Sartre vince il «cMobel» ma rifiuta di accettarlo

Sartre vince il «cMobel» ma rifiuta di accettarlo IL PREMIO RESPINTO PER LA PRIMA VOLTA IN 60 AiNi\I Sartre vince il «cMobel» ma rifiuta di accettarlo Boris Pasternak nel 1958 fu costretto al rifiuto dalle autorità sovietiche - L'Accademia svedese, pur conoscendo le opinioni del vincitore, ha voluto premiarlo per l'opera "così ricca di idee, che testimonia spirito di libertà e ricerca della verità" gno che soltanto nei nomi gloriosi dell'Ottocento francese trova i suoi migliori rappresentanti. Come nella tradizione Sartre si affermi originale e unico, è quanto provano i suoi romanzi, il suo teatro, i suoi trattati filosofici. Anche i suoi progetti per l'avvenire, un saggio sul Tintoretto, uno studio su Flaubert, sembrano preannunciare lo sviluppo di un unico proposito. Il quale, per quanto paradossale possa parere, non altro si rivela — nella piena maturità raggiunta dallo scrittore — che la costante ricerca di un'espressione poetica condotta con i mezzi che meno sembrerebbero idonei. Nei romanzi come nel teatro, nei trattati filosofici come nei saggi critici Sartre sempre oppone uomini e idee al solo scopo di provocare il clima nel quale si possa ritrovare l'uomo con le sue cure quotidiane. Soltanto in questo clima lo scrittore scopre la sua poesia; quella poesia che il romanziere riesce a provocare con difficoltà, che il pensatore persegue con amarezza, che l'uomo pare non voler riconoscere e valutare. Tuttavia, chi dicesse che il vero patetico delle pagine più riuscite del nostro autore consiste nello sforzo sempre ritentato e perseguito di scoprire la sua via alla poesia, forse non sarebbe lontano dall'esatta comprensione di un talento in continuo sviluppo. Proprio perche soltanto negli ultimi scritti questa via alla poesia è più frequentemente percorsa da Sartre, il riconoscimento svedese non conchiude una carriera, meno che mai la suggella e la corona, l'orse il rifiuto del premio da parte dello scrittore ha questo profondo significato Insofferente di ogni accademia Sartre rifiuta ogni onore che possa limitare la libera ricerca della verità. Questa ricerca è diventata ormai a tal punto la ragion d'essere di un talento ori ghiaie, che ogni sua manifesta zione sa raggiungere l'accento di una sommessa poesia. Una poesia che, inattesa, matura da problemi assillanti, da idee sofferte, anche da interrogativi che tutti ripresi dalla tradizione francese del più genuino Ottocento, con nuova convinzione sono ri proposti all'avvenire. Franco Simone

Persone citate: Boris Pasternak, Flaubert, Franco Simone, Sartre