Il governo presenterà un progetto per i fitti

Il governo presenterà un progetto per i fitti Il governo presenterà un progetto per i fitti Lo annuncia il ministro Reale - Il blocco verrebbe prorogato di un anno per alloggi e negozi, con una maggiorazione tra il 10 e il 20 per cento (Nostro servizio particolare) Roma. 11 ottobre. Il governo presenterà al più presto al Parlamento, dopo averlo approvato in una delle prossime riunioni del Consiglio dei ministri, un disegno di legge per disciplinare la materia degli affitti in vista della scadenza rial « blocco » fissata al 31 dicembre prossimo. L'annuncio è stato dato oggi dal ministro per la Giu- stizia on. Reale in una riunione della commissione Giustizia del Senato, approfittando dell'occasione offerta dalla discussione di una proposta di legge presentata da un gruppo di deputati comunisti in me- n riiiiiiiiiitiriiiniii iiimiiiiiiiiiiiimiii rito ai canoni di locazione degli immobili adibiti ad attività artigianali, commerciali, cooperativistiche e professionali. «/I Provvedimento di iniziativa parlamentare — ha dichiarato il ministro — potrà csscie più opportunamente discusso al momento dell'esame del progetto di iniziativa governativa di imminente presentazione sul problema del blocco degli affitti». La proposta dell'on. Reale è stata senz'altro accolta dalla Commissione, che ha pertanto rinviato a data da destinarsi la trattazione dell'importante problema. Si è appreso, più tardi, che il disegno di legge ministeriale sarà predisposto nella prossima settimana. Esso riguarderà, come del resto era stato assicurato di recente al presidente della Confcommercio Casaltoli da autorevoli rappresentanti del governo, non soltanto le abitazioni, bensì anche gli esercizi commerciali con meno di cinque dipendenti, attualmente soggetti a vincolo. In relazione alla brevità del tempo disponibile e agli impegni di carattere elettorale, è probabile che il provvedimento preveda soltanto la proroga di un anno dell'attuale disciplina, stabilendo una maggiorazione variabile fra il 10 e il 20% per le abitazioni e per i negozi. Tale proroga verrebbe ac cettata senza resistenze anche dalla confederazione della prò prietà edilizia, come si deduce da un promemoria inviato nei giorni scorsi al governo e al Parlamento. « Può compren dersi — ha osservato la Confe dilizia — la necessità di coor dinare la disciplina della materia al fine di far coincidere la scadenza dei termini dei provvedimenti attualmente in vigore (31 dicembre 1961/ per la proroga dei contratti, 7 novembre 1963 per il blocco delle pigioni libere, SO settembre 1965 per la prorogabilità degli sfratti) ». La proroga riguarderebbe circa il 30 % delle abitazioni e dei negozi. In alcuni incontri già fissati al duplice livello politico e tecnico, la Confcommercio insisterà perché sia « congelata » la situazione attuale almeno fino al 31 dicembre 1965 al fine di evitare qualsiasi turbamento nell'equilibrio dei prezzi. g. f-

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