Premiati a Camogli sette cani esemplari

Premiati a Camogli sette cani esemplari Per la tara incredibile fadaltà Premiati a Camogli sette cani esemplari Il caso più commovente: quello di « Marana », la lupa che guidò il cieco Felice Isella in pellegrinaggio a piedi da Torino a Lourdes c Camogli, lunedì mattina. Centinaia di persone sono convenute ieri pomeriggio, favorite da uno splendido sole, nella frazione collinare di San Rocco di Camogli per assistere alla terza edizione del Premio nazionale fedeltà del cane. Una cinquantina di segnalazioni erano pervenute al comitato organizzatore della manifestazione, presieduto dal sindaco di Chiavari, col. Luigi Gatti, e tra queste la giuria, composta dalla principessa Sobilia Carata di Roccella. dal dott. Pier Carlo Borghesio, di Torino, dal dott. Pier Angelo Pesce, di Milano, dal conte Erico Serra, di Genova, e dallo scrittore Vittorio G. Rossi, di Santa Margherita Ligure, ne aveva selezionate sette, relative a cani di tre diverse categorie: cani delle Forze armate, cani da guida per ciechi e cani senza specializzazione. I sette cani prescelti sono il pastore tedesco « Drek », della 6' Legione Guardie di Finanza, per la categoria cani delle Forze Armate: il pastore tedesco « Marana >, per la categoria cani-guida per ciechi; il pastore tedesco « Rocky >. il cane da pastore « Leo >, e i cani non di razza « Cirillo >, « Ftifl » e «Geppo >, per la categoria cani senza soecializzazione. Il primo cane ad esser premiato ieri è stato il campione italiano di lavoro «Drek», tenuto al guinzaglio dall'accompagnatore Casadio. Vincitore di molti concorsi, «Drek» è stato citato quale esempio di fedeltà e di efficienza sul lavoro. Si è distinto in varie operazioni anticontrabbando e recentemente anche in una operazione di polizia, rinvenendo il cadavere di una persona scomparsa e vanamente cercata per molti giorni. Dopo «Drek», si è presentato, per la categoria cani-guida per cieclii. il pastore tedesco femmina «Marana». del cieco Felice Isella, massaggiatore di professione, che insegna ginnastica e disciplina yoga a Torino. Su disposizione del ministero dell'Interno, il presidente dell'Ente nazionale protezione degli animali, ha insignito « Marana » della massima onorificenza canina; il collare bianco quale cane benemerito dell'umanità con la seguente motivazione: <. Eccezionale esempio di fedeltà e di assoluta dedizione, il giorno 27 febbraio 1963 salvò la vita al suo padrone, offrendogli la propria. Ferita gravemente, dopo lunghe tribolazioni, infaticabile e silente, unicamente sorretta da un istinto senza confronti, guidò al di là rielle Alpi fino alle pendici dei Pirenei colui che, privo della luce, aveva sentito impellente il richiamo della fede. Il lungo, estenuante cammino, le avversità, hanno lacerato le sue carni, ma non fiaccato lo spirito *. L'Isella infatti, in un momento di profonda depressione dovuta alla sua infermità, spinto da una forza irresistibile, il 10 settembre 1963 intraprendeva a piedi e da solo un viaggio per Lourdes, partendo da Torino. Servendosi delle indicazioni raccolte per strada e condotto da « Marana ». il cieco giunse a destinazione e. sempre a piedi, fece ritorno a Torino, percorrendo 2300 chilometri. Per la categoria cani senza specializzazione è stato premiato per primo c Leo », di proprietà dell'agricoltore Noci, residente a Punienengo (Bergamo). Il 19 settembre 1963. il cane si trovava su un carro insieme col tiplio del padrone, il quattordicenne Angelo, quando, nell'attraversare un ponte, il veicolo precipitò nel sottostante Naviglio Grande, in quel punto profondo due metri. Il cane, nuotando verso riva, rimorchiava, attaccato alla sua coda, il ragazzo; ma ad un tratto il giovane, per l'emozione, svenne e lasciò la presa. «Leo» afferrò allora con i denti i pantaloni del padroncino, trascinandolo lino a riva, in salvo. Altro patetico esempio di fedeltà è quello di «Futi», di razza non delinita, già appartenente a! defunto Valentino Tarantola, che abitava a La Spezia. Resosi randagio dopo la morte del padrone e preso dall'accalappiacani, fu riscattato e riconsegnato alla moglie del defunto, che ne ha cura. Ogni giorno si reca al cimitero e si accuccia sulla tomba del suo padrone. Al terzo posto a pari merito si sono classificati «Rocky », « Geppo » e « Cirillo ». « Rocky » è un pastore tedesco di proprietà del signor Edoardo Rovetta, proprietario di un ristorante a Stocclietta (Brescia). In una notte del febbraio scorso fronteggiò tre ladri che. scardinata una finestra, erano penetrati nel ristorante. Ne seguì una lotta furibonda tra il cane e i tre uomini e «Rocky » ricevette tre coltellate. Malgrado ciò riuscì a mettere ili fuga i malviventi. «Geppo» è cane da guardia della ditta Babilano, autotrasporti, di Asti. Un giorno, un individuo estraneo al personale e a lui sconosciuto era venuto a prelevare un automezzo e l'aveva messo in marcia. Mentre si allontanava, il cane gli sbarrò la strada, abbaiando, e fu travolto dall'automezzo che gli amputò uno dei piedi posteriori. Malgrado la mutilazione «Geppo» continua il suo servizio; è ora popolarissimo alla stazione di Asti. Aldo Bortolazzi 1 cani premiati. Da destra: Drex, Marana, Leo, Futi, Cirillo, Seppo, Rocky (Tel.) Il lupo Marana (uno dei primi premi) con il suo padrone, il cieco Felice Isella, di Torino (Telefoto)