Togliatti è sempre grave ma è lievemente migliorato

Togliatti è sempre grave ma è lievemente migliorato II "leader,, del pei colpito da trombosi a Yalta Togliatti è sempre grave ma è lievemente migliorato Secondo un bollettino medico emesso ieri mattina « sono apparsi barlumi della coscienza » - Accanto all'infermo, oltre l'on. Jotti, vegliano gli on.li Longo, Alicata, Lama e Colombi - Atteso in mattinata un nuovo comunicato dei medici - Anche il prof. Frugoni chiamato ad assistere il malato: l'illustre clinico si è recato ieri in volo da Ginevra in Crimea - La visita di Nina Krusceva Nostro servizio particolare Roma, lunedi mattina. Anche stamattina, come ieri domenica e come, per Ferragosto, alla direzione del partito comunista italiano, riunita in permanenza nella propria sede di via delle Botteghe Oscure dalla notte di venerdì. 11, agosto, quando l'on. Palmiro Togliatti fu colpito dal violentissimo attacco di trombosi cerebrale mentre visitava un campo di « pionieri » ad Artck. presso Yalta, si attendono con ansia nuove informazioni. La partenza per Yalta del prof. Cesare Fruconi, che si trovava ieri a Ginevra, fa ritenere ohe la sua opera al capezzale del leader comunista, da lui curato in altre occasioni, sia stata richiesta dalla gravità preoccupante della malattia e dal suo decorso. E' probabile che nel bollettino medico atteso per stamane compaia anche la firma dell'illustre clinico italiano che è giunto in nottata a Yalta a bordo di un aereo. Ufficialmente, negli ambienti comunisti romani si spera che i segni di lievissimo miglioramento segnalati ieri siano confermali, ma non mancano fondati timori che le informazioni da Yalta possano riprendere il tono drammatico delle prime ore. Ieri, domenica, sono stati diffusi a Roma due comunicati: il primo, trasmesso dal partito comunista verso le 11, era il vero e proprio « bollettino medico >; il secondo, diramato verso le 19,30, consisteva in una informazione. Il bollettino recava: «Nelle ultime 24 ore nello stato di salute del compagno Togliatti non si sono osservati peggioramenti, il che testimonia della buona resistenza del suo organismo. Lo stato di conia è notevolmente diminuito. Sono apparsi sintomi di un certo miglioramento del sistema ner- voso centrale e barlumi della coscienza. Continuano le necessarie cure sotto la vigilanza degli specialisti ». Questo documento era firmato dagli accademici delle Scienze mediche dcll'Urss professori Alessandro Varkov e Vladimiro Wassilienko, dai neurologi Romakatiop e Olga Kosbasceva e dal prof, Mario Spallone, medico di fiducia da vent'anni del leader comunista. Al capezzale dell'illustre infermo si alternano, inoltre, i professori Tkaciov dell'Istituto di neurolo- già dell'Accademia medica sovietica, Tatievosov di Yalta. Glaiuov (neuropatologo) e Petrunin, medico-capo della città di Yalta. Anche il prof. Markos, uno dei principali dirigenti del ministero della Sanità dcll'Urss, ha raggiunto Artek. Togliatti, infatti, è ricoverato nell'infcrmeria del campo dei « pionieri » di questa località di collina, dove è stato colto dalla gravissima crisi. Egli è del tutto intrasportabile ed è, pertanto, escluso che venga trasferito a Roma a bordo di un aereo. Dopo il bollettino medico della mattinata di ieri, domenica, in serata è stato diffuso ìm comunicato dall'ufficio stampa del pei. Esso diceva: « Le ultime notizie ricevute da Yalta alle 19,15 (ora italiana) confermano i lievi segni di miglioramento già rilevati nel bollettino medico della mattinata, pur permanendo lo stato di gravità della malattia. Le condizioni del polso, della pressione e del cuore sono tornate ad essere normali. Un certo miglioramento si registra anche nel sensorio ». Stamane, dopo queste notizie ufficiali, è atteso con vivissima ansietà il bollettino medico preannunciato iersera da Artek. Le comunicazioni con la direzione comunista sono mantenute di continuo dagli onorevoli Longo (che ha raggiunto la Crimea con l'aereo militare messo a disposizione giovedì notte dal presidente del Consiglio), Alicata, precipitatosi ad Artek da Varsavia dove si trovava. Lama, che era in vacanza in Crimea, e Colombi. L'on. Togliatti giace immobile, paralizzato in tutta la parte destra del corpo e, a parte ì « barlumi della coscienza » accennati nel bollettino di ieri, non ha ripreso conoscenza. Gli sono accanto la onorevole Nilde Jotti e la figlia adottiva Marisa Malagoli che si trovavano con lui nell'istante