Dieci milioni entro dicembre gli abbonati alla Radio-Tv

Dieci milioni entro dicembre gli abbonati alla Radio-Tv La disciplina delle rate non rallenta l'incremento Dieci milioni entro dicembre gli abbonati alla Radio-Tv Alla fine di agosto erano 9 milioni 895 mila - Un aumento di 683 mila in otto mesi, superiore allo stesso periodo del '63 Quasi 5 milioni pagano anche il canone della televisione (Nostro servizio particolare! Roma, 14 settembre. Entro l'anno il numero complessivo degli abbonamenti alla Rai-tv sfiorerà, e forse supererà, i 10 milioni; oltre la metà di essi risulterà abbondata anche alla televisione. Queste previsioni sono senz'altro lecite, in base ai dati a tutto agosto forniti dall'Agenzia economica finanziaria e riportati nella tabella. Le statistiche ufficiali stanno a dimostrare che, almeno nel settore televisivo, non si è in presenza di una flessione della domanda. Nei dodici mesi settembre 1963-agosto 1964 il numero degli abbonati è aumentato di quasi 900 mila unità, ossia più che in ogni altro periodo precedente di eguale durata. Anche restringendo l'indaarine ai primi otto mesi del 1964, si arriva ad una conclusione analoga: i 683 mila abbonati in più di quest'anno sono superiori di circa l'il per cento all'incremento (619 mila) registrato nel 1963. Guardando più indietro, non si può non rimanere colpiti dall'enorme sviluppo che la tv ha avuto nel nostro Paese in soli undici anni. Quando ebbero inizio ufficialmente le trasmissioni, 11 3 gennaio 1954, si aveva dinanzi agli occhi l'esempio della Francia, dove — dopo oltre tre lustri — il numero degli abbonati era ancora stazionarlo sul 600-700 mila Pareva allora gran cosa arrivare al milione. Il traguardo del primo milione di abbonati fu superato in cinque anni, entro la fine del 1958. Nel quinquennio successivo, che coincise per buona parte con quello del < miracolo economico», l'incremento annuo andò via via crescendo (477 mila nel 1959; 551 mila nel 1960; 638 mila nel 1961; 695 mila nel 1962; 828 mila nel 1963) tanto da consentire di doppiare largamente il traguardo dei quattro milioni. Se non vi saranno bruschi arresti nei prossimi mesi, a fine dicembre il numero degli abbonamenti :«anche alla tv» dovrebbe aggirarsi Intorno al 5 milioni e 100 mila, con un aumento — in cifre assolute — più o meno eguale a quello « record » del 11)63. La nuova disciplina delle vendite rateali non si pensa possa influire sull'atteggiamento dei potenziali compratori; le clausola fondamentali (anticipo minimo del 25 per cento del prezzo pattuito e pagamento del resto in non più di 24 rate mensili) corrispondono infatti a quelle più larghe già praticate dal mercato. Gli stessi industriali del settore sono di questo parere; essi piuttosto lamentano che la nuova legge non abbia regolato altri aspetti fondamentali delle vendite a rate (efficacia del patto di riservato dominio, procedure più semplici e meno onerose per i casi d'insolvenza, ecc.). Non abbiamo sinora parlato degli apparecchi radio. Gli abbonati «solo alla radio» continuano a diminuire, per la semplicissima ragione che continuano ad aumentare coloro che suno abbonati « anche alla tv ». Non essendovi un tipo di abbonamento distinto per la tv, è impossibile — in sede statistica — dire quanti siano coloro che posseggono il televisore e non la radio, mentre si può fare benissimo il calcolo opposto. La diminuzione degli abbonati « solo alla radio » non deve tuttavia indurre in errore. Il numero degli apparecchi radio è infatti in forte e continuo aumento, sia per il fatto che il loro prezzo è di gran lunga inferiore a q 'lo dei televisori, sia per l'avvento del transistori, che ne ha ridotto l'ingombro al minimo e facilitato l'applicazion" anche sulle automobili. Purtroppo, per le nostre orecchie, si sono anche moltiplicate le radioline portatili. ar. ba. Abbonnmenti alio radio e tv (CIFRE ARROTONDATE IN MIGLIAIA) Fine periodo Solo radio | Anche tv Totale » 1961 j 5726 2762 8488 Fonte: Agenzla Economlca Finanzlarla

Luoghi citati: Francia, Roma