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Per gli schermitoriallenamenti in casa Per gli schermitoriallenamenti in casa Troppo affollate le pedane in palestra (Nostro servizio particolare) Tokio, 9 ottobre. Il problema più importante per gli schermitori italiani a Tokio continua ad essere quello degli allenamenti, comune del resto a tutti gli stranieri presenti alle Olimpiadi. Gli organizzatori hanno infatti allestito un apposito impianto, ma sono in troppi quelli che avrebbero la necessità di usufruirne: questa palestra quindi è sempre affollata, disponibile per gli azzurri ad orari sempre diversi e per un tempo insudiciente. Gli italiani perciò cercano di arrangiarsi, sfruttando tutte le soluzioni, anche le più ardite: si sono allenati finora nei prati intorno al loro «cottage» nel Villaggio Olimpico, ma sull'erba è facile scivolare, sui marciapiedi, sul terrazzo di un ristorante, in una palestra lontanissima; qualcuno oggi si è addirittura allenatu in camera, sfruttando lo spazio libero dopo aver accostato i letti alla parete. L'ambasciatore Coppini aveva gentilmente accettato di ospitare gli schermitori azzurri per gli allenamenti nel giardino della sua resi¬ denza ma finora questa soluzione non è stata adottata, sembrando opportuno ai responsabili della nostra squadra di scherma cercare di cavarsela in qualche modo senza disturbare il rappresentante del governo italiano in Giappone. Nonostante queste contrarietà, nella nostra formazione regna un'atmosfera di ottimismo in vista dei Giochi. Il decano della squadra, il torinese Delfino, è il più sicuro di tutti: ha partecipato già tre volte alle Olimpiadi e con Tokio sarà alla sua quarta presenza ai Giochi, ciò che gli è valsa la designazione come portabandiera azzurro per la cerimonia di apertura prevista per domani. Nell'ambiente degli schermitori azzurri è stato accolto con sollievo l'arrivo a Tokio di Kevey, istruttore federale di sciabola. Questa è infatti un'altra lacuna della quale i nostri atleti hanno risentito. Tutte le altre federazioni hanno mandato qui i loro maestri per seguire la preparazione dei loro schermitori. Carlo Filogamo