Carli: «Aumenteremo gli aiuti ai Paesi in via di sviluppo»

Carli: «Aumenteremo gli aiuti ai Paesi in via di sviluppo» L'intervento a Tokio del Governatore della Banca d'Italia Carli: «Aumenteremo gli aiuti ai Paesi in via di sviluppo» Il governo italiano è favorevole ad inerementare i tondi delle organizzazioni internazionali - Nel 1963 sono saliti i nostri scambi con i nuovi Stati - Anche la Francia accetta l'aumento delle quote nazionali, fino al 25 per cento del livello attuale (Nostro servizio particolarei Tokio, 9 settembre. Il so vernato re della Banra d'Italia, dott. Guido Carli, ha appoggiato oggi all'assemblea annuale dei governatori della Banca Mondiale la proposta delle Nazioni Unite secondo la quale i fondi della Banca dovrebbero essere trasferiti ad alcune organizzazioni affiliate per il finanziamento di progetti nei paesi in via di sviluppo. Carli ha detto che il trasferimento faciliterebbe le operazioni della « Corporazione della finanza internazionale * (Ifc) e dellV Associazione internazionale per lo sviluppo * (Ida). Il governatore della Banca d'Italia ha espresso la speranza che la Banca Mondiale prenda l'iniziativa nella riorganizzazione della struttura dell'indebitamento internazionale dei paesi meno sviluppati. Guido Carli ha dichiarato tra l'altro: «Con riguardo al passato, affermare clic il bilancio delle realizzazioni è imponente non risponde ad un facile ottimismo celebrativo, ma appare doveroso, anche come attestazione di riconoscenza per coloro che le hanno rese possibili. Mi c gradito, in particolare, ricordare Quelle realizzazioni che hanno validamente contribuito all'elevazione economica delle regioni meridionali del mio Paese; opera che impegna ed impegnerà ancora i nostri sforzi, ma che difficilmente avrebbe potuto essere intrapresa, nelle dimensioni che ha assunto, senza l'apporto essenziale della Banca Mondiale». < Nell'operare ai fini della salvaguardia, sul piano interno, di una espansione equilibratti e non inflazionistica — ha continuato Carli — siamo mossi anche dall'intento di evitare, nella massima misura possibile, che le forme varie di assistenza prestata ai Paesi meno sviluppati debbano essere in qualche modo ridimelistonate, a motivo di contingenti vicissitudini interne. « E' con questo spirito che desidero menzionare l'adesione data dal mio Paese, pur in presenza di condizioni non favorevoli della bilancia dei pagamenti, al rafforzamento delle risorse dell'Ida. L'apporto per il quale l'Italia si d impe guata, imiilicu una partecipazione al totale delle risorse dell'Ida sensibilmente più elevata di quella prevista al mo mento della ereazione della istituzione ». «Vorrei anche ricordare — ha proseguito Carli — poiché costituisce il concretamento eli un proposito da me stesso manifestato in una passata riunione, la più attiva partecipazione italiana agli utili consorzi promossi dalla Banca. Tra il 1962 e il 1963 il complesso delle risorse finanziarie fornite in forma varia dall'Italia ai Paesi meno sviluppati si è alquanto ridotto; ma non mancherà, da parte nostra, ogni impegno per eliminare appena possibile questo cambiamento di tendenza. Deve, tuttavia, essere ricordato che nel 1963 gli scambi commerciali tra l'Italia, e i Paesi meno sviluppati hanno segnato un considerevole aumento. Inoltre merita di essere posto in rilievo che nello stesso 1963, anno che non è stato privo- di notevoli tensioni iter l'economia italiana, risulta apprezzabilmente accresciuto, rispetto al passato, l'apporto dato ai Paesi in via di sviluppo nella forma di prestiti pubblici a lungo termine: in una forma, cioè, che appare la più pertinente, data la ben nota e lamentata concentrazione negli itimi più prossimi dell'indebitamento esterno dei Paesi meno sviluppati ». Il dott. Carli ha poi detto: « Consideriamo con favore le proposte che sono state formulate per accrescere l'efficacia operativa dell'Ifc e dell'Ida mediante l'apporto — convenientemente delimitato nelle forme e nell'importo — di mezzi finanziari della Banca. E vorremmo soprattutto compiacerci per la crescente atten zione che il gruppo di istituzioni che fa cupo alla Banca Mondiale intende attribuire alle esigenze che si manifestano nella sfera della educazione in senso lato ». «/ compiti che restano da assolvere — ha concluso il dottor Carli — sono, notoriamente, gravosi e complessi ovunque nel mondo, né offrono la promessa di risultati immediati. Ma, nell'offrontarll, si può essere sostenuti dalla certezza di operare, nella direzione esatta ». Il ministro francese delle Finanze e degli affari economici, Valéry Giscard D'Estaing, ha affermato che la Francia è disposta ad aderire ad un aumento moderato che non dovrebbe superare il 25 per cento e che potrebbe essere compiuto in due tappe. Variazioni Individuali (più Impor¬ tpstcuvDarmhI a| Fj nj dfncgi tanti) potrebbero intervenire per I Paesi le cui quote attuali si adattino male alla loro situazione economica II principio del pagamento in oro di un quarto di tale aumento dovrebbe essere mantenuto r. s.

Persone citate: Carli, Giscard D'estaing, Guido Carli

Luoghi citati: Francia, Italia, Tokio