Costantino e Anna Maria per tre ore «provano» la cerimonia delle nozze di Giovanni Giovannini

Costantino e Anna Maria per tre ore «provano» la cerimonia delle nozze Oggi il solenne rito ortodosso nella Cattedrale di Atene Costantino e Anna Maria per tre ore «provano» la cerimonia delle nozze La principessa diciottenne sembrava spaurita fra tanta gente sotto il fuoco dei riflettori - Alla festa in onore degli sposi, sovrane regnanti e spodestate hanno sfoggiato preziosi per 20 miliardi di lire - Ammiratissimi i diamanti di Grace di Monaco, il diadema di Maria José e gli smeraldi di Sirikit di Thailandia, ma incomparabili per splendore i gioielli dei Romanoff esibiti da Federica di Grecia ■ Il matrimonio sarà celebrato da Sua Beatitudine il Patriarca Crisostomo, ultraottantenne (Dal nostro inviato speciale) Atene, 17 settembre. Costantino di Grecia ed Anna Maria di Danimarca hanno stamane provato ogni fase del solenne e complicato rito ortodosso secondo il quale domattina saranno uniti in matrimonio. Il re era giunto per primo nella cattedrale dove aveva ascoltato la Messa, si era comunicato, si era raccolto in meditazione ed in preghiera nel ricordo del padre Paolo. Poi per tre ore — tanto dura la cerimonia — ha ripetuto insieme alla fidanzata, alla madre Federica, agli altri personaggi che dovranno essergli vicino, i gesti prescritti : ripetute imposizioni di corone, scambi di anelli, movimenti, canti di inni, letture di salmi. Sovraintendeva alla prova lo stesso officiante di domani, Sua Beatitudine il Patriarca di Atene Crisostomo, occhi di fuoco come spilli nella faccia rugosa da ottuagenario tutta circondata da antico, candido pelo. Anna Maria appariva pallida, commossa, impressionata da un'atmosfera tanto diversa da quella dei semplici, austeri riti della sua fede protestante: non sembrava più la giovane donna felice che tre sere prima aveva aperto le danze insieme al fidanzato. Alla festa di ieri notte si addice la definizione « da favola » come a cosa fuori del tempo e della realtà. Nei giardini del palazzo reale, lungo un grande viale di cipressi illuminati da riflettori, giungevano, avanzavano, si allineavano ai lati, dignitari greci, delegazioni di tutti i continenti, diplomatici, in due file di frac bianchi, di petti coperti di decorazioni di militareschi copricapo di ogni foggia e colore, alcuni coperti di rutilanti elmetti ottocenteschi di piume. Nonostante gli abiti splendidi e le tiare ed i gioielli, le donne passavano in secondo piano davanti ad una simile gloriosa ottocentesca parata maschile. In questa scena degna del più violento technicolor ecco incedere secondo un protocollo scandito al secondo i monarchi: prima i re e le regine regnanti, poi quelli che non regnano più (ma quasi mescolati, per la Corte greca chi nasce sovrano lo resta sempre, indipendentemente dagli accidenti della storia). Ci accorgiamo, specie per i primi, di aver commesso ieri molte e gravi omissioni: aggiungiamo dunque i sovrani d'Olanda, del Lussemburgo, del Liechtenstein. Gli « ex » sono naturalmente più numerosi : vediamo tra di loro Umberto di Savoia, smagrito ma abbronzato e ben portante, che ha al braccio Maria José dallo splendido diadema, e poco dopo, fra le dozzine di principi, Maria Gabriella, Maria Beatrice, Vittorio Emanuele in semplice smoking bianco, il giovane duca d'Aosta, al braccio della moglie, col collare dell'Annunziata sull'uniforme bianca da ufficiale della marina italiana. I gioielli che avvampano nella notte alla luce dei riflettori fanno impazzire i poliziotti greci incaricati della sorveglianza: gli specialisti, anzi le spécialiste, di questo tipo di cronache calcolano che ci siano almeno tra i dieci ed i venti miliardi di lire. Splendidi i diamanti della principessa di Monaco (più incantevole stasera che Grace Kelly in qualsiasi film), stupefacenti gli smeraldi della regina thailandese Sirikit: ma senza confronto i favolosi gioielli dei Romanoff che porta Federica, la madre di Costantino, la quale fa il suo ingresso alla destra del figlio mentre alla sini stra è Anna Maria. I re ed i principi si in chinano al sovrano di Grecia che, dopo qualche minuto, si inchina alla fidanzata ed apre con lei le danze al suono di un valzer (saranno suonati solo ritmdi altri tempi, come conviene alla scena). I due balla no soli sulla pista costruì ta nel cuore del parco, poli seguono i parenti di Da nimarca e di Grecia, potutti gli altri, e la festa savvia. Dopo i fidanzati, ipfdmdaraattsngmdisl a o r o , : a , , e o a personaggio più osservato è forse la regina dai gioielli della corona di Russia, la madre di Costantino, una donna ancora bella a 47 anni. Sono giorni felici ed amari per Federica: è riuscita a dare una degna compagna al suo ragazzo, e non è stato facile, solo pochi mesi addietro sembrava che tutto andasse a monte per lo scarso entusiasmo dei danesi, la stampa di Copenaghen tuonava contro l'idea di dare la napna (dolcissima) Anna Maria al sovrano di un paese che ha cacciato sei re in un secolo, dove in cinquanta anni ci sono state diciassette rivoluzioni, due dittature e cinque svalutazioni monetarie, e dove ci sono ancora centinaia di migliaia di disoccupati. E proprio lei, Federica, aveva quasi causato la rottura definitiva con la sua richiesta, di una dote di un miliardo di lire, sul tipo di quella data dalla Grecia a Sofia andata sposa a Juan Carlos: dalla corte di Copenaghen le era stato fatto sapere che lo Stato danese non sborsa danaro dei contribuenti per le sue principesse, che Anna Maria avrebbe dovuto contare solo sul suo, ed in ogni caso non su cifre del genere (a quanto ammonti la dote, non si sa: la principessa è arrivata anche con pochi — relativamente — regali perché con spirito scandinavo ha pregato tutti di non fargliene, ma' di versare contributi a favore del fondo per le opere sociali greche, e in questo modo ha messo insieme centoventi milioni di lire). Forse il matrimonio non sarebbe avvenuto se proprio Costantino non avesse trovato il coraggio di mettersi in urto contro l'autoritaria e tenace genitrice, comportandosi puramente e semplicemente da innamora to, correndo dietro alla fi danzata attraverso tutta Europa, passando sopra ad ogni riserva della Corte gre ca. E ciò nonostante, le noz ze sarebbero ancora state incerte se in marzo non fosse morto suo padre Paolo, sempre sensibile alla volontà di Federica, se sul trono degli elleni non fosse salito lui con la non dissimulata volontà di non subire più l'influsso di nessuno, di fare da sé. Così, la cerimonia di domani costituisce una vittoria ed una sconfitta per la Regina madre della quale, come sempre avviene al mutare dei venti, si sente oggi in Grecia ricordare sempre meno il già tanto vantato dinamismo, temere sempre più l'ambizioso attivismo : non per nulla si è arrivati a far circolare la voce di un suo prossimo ritm in convento. Conoscendo il personaggio, l'ipotesi sembra priva di qualsiasi fondamento psicologico. Giovanni Giovannini aiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii | I 1 \ i gsiAnna Maria, fidanzata di Costantino, ieri ad un ricevimento (Tel «Associated Press» iiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiniiiiiMiiiiiiii mi limimi mi im