìnon cattolici e dei non credenti. E' ridicolo, dopo aver consacrato tanto tempo a problemi di natura esclusivamente teologica affrontare con improvvisazione e leggerezza il tema della fame nel mondo, della guerra nucleare e della vita familiare ». Mons. Heenan ha proseguito: « Alla commissione che ha redatto il testo dello schema 13 è mancata la collaborazione di esperti veramente qualificati nelle varie discipline: la superficialità e la leggerezza con cui il testo affronta il problema della vita matrimoniale ne è prova lampante ». L'Arcivescovo di Westminster ha chiesto al Concilio di sfuggire i mezzi termini e di pronunciarsi responsabilmente e con chiarezza: « A tutti è noto che nel mondo si parla di una pillola anticoncezionale approvabile. Questa pillola è attesa da tanta gente quasi fosse una panacea capace di risolvere le difficoltà dei coniugi. Nello schema 1S e nei suoi annessi non si dubita di profetizzare che le soluzioni adatte verranno alla luce. Vi vien detto che ai coniugi e ad essi soli spetta di dare un giudizio morale su questioni di tal genere; e tuttavia il nostro documento aggiunge che i coniugi devono seguire la dottrina della Chiesa: ma, venerabili fratelli — ha qui esclamato — è proprio questo che chiedono di saperi* aa noi i coniugi: quale è la dottrina cattolica t A questo interrogativo lo schema 1S non risponde nulla e dopo il Concilio il nostro silenzio favorirà facilmente argomenti contrari alla dottrina». «Lo schema dice blandamente — ha continuato — che le soluzioni pratiche in parte già compaiono ed in parte si possono sperare. Questo modo di esprimersi a stento appare degno di un documento solenne della Chiesa. Se i nostri figli chiedono pane, daremo loro delle pietret Nello schema è detto che teologi e laici debbono esplorare più a fondo il complesso ordine della natura, ma è chiaro che esplorazione di tanta importanza avrebbe dovuto essere com piuta prima e non dopo il giudizio definitivo. Sia dunque co stituita, e quanto prima, una nuova commissione di periti laici e di sacerdoti provvisti di esperienza pastorale: trascorsi tre o quattro anni, nel la quarta ed ultima sessione del Concilio, si farà la discus sione di questi problemi so ciali ». Se avverrà che di qui ad allora alcuni degli attuali padri conciliari saranno passati dalla «collegialità visibile a quella invisibile dei cieli », il loro apporto di preghiera — ha concluso con una punta di salace ironia mons. Heenan — gioverà al Vaticano II ancor più che non lo facciano attualmente i loro interventi orali. f. p.

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