Piena assoluzione per le due maestre, madre e figlia accusate dagli scolari di atti immorali in classe

Piena assoluzione per le due maestre, madre e figlia accusate dagli scolari di atti immorali in classe Conclusa la vicenda giudiziaria delle insegnanti di Jlecle JLomellìna Piena assoluzione per le due maestre, madre e figlia accusate dagli scolari di atti immorali in classe Il definitivo proscioglimento a Milano dopo una condanna del Tribunale - Le imputate, di 66 e 30 anni, affermarono, nel 1957, di essere vittime di calunnie - I piccoli allievi, ormai adolescenti, hanno ritrattato (Dal nostro corrispondente) Milano, 29 settembre. La scabrosa vicenda della maestra di Mede Lomellina che alcuni anni or sono i suoi scolari accusarono di avere insegnato in aula anatomia e fisiologia in modo «pratico» con l'aiuto della giovane figlia, c stata rievocata oggi davanti ai giudici della Corte d'Appello di Milano. Le due donne, condannate in primo grado e quindi assolte nel primo processo di appello, sono comparse in aula per la terza volta. I giudici dopo lunga permanenza in camera di consiglio hanno perà riconfermato la sentenza di secondo grado. Al centro della vicenda sono la maestra Pasqualina. Cliicsa in Mai, di sessantasei anni e la figlia Adele, di trenta. Nei primi mesi del 1957 l'insegnante aveva ottenuto una supplenza di tre mesi nella scuola di Tortorolo, fraziono di Mede Lomellina, poiché la maestra titolare, la signora Adele Lamenti, doveva sottoporsi a un'operazione. Il periodo dì supplenza trascorse regolarmente v quindi la signora Laurent! tornò a insegnare: si accorse però che uno strano fermento correva fra i suoi scolari. Sulle prime essa non riuscì a rendersi conto di che cosa succedesse, poi uno dei bimbsi lasciò scappare qualche parola e infine venne fuori una incredibile storia che suscitò mio scandalo: secondo le dichiarazioni di cinque bimbi e di tre bambine, la maestra Chiesa aveva fatto venire intiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii i a ò e a n classe la figlia Adele, una ra gazza abbastanza piacente che a quel tempo riceva ventitré anni, ed insieme avevano impartito delle lezioni troppo realistiche di anatomia. Madre e figlia reagirono af[fermando di essere vittime diiiiiiiiiMiiitiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii calunnie di persone che volevano danneggiarle, ma in seguito all'inchiesta vennero denunciate per atti di libidine continuati, per corruzione di minorenni e per violenza privata. Il processo di primo grado si svolse, al tribunale di Vigevano nel settembre 1958 e si concluse con la condanna delle due donne: tre anni e sette mesi per Pasqualina Chiesa e un anno e sei mesi per Adele Mai. Durante il dibattimento però i piccoli testimoni avevano già ritratto le accuse, arrivando perfino ad affermare di avere mentito perché « sapevano che i bambini a dire le bugie non vanno in prigione ». Il processo d'appello avi-enne a Milano nel marzo 1959: questa volta la sentenza mandò assolte le imputate per insufficienza di prove. Il Procuratore Generale tuttavia presentò un ricorso; e così pure le imputate. VII giugno scorso per la terza volta, Pasqualina Chiesa e Adele Mai si sono presentate ai giudici della prima Corte di Appello, presieduta dal dottor Leonardi. In quell'occasione il processo venne però rinviato di qualche giorno in quanto il Procuratore generale aveva chiesto l'incriminazione di quattro testimoni per falsa testimonianza. Alla successiva udienza fissata per il 16 giugno le due maestre non avevano potuto presentarsi essendo rimaste leggermente ferite in un incidente automobilisti co mentre stavano venendo a Milano. Il processo venne co sì aggiornato per permettere ai giudici di completare l'interrogatorio a porte chiuse, in terrotto VII giugno, dei testimoni, ragazzi e ragazze che oramai sono sui quindici anni. La sentenza è stata emessa a tarda sera: Pasqualina Chie sa è stata assolta dall'accu sa di libidine per insufflcien iiiiiiriiiiiiiiiiiitiiiniitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiD za di prove e dall'accusa di calunnia per non aver commesso il fatto. Adele Mai è stata assolta a sua volta dall'accusa di calunnie per non aver commesso il fatto. I giudici hanno infine concesso la amnistia per quanto riguarda le accuse di corruzione di minorenni e violenza privata, g. m. Adele Mai e la madre Pasqualina Chiesa, le due maestre assolte ieri a Milano

Persone citate: Adele Lamenti, Leonardi, Pasqualina Chie, Pasqualina Chiesa

Luoghi citati: Mede, Milano, Vigevano