II delitto dell'altra notte a Loano, nell'entroterra ligure

II delitto dell'altra notte a Loano, nell'entroterra ligure II delitto dell'altra notte a Loano, nell'entroterra ligure «Non mi volevano in casa!» grida il giovane che ha ucciso il padre e massacrato la mamma La donna, cieca da duto le speranze di stata una lite: il pa (Dal nostro corrispondente) Albenga, 3 ottobre. «Non mi volevano più in casa. Per me non c'era posto perché sono un disoccupato! >. Così ha gridato oggi in carcere, agli agenti che lo custo¬ Pierluigi Vassallo, il parriU11H111H N1111111M11 ! 1111 ! 1111 i M11 II 1111! ! il I 11 111PI [ qualche anno, è stata salvarla - L'assassino dre voleva che il giov divano a vista, il contadino trentacinquenne Pierluigi Vassallo che ieri sera ha ucciso a colpi di roncola il padre e massacrata la madre. Il giovane pareva fuori di sé, passeggiava da un capo all'altro cida di Albenga (Telefoto) 11M111111111111NI II IM11MI II ! M M111111111111M11111M111 ferita con dieci colpi di ha infierito sui genitoriane lasciasse la vita ran 2 i a e e della cella mormorando parole incomprensibili: Quando è giunta la scorta per prelevarlo dalle prigioni di San Bernardino, ad Albenga, e trasferirlo in treno a Savona* l'assassino si è calmato all'improvviso. Il suo contegno è apparso freddo e distaccato come se tutto ad un tratto il ricordo della tragedia si fosse cancellato dalla sua mente. «Agisce come un pazzo» ha detto un carabiniere. E forse, il Vassallo, folle lo è davvero. Si è saputo che al momento di salire sull'i accelerato » per Savona il giovane ha chiesto notizie della madre, la sessantasettenne Giuseppina De Ferrari. Gli hanno risposto che la donna è gravissima. In realtà i medici non hanno più speranze di salvarla. La vittima, cicca da qualclie anno, non è stata in grado di sfuggire alla furia scatenata del figlio. Raggiunta da dieci colpi di roncola, al viso, al petto, al ventre, è subito apparsa in fin di vita. I medici dell'ospedale « Santa Corona » di Pietra Ligure, stamane, hanno tentato un nuovo intervento chirurgico ma stasera la donna è entrata in coma. La salma del padre, l'agricoltore Giacomo Vassallo, di 6/, anni, morto sotto i colpi del figlio, dopo gli accertamenti di legge svolti dal pretore di Albenga, dott. Luciano Di Noto, è stata composta nella casa che è stata teatro della tragedia. L'abitazione dei Vassallo è sita nella frazione Bauscione, ai lati della provinciale Toirano-Balestrino. Stamane quando la notizia del crimine si c diffusa fra la popolazione della zona, tutti sono stati concordi nel dire che il giovane contadino deve essere impazzito. Gli accertamenti sul fatto, svolti dai carabinieri e conclusi soltanto nel pomeriggio dopo un lungo interrogatorio del parricida, hanno sostanzialmeìite confermato la sommaria ricostruzione del delitto fatta ieri, sulla scorta delle dichiarazioni dello stesso Vassallo. In casa Vassallo covavano attriti e risentimenti tra padre e figlio, che portavano spesso a litigi cui non poteva sottrarsi neppure la madre, da tempo cieca. Giacomo Vassallo, un uomo all'antica, severo e metodico, non sopportava che il figlio si limitasse a compiere nelle campagne piccoli e discontinui lavori. Desiderava che il giovane si occupasse diversamente, trovasse una sistemazione definitiva e sufficiente per guadagnarsi da vivere per proprio conto senza pesare oltre sulla famiglia. Rimostranze e ritorsioni avevano scavato un solco profondo nell'animo di Pierluigi Vassallo che, dopo una infanzia in cui gli amici lo ricordano perfettamente normale, deve aver forse subito un trauma psichico. Col passare degli anni era diventato chiuso, taciturno. Non sembra che egli abbia tentato mai di evadere da questa vita che si era costruita e che gli impediva di aaasvqgvgfptclpgd roncola : è in coma ; i mentre dormivano ndagia e trovasse un allacciare legami affettivi o anche semplici rapporti di amicizia. Una sola parentesi sentimentale si aprì nella sua vita, cinque o sei annv fa, quando si fidanzò con una ragazza di Boissano, un paese vicino. L'idillio finì e la ragazza, sposatasi quattro anni fa, abita ora a Genova. Nel forte contrasto fra la personalità di Pierluigi e del padre, misantropo l'uno e intransigente il secondo, forse c'è la spiegazione della tragica vicenda. Il giovane Vassallo ieri dopo una ennesima lite ha atteso che i genitori fossero a letto; si è armato d'una affilatissima roncola e li ha aggrediti nel sonno. Erano le 21,30 circa. Il parricida ha infierito dapprima sul padre, che secondo gli accertamenti medico-legali del dott. Luigi Cennamo è stato colpito tre volte mortalmente al capo; quindi si è gettata sulla madre, che probabilmente aveva tentato di fermarlo. Subito dopo il Vassallo ha agito con fredda determinazione, come se eseguisse un piano prestabilito. Alla sorella Rosalia, quarantenne, che abitando vicino ha sentito zirla¬ ■■■■iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii i medici hanno per - In famiglia c'era a occupazione fissa re ed è accorsa per vedere che cosa fosse accaduto, ha detto: « Ho dovuto farla finita; va di sopra e vedrai ». Poi è uscito di casa. Incontrato un conoscente, Valentino Belbo lo ha pregato di accompagnarlo dai carabinieri a Loano, ove ha narrato il suo crimine. E' probabile die l'autorità giudiziaria disponga una perizia psicìiiatrica sulle condizioni mentali del Vassallo. g. m, Coglie un frutto dall'albero con il calcio del fucile parte un colpo e lo uccide e o i a n a ¬ (Dal nostro corrispondente) Brescia, 3 ottobre, (s. m.) Un mortale incidente venatorio è accaduto stamane a Monte di Concesio. L'operaio Primobono Piardi, di 18 anni, residente nel paese, reduce da una battuta di caccia, si è seduto sotto un albero di cachi; notando che alcuni frutti erano maturi, il Piardi ha tentato di staccarne uno usando, impugnandolo a mo' di clava dalla parte della canna, il fucile. La doppietta era carica e il grilletto, impigliandosi in un ramo, ha fatto partire un colpo. Colpito in pieno petto il giovane é morto all'istante itiiiii(ti*iitiiiiiiiiiiiiiiiii(tiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiit