Gli industriali offrono di pagare l'uva moscato 925 lire il miriagrammo

Gli industriali offrono di pagare l'uva moscato 925 lire il miriagrammo Accordo nella vertenza tra le aziende vinicole e i vitieultori della Valle Belbo Gli industriali offrono di pagare l'uva moscato 925 lire il miriagrammo Lo ha annunciato con un manifesto il sindaco di Candii - In un primo tempo il prezzo era fermo a 850 lire - Il Prefetto di Asti ha fatto da intermediario - Le trattative si sono concluse mentre a Mango d'Alba era in corso una riunione di sindaci della Langa medio-orientale - Gli agricoltori, tuttavia, non sembrano del tutto soddisfatti - Confermato per domani mattina il raduno dei produttori a S. Stefano Belbo (Dal nostro invinto speciale) Concili, 11 settembre. Stasera sui muri di Candii è apparso un manifesto Urinato dal sindaco Giovanni Filipetti, in cui si annuncia che, « dopo (Uip giorni di continue riunioni e contatti pon i rappresentanti industriali e dopo aver ottenuto l'intervento del prefetto di Asti *, la vertenza fra i produttori di uva mosca- iiiadpvtaddnmfato e i fabbricanti dello spu-ldmante è stata conclusa: il laprezzo delle uve è stato fissato lirin lire 925. Il manifesto ag-1 e giunge che l'accordo «.se non ; daccaglie in pieno le legittime soistanze dei produttori, offre Iteun miglioramento sensibile sul coprii?io prezzo offerto, tenuto\toanche conto delle reali diffi-itncoltà economiche delle naien-jdde». Il prezzo di 925 lire an-Jpdrà a tutte le uve con grada-Ilazione. t non inferiore a 12 gradi i faBaumé* — così prosegue ili comunicato del sindaco Fili- cpetti — «e rappresenta il ;-re=-|,)zo intermedio tra le richieste Adei produttori e la prima, of- inferta delle aziende » che, come si ricorderà, era di 850 lire. Lo scioglimento della vicenda è venuto nel pomeriggio di oggi, dopo una giornata di consultazioni intense, cominciate stamane alle 9, quando il prefetto di Asti, dott. Bruschelli, è venuto a Canelli per incontrarsi con il cavaliere del lavoro Lamberto Vallarino Gancia e con l'amministratore della sua società, dott. Lorenzo Vallarino Gancia. Il colloquio, che si è svolto alla presenza del sindaco Filipetti, è durato due ore. La trattativa è partita da un prezzo leggermente superiore a quello concordato in serata. A quella cifra i rappresentanti dell'industria vinicola hanno opposto un rifiuto motivato dalle ragioni economiche ormai ben note: le difficoltà delle previsioni per la prossima stagione delle vendite, rese incerte dalla congiuntura. I Gancia hanno fatto ancora notare che nei programmi della società è l'ampliamento dogli impianti a Santo Stefano Belbo, che comporterà un grosso sacrificio finanziario. E' stato risposto agli industriali che non era giusto far sopportare ai contadini tutto il peso della congiuntura, e che perlomeno il carico delle previsioni negative doveva essere equamente diviso. I rappresentanti della ditta hanno fatto osservare che la produzione di quest'anno non solo è di ottima qualità, ma anche di rilevante quantità, tale da compensare la minore consistenza della cifra offerta rispetto a quella che i coltivatori si attendevano (fra parentesi il dato sulla quantità del prodotto è contestato dai rappresentanti dei contadini). Al termine rielle discussioni, è stato raggiunto l'aocorrio sulla cifra rii 925 lire, che gli industriali intendono così divisa: 850 lire come prezzobase, più 75 lire il miriagrammo come « premio di produzione ». Come sarà accolto l'annuncio dell'accordo? E' vero che i contadini si attendevano di più (la media sperava in una offerta di 1200 lire) ma è altrettanto vero che in questi ultimi giorni erano corse previsioni nere sull'esito della campagna viticola. Fra l'altro le iniziative per arrivare a un accordo cominciavano a moltiplicarsi, e