Due giovani diventano banditi

Due giovani diventano banditi Incredibile vicende: "volevano provare il brivido della malavita„ Due giovani diventano banditi Hanno scassinato la bottega di un armatolo, rubato 4 pistole e dato fuoco al negozio - Poi hanno tentato una rapina a mano armata nell'alloggio del proprietario di una sala da ballo - Arrestati, uno sul posto, l'altro nella pensione - Avevano un lavoro, parevano seri e tranquilli - Ora sono in carcere In una sola notte due operai diciassettenni, finora incensurati, hanno compiuto un furto con scasso, hanno incendiato un nè- gozio e hanno tentato una rapina a mano armata nell'alloggio del proprietario di una sala da ballo ai piedi di Cavoretto. La vicenda è cominciata a mezzanotte. All'improvviso e non si sa perché, Salvatore Mirto, di Gibellina (Trapani) e Francesco Magnoli, di Catanzaro, hanno deciso di diventare banditi. Prima di tutto, le armi; stabilivano di procurarsele nel negozio di piazza 18 Dicembre 1, Porta Susa. Il negozio, proprietà dell'armatolo Enrico Alaierna, 45 anni, ha una vasta retrobottega, con una iinestra, sul cortile. Con mezzi di fortuna il Mirto, occupato presso una fabbrica di mattoni alla Madonna di Campagna e il Magnoli, muratore, riuscirono a incidere il muro tutt'in- 'torno alla iinestra lino a svel llerne l'intelaiatura. Entrati nel negozio, pi impadronirono di .quattro pistole a tamburo e pri—ima di andarsene, forse per farsi i [luce, accesero un fornello a gas. Nell'orgasmo appiccarono il luoco ad un mucchio di carte sul pavimento. Non si accorsero, fuggendo, di una scatola di metallo contenente un milione. Solo il tempestivo intervento del Maierna, svegliato dal rumori e dal fumo, scongiurò una tragedia. Vicino alle fiamme, I c'era il deposito dei fuochi artificiali; avrebbero potuto esplodere, con grave rischio per gli inquilini della casa. Circa un'ora dopo il Mirto e il Magnoli erano ai piedi della collina in via Sabaudia 25 bis, dove ha Bede il ritrovo « Gran iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiitiiii iiiiiiniiiii Mago Il locale era già chiuso. Il proprietario, Vincenzo Granaglia dormiva in una stanza con la bambina più piccola; la moglie. Lucia Lumera, nella camera attigua con l'altro bambino; ia suocera, in una terza camera. I due ladri, dopo aver frugato noi ristorante, nel bar e in tutti i locali della sala da ballo, si spingevano nell'alloggio dei Granaglia. Li vide la signora Lucia. Rac-iiiiiiiiii 1111,11-1'1111ni>i• iji 111111mim111>1111 - l i i . l ona 1 due rapinatori di Cavoretto sono portat in questura

Persone citate: Bede, Francesco Magnoli, Granaglia, Lucia Lumera, Magnoli, Maierna, Salvatore Mirto, Vincenzo Granaglia

Luoghi citati: Catanzaro, Gibellina, Trapani