Gli scapigliati di Parigi e le canzoni contro la guerra

Gli scapigliati di Parigi e le canzoni contro la guerra t CRONACA TELEVISIVA Gli scapigliati di Parigi e le canzoni contro la guerra // debutto del romanzo « Ultima bohème » - Nobile e commossa puntata di « Parole e musica » - Sfaserà storia degli Stati Uniti Ieri sera, prima puntata del]vromanzo scenepsiato « Ultima bohème». Lanciarsi in un Rhirlizio perentorio è difficile; e sarebbe ingiusto perché ovviamente non ci si può pronunciare con sicurezza su una trasmissione al debutto: è il solito discorso dì sempre ma bisogna pur ripeterlo per far comprendere l'imbarazzo del cronista chiamato a parlare di un pezzo, soltanto un pezzo di spettacolo. Comunque lo scopo di questa puntata di inizio è apparso chiaro: descrivere l'ambiente scapigliato, ribollente, disordi- mstdmtuIspcto1 sda dp nato, anti-borghese e irrazionale degli artisti che vivevano a Parigi cinquant'anni fa, alla vigilia della grande guerra: un mondo che la guerra sconvolgerà e in parte disperderà. Per cui abbiamo assistito a episodi che volevano dimostrare quanto fosse spensierata e piena di imprevisti e di ingegnose trovate l'esistenza di questa gente che si rincorre e tumultua e amoreggia tra i comignoli della vecchia Parigi. Solo che, forse per il troppo zelo di raggiungere lo scopo, le scenette risultavano un po' sforzate e non di rado sfioravano addirittura la farsa; e i volenterosi protagonisti, trascinati dal medesimo zelo, recitavano con qualche sottolineatura di tono. In contrasto con tutto questo c'era il ritmo dell'insieme che spesso segnava il passo e gli episodi apparivano in genere piuttosto slegati. In sostanza ci è parso che il testo non abbia trovato, per ora, una realizzazione adeguata. Il testo non ha intenzioni caricaturali; ma quel che ne è venuto fuori ieri era un qualcosa che s'avvicinava molto alla caricatura. E il pubblico (che naturalmente avrà lotta-1 to per scacciare dagli occhi e I dalie orecchie il ricordo tenace de «La Bohème> pucciniana) si dev'essere divertito qua e là ma nel complesso dev'essere rimasto lievemente disorientato. * * gzete2QpilCglanPtepfdnSIc(daspliaaulirprDal canale nazionale è sai- .tato via «Questo e quello» di [PiGaber (e quando lo vedremo'al non è stato detto). Rinviata « Tribuna politica », il posto d'onore è stato preso dalla replica di una rivista sul ghiaccio. Indi «Parole e musica» con la puntata intitolata «La frontiera della pace»: bellissima trasmissione che ha al-1 ternato canzoni accorate e alate poesie inneggianti con| disperazione o con speranza alla pace e alla fraternità nei momenti tragici della guerra. Una rassegna di alto livello e di nobili intenzioni che fa onore a chi l'ha ideata. Hanno gareggiato in bravura (una bravura intesa come intensità interpretativa tutta interiore) Milly e la giovane Margot, Peter Tevis e Guido De Salvi. * * Stasera segnaliamo una famosa commedia satirica romena dell'Ottocento, «Una lettera smarrita», di Caragiale; sul secondo canale s'awierà la «Storia degli Stati Uniti», un programma di cui, annun c" diffu le Kml'alitautucaIta\ul'piKtMltVtetu! iandVlS:Ybh'iam"ó già parlato |^Infusamente ' j* * j Dopodomani domenica alle 21, sul canale nazionale, si|concluderà il ciclo di Peppino j De Filippo con Omaggio aiPlauto e Miseria bella. \Omaggio a Plauto vuol essere una specie di diretto colloquio fra attore e pubblico. Il protagonista è lo stesso Peppino che finge nel suo camerino. di essere inell'inter-1 ]vallo fra un atto e l'altro, mentre sta cambiando il costume e si sta ritoccando il trucco: e intanto parla prendendo spunto dalla validità bimillenaria dei tipi e delle situazioni del teatro di Plauto. Il teatro comico attuale, sostiene Peppino De Filippo, può essere diverso per la tecnica con cui viene sviluppato il soggetto, ma la trama e 1 personaggi, soprattutto questi ultimi, sono sempre quelli di Plauto. Perciò un omaggio a Plauto è doveroso da parte di un autore e di un interprete che non dimentichi le fonti prime e più remote della sua ispirazione. Miseria bella è invece un liu^e^tto"^'^^!^te repertorio di Peppino: sto ria di uno scultore in condizioni finanziarie così disastrose che non possiede nemmeno la materia prima per eseguire il più semplice dei bozzetti. Lunedì 28 settembre avrà termine (canale nazionale, ore 21) il documentario di Folco Quilici : Le avventure del capitano Cook. L'ultima puntata illustra il viaggio compiuto da Cook per conto dell'ammiragliato inglese sino in Alaska e la ricerca di un passaggio a nord-ovest fra i ghiacci del Polo: qui, fra l'altro, il capitano si incontrò con alcuni esploratori russi. La seconda parte della trasmissione affronta il misterioso capitolo della morte di Cook per ma-no degli indigeni delle Hawaii.Saranno date le due versioni: quella della marina inglese e quella narrata dal polinesiani. Apprendiamo dalla pubblicazione «Radio Times > che la BBC inglese ha messo in onda una riduzione televisiva del romanzo La bella estate di Cesare Pavese. u# bz. Vedere in V pagina la crìtica cinematografica ed altri servizi di Spettacoli

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