L'olandesina di «Specchio dei tempi» è diventata ormai un'eroina nazionale

L'olandesina di «Specchio dei tempi» è diventata ormai un'eroina nazionale "Chissà che un giorno non possa rimanere per sempre in Italia,, L'olandesina di «Specchio dei tempi» è diventata ormai un'eroina nazionale Ed è famosa: la radio dell'Aia la intervista, i quotidiani le dedicano lunghi articoli - Un giornale scrive: «Rosita Van der Vaart sta vivendo l'avventura che tutte le nostre ragazze sognano» - Migliaia di lettere e cartoline dall'Italia; la giovane si scusa se risponderà con ritardo e à i e (Dal nostro inviato speciale) Alphen, 28 settembre. L'olandesina di tSpecchio dei tempi » sta diventando una delle ragazze più famose del suo Paese. L'altra mattina la radio ha trasmesso per mezz'ora una intervista con lei, i principali quotidiani dell'Aia e imi! iiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii i a a e di Amsterdam le hanno dedicato lunghi articoli illustrati con parecchie fotografìe e i reporters continuano a telefonarle tutti i giorni in ufficio per sapere « se c'è qualcosa di nuovo ». Tutti in Olanda parlano di Rosita Van der Vaart come della ragazza che, con iiiiiiii immillili min i ,pconquistare duemila giovanotti italiani », dell'olandese che riceve la maggior quantità di corrispondenza, della giovane che ha avuto in poco più di un mese il maggior numero di offerte di matrimonio. Le altre ragazze olandesi — tutte più o meno amanti dell'Italia e degli italiani, affascinate dal nostro sole e dal nostro mare — le richiedono il segreto di tanto successo e qualche indirizzo. Ai primi di agosto Rosita aveva scritto a < La Stampa » una breve, simpatica letterina. Le sue vacanze italiane (quindici giorni a Celle Ligure sotto la tenda con il padre e la madre) stavano per finire: dovendo lasciare il nostro Paese, Rosita confidava a < Specchio dei tempi» tutto il suo rimpianto per non potersi fermare più a lungo e chiedeva che qualche italiano le scrivesse: per allacciare una corrispondenza e imparare la nostra lingua che già conosce abbastanza bene. E concludeva: « Chissà che un giorno un buon italiano non mi faccia rimanere per sempre nel vostro bel Paese ». Il resto della storia è noto, l'abbiamo già raccontato; migliaia di italiani hanno scritto al suo indirizzo di Langestraat 10 ad Alphen an der Rijn; la ringraziano delle espressioni gentili verso il nostro Paese, le offrono il proprio aiuto a imparare meglio l'italiano, la invitano a casa loro, le esprimono il desiderio di conoscerla, le chiedono di sposarla. A leggere quelle lettere (che hanno raggiunto il numero di 1426, più un migliaio di cartoline illustrate) sembra che gli italiani non abbiano mai sognato altro che sposare o conoscere una olandesina. Con ingenuità, con errori di ortografia e di grammatica, con timidezza o spavalderia, con gentilezza o con fare autoritario, i ragazzi italiani si confessano, esprimono i propri desideri, raccontano le proprie esperienze, dicono le proprie ambizioni. Scegliendo frasi e pensieri si può comporre un mosaico di sentimenti e di aspirazioni che dà un singolare, inedito ritratto autobiografico di migliaia di italiani fra 1 venti e i trent'anni, tutti indotti a prendere carta e penna dopo avere letto le poche righe scritte da Rosita su « Specchio dei tempi ». Agli olandesi questa storia è piaciuta, anzi li ha commossi. Gli italiani sono amati, l'Italia è la mèta agognata di ogni villeggiatura: un abitante su dieci dei Paesi Bassi quest'anno è venuto in vacanza nelle nostre città, sul nostro mare; tutti sono rientrati a casa sperando di ritornarci l'anno prossimo. Rosita Van der Vaart, questa bella impiegata bionda di ventun anni, con la sua letterina a < Specchio dei tempi» e con le migliaia di lettere, cartoline, fotografie e regali ricevuti dall'Italia, fornisce la materia prima preziosa sulla quale studiare quegli italiani e cercare di conoscerli e capirli meglio. Ai giornalisti olandesi venuti a intervistarla, fra tutte le lettere che ha ricevuto, Rosita ne ha fatta leggere una prima di ogni altra, quella di una signora olandese che adesso abita in Italia. Dice di avere scritto anche lei tempo fa a un giornale italiano: « Il giovanotto con cui iniziai la corrispondenza adesso è mio marito e siamo molto felici ». Rosita dunque ha imboccato la strada giusta: adesso ha duemila nomi fra i quali scegliere e ha offerte cinematografiche e vacanze gratuite per tutto l'anno prossimo: « La olandesina romantica di " Specchio dei tempi " — commenta il quotidiano De Leidsche Courant — sta vivendo l'avventura che tutte le nostre ragazze sognano in segreto ». Cosi Rosita Van der Vaart sta diventando un personaggio nel suo Paese: attraverso i giornali di qui spiega che < gli italiani sono bravi Tarozzi », che « esistono certo anche i pappagalli, ma se uno fa finta di non vederli non danno alcun fastidio ». Ricorda che le hanno scritto anche bambini e gente anziana, per dirle la loro simpatia. All'iJaa.gse Courant confida che una delle lettere che l'ha commossa maggiormente è quella firmata da un operaio della Fiat, il quale, scusandosi per i possibili errori di italiano, la ringrazia commosso per le belle parole che attraverso « Specchio dei tempi» ha avuto per l'Italia. All'inviato del Het Vrije Volle, che le domanda se vuole davvero andare a vivere in Italia, risponde: « Sì, ma deve trattarsi di qualcosa di serio: sarebbe poco intelligente se io accettassi le proposte di chi vuole portarmi per qualche giorno sul Lago Maggiore o in Sicilia». Alle lettere che continuano a giungerle dall'Italia si aggiungono così ora le lettere dall'Olanda: ragazze, abbiamo detto, che le chiedono qualche indirizzo « di quelli che tu non utilizzi », italiani emigrati e residenti in Olanda che vogliono farsi un amico o e i , , i e a , i i e un corrispondente in Italia; olandesi e italiane che un po' da tutto il mondo — perfino dall'Angola Portoghese e dall'Argentina — le scrivono per esortarla a sposare un italiano: « La differenza di lingua e di costumi non è un ostacolo per raggiungere la felicità ». Altre olandesine poi hanno seguito il suo esempio e hanno mandato una lettera a <Specchio dei tempi». In questo mare di corrispondenza, tra tutti gli italiani che hanno scritto ad Alphen da Grugliasco o da Messina, da Pordenone o da Alghero, c'è forse il principe azzurro di Rosita; per lei è però difficile individuarlo subito fra i mille giovanotti che con calligrafie incerte o sofisticate le promettono di realizzare il suo sogno. Per questo Rosita prega di scusarla per il ritardo con cui risponderà a tutti e aggiunge: « Ma forse l'anno prossimo, quando tornerò in vacanza a Celle Ligure, il principe azzurro sarà là ad aspettarmi ». csmnsltugPccggplpSandro Doglio Rosita Van der Vaart, l'olandesina ventunenne di «Specchio dei tempi» (Telefoto)

Persone citate: Alphen, Cosi Rosita, Doglio Rosita Van, Rosita Van, Tarozzi