«Jerry ntlo e tre quarti» garbata favola comica
«Jerry ntlo e tre quarti» garbata favola comica Sullo schermo «Jerry ntlo e tre quarti» garbata favola comica CTii torio) In quindici anni, quanti ne conta la sua carriera prima a fianco di Dean Martin e poi solo, Jerry Lewis non ci ha forse dato un film compendioso e tipico; ma è certo che con una quantità di pagine trascelte dalle sue pellicole migliori si potrebbe compilare una gustosa antologia del cinema comico americano del secondo dopoguerra. E qualcosetta si potrebbe attingere anche dall'odierno Jerry otto e tre quarti (il titolo è una pensata nostra; l'originale è «The Patsy>), ideato e diretto dallo stesso Lewis, che pur non trovandolo al massimo della vena, oltre ad avere un timbro di comicità sempre garbato e pulito, offre più d'uno spunto fine, come la lezione di canto, il ballo con la ragazza del guardaroba, e la verniciatura dell'abito da sera. Si tratta di un'altra favoletta che inneggia ai puri di cuore, merce sempre più rara nella grifagna società di oggi. E' morto un grande divo, e coloro che dopo averlo « inventato > ci campavano su, decidono di conservarsi uniti inventandone un altro. Scelgono uno scempiatello che fa il fattorino d'albergo, e variamente lo educano, inculcandogli anche l'ipocrisia sociale. Ma il buon Stanley è intrattabile; o meglio ha un gran successo quando si conserva naturale, e fa fiasco tutte le volte che ripete a pappagallo quello che gli è stato insegnato. Al momento del « lancio >, prevedendo il fallimento, gli organizzatori lo piantano in asso (meno la bella segretaria, innamorata di lui); 8 lo smarrito giovinotto, proprio perché smarrito e senza guida, ottiene un trionfo. Dopodiché perdona quelli che non avevano fiducia in luì, e sposa la bella fanciulla, che unica fra tutti aveva sentito nell'infantilismo di Stanley la vena d'oro della bontà. Colori, ambientazione di lusso e divagazioni musicali finiscono lo spettacolino. Se come regista Lewis soffre di vuoti, ha però un ottimo fiuto nello scegliersi i compagni, che qui sono la bella Ina Balin e alcuni fra i migliori caratteristi hollywoodiani, Keenan Wynn, Peter Lorre, John Carradine, Everett Sloane e PhiI Harris. 1. P.
Persone citate: Dean Martin, Everett Sloane, Jerry Lewis, John Carradine, Keenan Wynn, Peter Lorre
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