anche questo era un elemento che poteva deteriorare la situazione. Ieri si era mosso per primo il sindaco di Cossano Belbo, il dottor Giovanni Cerniti, il quale aveva richiesto — contemporaneamente al sindaco di Canelli, a quanto si è appreso stasera dal manifesto del conim. Filipetti — l'intervento del prefetto di Asti. L'iniziativa del dott. Cerniti aveva preceduto di qualche ora una mossa del sindaco di Mango d'Alba, il dott. Annibale De Piero, il (piale, come presidente del Consorzio dei comuni della Langa inedia orientale, aveva convocato per oggi alle 16 nei locali del suo municipio i sindaci dei dodici comuni consorziati. La riunione, contrariamente a quanto ci era stato detto ieri a Canelli, c'è stata. Vi hanno preso parte i sindaci di Mango (De Piero), di Santo Stefano Belbo (Turco), di Neive vTernavasio), di Treiso (Barbero), di Castiglione Tinella (Gandolfo), di Rocchetta Belbo (Bertelo), di Neviglie (Pionzo), di Canio (G. Turco); quello di Trezzo Tinella ave\a delegato un collega. Mancavano il sindaco di Cos sano Belbo — cioè il dott. Cer ruti, promotore dell'altra iniziativa — e quelli di Barbaresco e Benevello. Nel corso della riunione, svoltasi alla presenza di una cinquantina di coltivatori di moscato, hanno parlato, oltreché alcuni sindaci, anche il Gsivlcepresidènte della provincia di Cuneo e assessore all'agri- coltura colonnello Marchisio, il consigliere provinciale diAsti, Milani, un rappresentali-,. te della Camera di commer iio di Cuneo, uno dell'Ispetto-1 ldliato agrario provinciale, e uno dell'Unione industriali, sempre di Cuneo (a questa provincia appartiene infatti la totalità dei comuni consorziati). Come Ivi fatto rilevare il dott. De Piero, gli otto sindaci rappresentavano non meno di 35.000 persone in grande maggioranza appartenenti a famiglie che ogni anno ven¬ dono alle società vinicole dei la zona, e segnatamente alle ire «grandi» Gancia, Cinzano e Martini & Rossi, la loro pro duzione di uva moscato, la ri sorsa di gran lunga prevalente in tutta la vasta area che corre lungo il Belbo fra Santo Stefano e Rocchetta. Tantn gente — affermavano i sindaci riuniti a Mango — ha pure il diritto di far sentire la propria voce nella contrat fazione dei prezzi dell'uva. Mentre la riunione era in corso si è appreso che contenti,)oraneamente tt prefetto di Asti si era nuovamente messo in contaUo con i Vallarino Gancia, i quali si erano consultati con gli altri industria- neAf1 tcrnrCmiipèchlfipE'tdp[ciiniiimimiiiiiiimiiMiiiMiiiiiimmimimimiii li. Si è così deciso che una delegazione di sindaci — quelli di Mango, di Castiglione Ti- nella, di Santo Stefano Belbo e di Neive — si recasse ad Asti per conferire con il prefetto. E' stato cosi che alle 19 1 quattro sindaci hanno saputo dell'accordo già concluso. Non resta ora che comunicarlo ai contadini. Già stasera a Canelli c'è stata una riunione di coltivatori diretti. Le prime reazioni non sarebbero state troppo positive. Come ha ammesso nel suo comunicato il sindaco Filipetti, il prezzo ottenuto è ancora inferiore alle aspettative dei produttori; e tale impressione è largamente condivisa daicontadini. Il dott. Cerniti ci ha detto: * L'aumento di 75 lire al miriagrammo non è sufficientemente remunerativo. E' però una piccola vittoria ». Egli si riserva di dare una '-. definitiva risposta ai viticultari della plaga alle di domenica 13 corrente sulla ore »,.Jfl|pubica piazza di Santo Ste- [ano Belbo, dove sono sicuro che interverranno oltre dieci- imiiiMMiimimiimm mila persone*. Domani a Canelli anche i comunisti dell'Alleanza contadini terranno un comizio, alle 10. Quindi la «guerra del moscato», sebbene sia stato concluso un armistizio, potrebbe offrire ancora qualche momento di tensione. , protesta agricoltori Municipio Mango d'Alba