Né «Blick» né il suo lettore han detto la verità

Né «Blick» né il suo lettore han detto la verità Le proteste di uno svizzero per le eure eare (e sbagliate) in Italia Né «Blick» né il suo lettore han detto la verità Il turista elvetico era in vacanza sull'Adriatico quando fu colto da crisi epatica e ricoverato in ospedale - Tornato a Zurigo scrisse al giornale «Blick» protestando: «Ho pagato 100 mila lire per cinque giorni di degenza» - Ora la direzione del nosocomio precisa che la cifra era di 74.000 lire e specifica, fino all'ultimo centesimo, il conto presentato al paziente (Dal nostro inviato speciale) Cesena, 15 ottobre. Le accuse del giornale svizzero «.Blick* contro l'ospedale < Bufalini » di Cesena di aver curato male e per una cifra eccessiva il tranviere Kurt Von Kanel, di Zurigo, durante un suo periodo di degenza dal 26 al SO luglio scorso sono state accolte con indignazione dalla direzione del modernissimo nosocomio, il più attrezzato della Romagna. La notizia, proveniente da Berna, è stata pubblicata stamane da «La Stampa». In essa è detto che il tranviere, colto da malore mentre era in vacanza con la famiglia a Gatteo a Mare, fu ricoverato all'ospedale di Cesena dove i medici gli diagnosticarono, erroneamente, una colica bili re. In realtà — scrive «Blivìt» — si trattava di una semplice infezione intestinale. I cimine giorni di degenza nel nosocomio — prosegue il giornale di Zurigo — erano costati al tranviere 100.000 lire: in media ventimila lire al giorno. * Nemmeno in una clinica di lusso in Svizzera — aggiunge il giornale — si paga una pensione così elevata ». Infine < Blick» lamenta che il tranviere, rientrato in patria, era stato costretto a ini viaggio tormentoso in seguito alla mancanza di un collegamento di vetture-letto fra l'Adriatico e la Svizzero. A Cesena il dott. Gianfranco Buriani, direttore sanitario dell'ospedale, ci ha dicharato testualmente che il Von Kanel fu ricoverato d'urgenza nel nosocomio domenica 26 luglio alle 22,30 circa con diagnosi di « addome acuto », cioè con tutti i sintomi attestatiti una malattia all'addome. Da quarantotto ore il tranviere svizzero era in preda a febbre elevata ed a vomito biliare e denunciava violenti dolori in corrispondenza dello stomaco e del fegato. Von Kanel fu immediatamente visitato dal medico di guardia, il dott. Alessandro Volta, che, viste le sue condizioni e rilevato l'ingiallimento della sclerotica (die faceva pensare ad una colica epatica), provvedeva subito ad un esame radiologico diretto dell'addome. Il risultato fu negativo e l'ammalato venne ricoverato nella camera 160 del reparto chirurgia, diretto dal prof. Franco Zanardi, mentre veniva subito avvertito il medico di reparto, la dott.ssa Sray Cocchi, che tra l'altro conosce bene la lingua tedesca. Nella camera 160, di terza categoria, vi sono sei letti. I non mutuati pagano la retta giornaliera di '§850 lire. Se un paziente desidera invece farsi ricoverare in una camera ad un letto solo, il costo della retta aumenta a 5500 lire, eguale per tutti, italiani e stranieri. La sera stessa fu iniziata una terapia antibiotica ed antispastica, che continuò nei giorni successivi poiché perduravano i sintomi del dolo» e e della febbre. Von Kanel venne tenuto, per ovvie ragioni, ad una dieta idrica, con alimentazione per via endoveno sa, poiché l'organismo del tranviere non poteva sopportare cibi solidi. Il giorno dopo (lunedì 27j nell'ipotesi, non improbabile, che il paziente dovesse essere sottoposto ad un intervento chirurgico (da diversi anni egli soffre di disturbi gastro-epatici, e per il sospetto di una ulcera allo stomaco era giù stato sottoposto in Svizzera a sei esami