Gregory Peck, abile psichiatra salva i malati e le infermiere

Gregory Peck, abile psichiatra salva i malati e le infermiere Sutio schermo Gregory Peck, abile psichiatra salva i malati e le infermiere (Ideal e Rcposi) - Capitan Newman è un altro uomo esemplare secondo il plutarchismo hollywoodiano; un ufficiale medico che dirige il reparto psichiatrico d'una base aerea americana durante l'ultimo conflitto. Questo apostolo dell'equilibrio inorale cura con sagace delicatezza i tanti traumatizzati psichici che la guerra giornalmente manda al suo ospedale; e al tempo stesso li protegge dalla rozza impazienza delle alte gerarchie, che piuttosto propense a vedere in loro altrettanti fannulloni o vigliacchi, li vorrebbe rispedire al fuoco ii più presto possibile. Ma quest'ultimo motivo è troppo timidamente affacciato perché si possa classificare Capitan Newman (tratto da un romanzo di Leo Rosten, edito in Italia da Garzanti) fra i coraggiosi film americani dell'antimilitarismo. Il regista David Miller, dal passato non troppo glorioso, ha soprattutto curato la riuscita dello spettacolo, la quale ha ottenuto circonfondendo quell'interno di ospedale di dolce convenzionalità, a tutto danno dell'asprezza realistica delle situazioni. Ed ecco la sapienza clinica del protagonista ridursi, alla lin fine, a un'applicazione dei più elementari metodi psicologici, o per essere anche più sinceri, al ben collaudato charme dell'interprete Gregory Peclc, per ora appena insidiato, senza alcun succes¬ so, dalle prime rughe; ed ecco quei casi clinici, pur abbondantemente esemplificati, ed alcuni dei quali atroci (come quello del colonnello Bliss, che ossessionato dal pensiero di aver mandati tanti uomini a morire, si darà egli stesso la morte), prender forma di tante «tirate », e non vorremmo dire « sketches », le quali producono più effetto, misto a noia, che commozione e pietà. D'altra parte questo convenzionalismo, che sì esercita soprattutto sui malati, molti dei quali guariscono una volta trovata la chiave delle loro angosce, ammorbidisce tutto il resto; e nella giusta alternanza di episodi drammatici e comici, nei saporosi duetti fra Peck e il suo infermiere Tony Curtis (un attore perennemente giovane), nell'idillio, sacrificato a esigenze superiori, fra il primo e l'infermiera Angie Dickinson, le cui celebri gambe sono convenientemente rammentate, il film mette insieme quel tanto di gradevolezza e di simpatia che ripaga lo spettatore del prezzo del biglietto e d'una seduta di oltre due ore. E in verità si vien via malvolentieri da questa casa di dolori in technicolor, dove a tratti regna la spensieratezza del western e il protagonista ha il piglio vellutato e fermo dello sceriffo senza pistola. I. p. Riduzioni E. N. A. L. — Adriano, i Flora, Milano. - Circo Orlando Orlei (biglietti ridotti alla cassa). - Juj ventus-Mantova (distinti centrali ri■ dotti all'Elisi). - Sferisterio Edo: ore 116 (biglietti ridotti alla cassa). ; Tesilo Slabile di Torino (abbonamenti ridotti all'Enal). - Teatro Alfieri: stasera ore 21 «Cantitalia» | (biglietli ridotti al Teatro).

Luoghi citati: Italia, Milano, Torino