Forse sospesi per tre mesi i lavori alla diga di Taggia

Forse sospesi per tre mesi i lavori alla diga di Taggia Forse sospesi per tre mesi i lavori alla diga di Taggia (Dal nostro corrispondente) Imperia, 9 settembre. I due uomini « fermati » dai carabinieri e dalla polizia per gli attentati dinamitardi e di protesta contro la diga di Glori, sopra Taggia, (il muratore cinquantenne Giuseppe Rebaudo e suo figlio diciassettenne Giancarlo) non sono ancora stati rilasciati dalle autorità inquirenti di Imperia. Stasera sì trovano detenuti nelle carceri giudiziarie: il loro «fermo » potrebbe essere protratto per altri tre giorni. Sembra tuttavia che, malgrado gli indizi raccolti a loro carico, i Rebaudo non abbiano fatto alcuna ammissione. Le indagini a Badalucco proseguono per raccogliere nuovi elementi e a queste ricerche partecipano sia i carabinieri di Imperia che gli agenti del commissariato di Sanremo. Nel vasto cantiere della diga, sempre fortemente presidiata da centinaia di carabinieri e di guardie di P. S., la giornata è trascorsa tranquilla. Questa sera a Badalucco è circolata la notizia secondo la quale 11 Ministero dei Lavori Pubblici avrebbe disposto che ogni tipo di lavoro attorno alla diga debba essere sospeso ancora per tre mesi. b. g. iNiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiii iiiiiinill

Persone citate: Giuseppe Rebaudo, Rebaudo

Luoghi citati: Badalucco, Imperia, Sanremo, Taggia