radiologici), fu sottoposto agli esami normali daccertamento delle sue condizioni. Gli esami al sangue, alle urine, ai vasi sanguigni eccetera sono solitamente quattordici; ad essi viene sottoposto iiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiri iiiiib ogni paziente in attesa di essere operato. Nei giorni successivi la febbre cominciò a diminuire, si attenuarono i dolori ed i medici abbandonarono l'idea di un intervento. Mercoledì 20 Von Kanel non accusò disturbi di sorta e chiese di essere dimesso prima di fare un esame radiologico completo. Date le sue insistenze, egli uscì dall'ospedale la mattina del giorno dopo. So luglio. Poiché era entrato la sera del 26, l'amministrazione ospedaliera gli conteggiò una degenza di quattro giorni (e non cinque), consegnandogli un «conto retta ed accessori» per un totale di 7.';.875 lire (e non centomila t, così suddivise: quattro giorni (a lire .'/850 al giorno) per un totale, di 19400; 9920 lire per specialità farmaceutiche (fra cui il <Rifocin», la medicina portata di recente da Milano a Belgrado per una malata gravissima) con il 5c;'r, di sconto; 15 mila lire di onorari medici; 22.905 lire per i quattordici esami di laboratorio; 4 mila lire per l'esame radiologico d'urgenza la. sera del ricovero; 1258 lire per i diritti fissi di legge e 2.392 lire, per Ige al 3,30%. Per quanto riguarda le medicine il conteggio dettagliato è il seguente: « Buscopan compositum » (quattro fiale) lire 1320; soluzione glucosata 50 ce. (nr. 6) lire 3000; «Cytepar» (quattro fiale) lire 920; < Rifocilla (quattro fiale) lire 5200. Totale 10450 lire che, come s'è detto più sopra, vanno ridotte a 9920 in conseguenza dello sconto del 5 % (pari a 520 lire). L'amministrazione dell'ospedale di Cesena, afferma recisamente che non vi fu sfruttamento del turista né esosità. Le tariffe applicate per il con to di Von Kanel sono la normali tariffe provinciali adottate nel Forlivese per gli ospedali di seconda categoria ed approvate regolarmente dall'autorità tutoria; queste tariffe sono valide per qualsiasi paziente non mutuato. Il dott. ! Buriani ha concluso le sue dichiarazioni affermando che il consiglio di amministrazione dell'Ospedale si riserva il diritto di tutelare il suo buon nome nella sede più opportuna. Dal canto suo il presidente dell'Oir (Ospedali istituzioni riuniti) di Cesena, avi;. Samuele Andreucci, ha dichiarato fra l'altro: « Desidero dire esplicitamente che dagli atti risultanti dal comunicato emesso dalla direzione sanitaria risulta che il signor Von Kanel ha ricevuto presso il nostro ospedale, all'atto del ricovero, ìa più completa assistenza, che nei cinque giorni di degenza gli sono state praticate tutte le cure richieste dal caso e che, all'atto della dimissione, gli è stato presentato il conto minimo previsto dal tariffario ufficiale per le cure ricevute e gli esami fatti. Ho provveduto ad informare di quanto è accaduto i nostri organi di tutela e chiederò alla rappresentanza diplomatica italiana in Svizzera di assisterci sia nella tutela dei nostri interessi sia per ristabilire presso la opinione pubblica elvetica la verità e cioè che uno dei più moderni ed efficienti ospedali del nostro Paese è stato ingiustamente offeso ». Riguardo al mancato viaggio sulla vettura-letto dalla Riviera Adriatica alla Svizzera, si fa notare a .Rimini che è vero che tale servizio non esiste finora (e non per colpa della nosira amministrazione [ferroviaria, che non è compe¬ tente sulle vetture-letto) ma. che Von Kanel avrebbe potuto benissimo prendere il diretto 12.'i, che ogni sera alle 23,.)!i ferma a Cesena e porta una vettura a cuccette diretta a Ginevra. e. m. Condannato un ferroviere