Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi Uno che ha letto il Vangelo e non l'ha scordato Chiesa di notte - Niente doni per il capo-ufficio ed il direttore - Un galantuomo: il signor Barbero Cesare ancora una volta che a To- Un. lettore ci scrive: « Un puro caso e un articolo de " La Stampa " hanno fatto conoscere l'Incredibile realtà di una famiglia disperata e dispersa che in una capanna alle basse di SturW passa la notte in vana difesa contro l'assalto dei topi. Ho letto l'articolo e l'ho riletto, e la vergogna mi ha assalito come un senso di nausea per me. per tutti, per la nostra città. E' un orrore che deve cessare, e subito. Chiedilo ai lettori, a chi ha una casa, a chi ha dei figli, a lutti i genitori, ricchi o poveri, elle alla sera mettono a letto i loro bambini e sorridono della loro gioia e s'inquietano di un loro sospiro. «Dillo forte a tulli. Scrivi rino c'è una madre con tre bambin. con il padre cicco o lontano, che non hanno di che sfamarsi — e questa è povertà; clic vivono in una baracca di legno nel fango — e questa è già avvilente miseria; clic portano sul corpo le cicatrici dei morsi dei topi durante lunghe ore di incubi notturni — e questo 6 orrore, è inferno, ò disperazione senza più un raggio di luce. Intervenga il giornale, e subito. Trovi per quelle tre famiglie una casa comunque; la compri, l'affitti per qualche anno, come crederà meglio. Quanto occorre? Cinque, dieci milioni? ■ Pochi, niente, se con essi potremo riscattare la nostra vergogna. « Mando una piccola parte di questa somma, destinata per la mia casa, per un mobile nuovo di cui mi sarà facile privarmi. Il resto verrà dai lettori con lo slancio e la carila, di cui tante volte hanno dato prova. Lancia un appello, una sfida alla carità. In pochi giorni i milioni necessari devono arrivare a " La Stampa ". Per sottrarre tre famiglie alla disperazione, perché dei bambini possano dormire come tutti i bambini del mondo, per non essere condannati nel giorno dell'ira, quando saremo giudicati per ciò che non abbiamo fatto al più piccolo dei nostri fratelli. Prego di voler conservare l'anonimo della lettera e dell'offerta ». Segue la firma «PS.: Unito un assegno di L. 250.000 ». Un lettore ci scrive: « Sono entrato per caso l'altro giorno nella chiesa del Cottolengo, all'inizio della via San Pietro in Vincoli. Un gran numero di suore pregava ad alta voce. I veli neri, la penombra della bella chiesa, la stessa vicinanza del grande ospedale mi hanno colpito. E il mio stupore è diventato commozione quando, da antiche e dimenticate letture, è riaffiorato il ricordo della raccomandazione di San Cottolengo, che volle l'osse continua la preghiera nell'ospizio da lui fondato. SI che da più di un secolo, giorno e notte, senza interruzione, in quell'angolo di l'orino si prega. «Ho pensato allora che le porlo di quella chiesa straordinaria non dovrebbero richiudersi al tramonto come le altre. Perché non permettere l'ingresso anclie di notte? Quante anime della grande città vegliano sconvolte da angosce ed affanni che spesso le sopraffanno! Non sarebbe di conforto per costoro, il potersi unire alle preghiere delle Suore del Cottolengo? Quelle preghiere in comune, elevate per il conforto di tanti infelici piagati nel corpo, penso potrebbero servire a lenire la sofferenza e la solitudine di chi non può u non vuole dormire. « Che ne pensa la Direzione della Piccola Casa? Una sua decisione varrebbe, forse, a salvare qualche anima. Una piccola proposta come questa mi è parsa per questo meritevole d'un po' di spazio. Vorrai concedermelo, caro " Specchio "? » Seguo la firma Una lettrice ci scrive: « Non posso l'are a meno di ringraziare te. caro " Specchio dei tempi ", die ci dai modo di esporre il nostro pensiero e di esprimere perciò il rammarico contro le ingiuste usanze per osservare lo quali si sostengono sacrifici inauditi. Sono una modesta impiegata di un importante ufficio nel quale parecchi dirigenti, con nomi altisonanti, sorvegliano i più bassi. Ebbene, ti dico che con pena, vediamo avvicinarsi le feste natalizie, lineile pasquali, le ricorrenze onomastiche, di compleanno, ecc., poiché siamo quasi obbligate a onerosi regali verso detti superiori. Questi doni diventano un obbligo a cui non conviene sottrarsi se si vuole tirare avanti senza essere a torto rimproverate o guardate di malocchio. « Per parie mia confesso che devo fare delle privazioni per poter adempiere a un'usanza riprovevole, ingiusta nei tempi in cui si vive. La circolare del Ministero, che vuol porre un argine vietando l'uso dei regali, dovrebbe essere se erissima con quelli che li ac- cenano e tu " Specchio dei tempi ", che sei letto da tutti, dovresti propagare la lotta contro 1 regali fatti dagli umili ai ricchi superiori. Quanti ti benediranno e ti ringrazieranno per aver portato un po' di serenità al modesto focolare se farai una vera crociata contro ingiuste e insostenibili usanze d'oggigiorno ». Segue la firma Una lettrice ci scrive da Marsiglia: « D'origine italiana (come potete vedere dal mio nome) mi è molto gradito scrivere a " Specchio dei tempi " per portare a conoscenza del lettori di questa rubrica il seguente fatto. «Nel mese di agosto, sulla autostrada Milano - Torino esattamente a 41 chilometri da Torino, ho lasciato cadere daila macchina, in un parcheggio, la mia borsa. Conteneva circa 1200 franchi e alcuni documenti importanti come 11 mio libretto della cassa di risparmio, la mia carta d'identità e quelle delle mie nipotino ecc. « Con mia grande gioia la borsa mi è stata restituita la settimana scorsa con tutto il suo contenuto, da un membro del Consolato di Torino. E' stala trovala dal signor Cesare Barbero, via Cuneo 30, Torino. Nell'epoca attuale ln cui l'onestà è spesso messa In dubbio, questo l'atto merita, mi sembra, di essere segnalato. Vorrei che " Specchio dei tempi" trovasse un piccolo spazio per raccontare l'episodio citando soprattutto il nome di questo galanluomo: il signor Barbero Cesare. « Con 1 miei ringraziamenti anticipati, abbiatevi i miei migliori saluti ». Annunziata Lubiauo Lo Bianco vedova Scotto d'Apollonia (224 boulevard National, Marseille - France)

Persone citate: Barbero Cesare, Cesare Barbero, Lo Bianco

Luoghi citati: Marsiglia, Milano, Torino