I metalli al posto d'onore dell'esposizione torinese

I metalli al posto d'onore dell'esposizione torinese Domani si apre, nella nostra ci fio, il XIV Salone della Tecnica I metalli al posto d'onore dell'esposizione torinese Si dice età del bronzo, età del ferro, ecc. per indicare le antiche civiltà - Ed ancor oggi tutta la tecnologia moderna è basata sullo studio degli acciai e delle leghe - Ecco perché alla manifestazione principale si affianca, quest'anno, il I Salone europeo della metallurgia Quest'anno, al XIV Salone Internazionale della Tecnica, che si inaugurerà domani a Torino si affiancherà il Primo Salone Europeo della Metallurgia: "i visitatori saranno perciò invitati a prestare attenzione non soltanto alle macchine, che della tecnica sono il prodotto più significativo, ma alla materia con cui le macchine principalmente sono fatte: i metalli. Si sa che certi tempi della storia degli uomini sono denominati dai metalli: età del bronzo, del ferro, o delle leghe leggere (come qualcuno ha voluto indicare questa nostra, in cui abbiamo saputo farci padroni dell'alluminio e del magnesio). In realtà l'universo dei metalli è immenso: e, a un meditato giudizio degli studiosi, appena adesso, malgrado la solennità delle predette denominazioni, la metallurgia incomincia ad uscire da uno stato di empiria. La complessità di questa disciplina deriva anzitutto dalla circostanza che gli elementi chimici definibili come metalli sono parecchie decine ; in secondo luogo dal fatto che ciascheduno di essi è, per così dire, capostipite potenziale di una infinità di materiali metallici di proprietà diversissime. Tutti noi sappiamo che il ferro, malleabile allo stato puro, diventa fragile ghisa se contiene una certa percentuale di carbonio, e che poi si fa tenacissimo acciaio quando tale percentuale venga ridotta; mentre l'aggiunta di proporzioni giuste — e con trattamenti appropriati — di altri metalli (cromo, manganese, molibdeno, tungsteno, nichel) conferisce agli acciai proprietà speciali e diverse: inossidabilità, durezza, elasticità, resistenza al calore. Il ferro è il più noto e studiato di tutti i metalli; ma qualsiasi altro, se lo si considera allo stato puro (e l'ottenimento di un metallo puro è di per sé una modernissima e laboriosa impresa), e poi vi si aggiungono altri metalli, se ne ricava una serie di sostanze praticamente infinita. Qualche volta rade impurezze si sono dimostrate di straordinaria efficacia, come quelle che aggiunte a cristalli di germanio hanno permesso di trasformare questi negli onnipresenti transistor. Un'antica arte, quale è la metallurgia, può diventare scienza, quando sia confortata da una teoria soddisfacente. Da tempo si cerca di interpretare le proprietà fisiche dei metalli (tra cui la resistenza meccanica) con lo studio dei reticoli cristallini in cui gli atomi dei metalli sono ordinati: sono risultate forti discrepanze fra la teoria e la realtà. Secondo la teoria, i metalli dovrebbero essere molto più resistenti di quan to praticamente si riscontri. Indagini condotte in anni recenti hanno portato qualche chiarimento a queste discrepanze: la relativa debolezza pratica dei metal li, in confronto con la te nacità prevista dalla teoria, sarebbe dovuta a imperfe zioni nella disposizione de gli atomi nei metalli, a di slocazioni nei loro allinea menti, e quindi a facili sci volamenti tra parti contigue di uno stesso solido. In certi rari casi si incontrano resistenze conformi alla teoria (resistenze cioè da cento a mille volte superiori a quel le del metallo comune) : le presentano certi finissimi baffi, ciuffi, peli, capelli, che in speciali condizioni crescono sui metalli (argento ferro, zinco, rame), cristalli metallici filiformi aventi diametri minori di un deci mo di capello umano. Queste strane barbe, per nulla gradite (sono dannose nei complessi elettronici, perché vi possono produrre corti circuiti) sono oggi studiate con attenzione non solo per una miglior conoscenza del fenomeno in sé, ma per la speranza di poter trasferire le loro alte proprietà mecca niche a pezzi di dimensioni utili nelle strutture Esigenze del nostro tempo hanno promosso lo svi luppo di speciali diramazio ni nello studio dei metalli Il loro impiego crescente mentre ispira preoccupazio- cczsdsdssaozcrtTli1tXlvldpilgfnpfndgsmgtmffmni sulla consistenza dei gia- cimenti disponibili, esige che siano perfezionati i mezzi di difesa contro la corrosione. I metalli infatti sono di solito chimicamente instabili negli ambienti dove dobbiamo adoperarli: alcuni si ricoprono da sé di uno strato protettivo di ossido; altri si debbono proteggere o con strati di altre sostanze o incorporandoli in speciali leghe. L'avvento della energia nucleare ha impo sto nuovi criteri di scelta per i materiali adoprati per i reattori nucleari: bisogna che essi non siano danneggiati dalle radiazioni e che non ingoino i neutroni, de stinati questi a propagare le reazioni. L'ingegneria aeronautica ha richiesto l'uso di leghe di altissima resistenza meccanica: ad esse si deve che le lunghe fu- soliere degli aerei di linea, zeppe di carico umano e di bagagli, restino sicuramente appese alle ali, pur sog gette a vibrazioni dei moto ri, a volte agli scossoni dei moti turbinosi dell'aria entro le nubi. L'astronautica ha introdotto esigenze affi ni e nuove: ci vogliono ma teriali che reggano alle tem perature dei caldissimi get ti ; che non si sciolgano, che non fondano, non si incendino a guisa di stelle cadenti, quando ritornando da mis sioni nel lontano spazio si tuffano nell'atmosfera. E' un quadro inadeguato e appena esemplificativo questo che abbiamo tentato di abbozzare, della varietà dei problemi che sono posti alla metallurgia moderna: basta aggiungere che forse in nessun altro campo il progresso nelle conoscenze anche teoriche, è tanto idoneo ad essere seguito dappresso da applicazioni pratiche. Didimo

Persone citate: Primo Salone

Luoghi citati: Torino