del collasso. Sabato l'on. Togliatti ha ricevuto la visita di Nina Krusceva, consorte del primo ministro sovietico, accompagnata da Nikolai Podgorni e da Boris Ponomarev. Fu l'on. Jotti, come si ricorderà, a dare la prima, concitata notizia all'on. Longo, che giovedì sera alle 21 era ancora nella sede del partilo a Roma, quando fu raggiunto dalla telefonata da Yalta. La on. Jotti, con voce rotta dall'emozione, informò del malore e chiese che il prof. Spallone raggiungesse immediatamente l'infermo ad Artek. «Fate presto, il più presto possibile », disse quasi piangendo. Con il quadrimotore dell'aeronautica militare, pilotato dal tenente colonnello Fortunato Milas del reparto volo dello Stato Maggiore, il prof. Spallone e l'on. Longo, dopo aver sostato pochi minuti all'aeroporto di Varsavia per imbarcare un navigatore e un marconista sovietici, arrivarono nella serata di venerdì llt a Sinferopoli donde proseguirono in macchina pe.- Artek. Il prof. Spallone, subito dopo l'arrivo in questo piccolo centro collinare, avvenuto intorno alle 20,30, visitò il malato e tenne consulto con i medici sovietici. Le condizioni dell'on. Togliatti apparivano preoccupanti, quasi disperate. Anche la mattina di Ferragosto, secondo il bollettino medico, « lo stato di salute continuava a restare grave ». Anzi, gli « acuti disturbi della circolazione cerebrale » si accompagnavano « all'apparizione di alcuni nuovi sintomi » non specificati. « La temperatura del corpo è sub febbrile — diceva ancora il bollettino di sabato 15 agosto — il polso 6 accelerato fino a 100 battiti al minuto. La pressione arteriosa si mantiene entro limiti normali ». Il lieve miglioramento si è avuto nella nottata fra sabato 15 e domenica 16 agosto, pur permanendo l'estreii'a, gravità della malattia, contro la quale sono impiegate medicine giunte da Mosca e anche da Roma, dove il prof. Spallone, prima dell'improvvisa partenza, aveva fatto acquistare medicine per un valore di trentaseimila lire in una farmacia di viale delle Provìnce. Al partito comunista arrivano, di ora in ora, messaggi, telegrammi, lettere e telefonate dall'Italia e dal mondo. Dopo gli auguri formulati per il segretario generale del pei dal presidente del Senato, sen. Merzago¬ ra, dal presidente della Camera, on. Bucciarelli-Duccì, dal presidente del Consiglio, on. Moro, hanno telegrafato alla direzione comunista il ministro della Sanità Mariotti, gii on. Fanfani, La Malfa, Pertini, Schiavetti (del psiup), Brodolini (del fisi), Jacometti, Vigorelli, il sindaco di Firenze La Pira e. quello di Milano, Bucalossi, il generale, Umberto Nobile, Alberto Moravia, Leonida Repaci, Alberto Carocci, Cesare Zavattini, Carlo Levi e Giacomo Manzù. Informazioni telefoniche sono stale chieste dall'on. Reale, ministro della Giustizia, mentre l'on. Fernando Santi, segretario generale aggiunto della Cgil, ha cosi telegrafato: « Solidarietà con voi nella difficile prova e auguri per Togliatti». Anche il cantante Claudio Villa ha inviato un telegramma augurale. Le notizie sull'andamento della malattia sono attese, con comprensibile preoccupazione dal fratello e dalla sorella del leader comunista: tanto il prof. Eugenio Togliatti, direttore dell'Istituto di matematica all'Università di Genova, quanto sua sorella, erano in villeggiatura in Val d'Aosta, il primo ad Anteg, la seconda a Courmayeur. « E' toccato a me — ha detto il professore — dare a mia sorella la brutta notizia che avevo appreso per caso. Mi trovavo in gita con mia moglie a Cheneil, a monte del paese di Valtournanche; è stata lei a leggere per caso, su un giornale del pomeriggio che un turista teneva spiegato davanti a sé, la notizia del malore di mio fratello. Ci siamo precipitati a telefonare e purtroppo abbiamo avuto conferma della gravità del male ». Il prof. Togliatti ha soggiunto di non avere recentemente notato nel fratello alcun segno o sintomo che destasse preoccupazioni per le sue condizioni fisiche. «Ci vediamo abbastanza spesso — ha proseguito l'illustre matematico -— perché a me capita sovente di recarmi a Roma e gli telefono sempre. Spesso andiamo a pranzo insieme. L'ultima volta che l'ho visto era in giugno. Mi sembrava normale, anche se un po' affaticato. I postumi dell'incidente automobilistico a Quincinetto (Aosta) ormai erano scomparsi La notizia è venuta come il fulmine a ciel sereno ». Lamberto Fumo II prof. Cesare Frugoni ha lasciato ieri Ginevra diretto a Yalta (Telefoto)