Le gravi condizioni di Segni e la supplenza a Merzagora
Le gravi condizioni di Segni e la supplenza a Merzagora Le gravi condizioni di Segni e la supplenza a Merzagora LA PROCEDURA prevista dalla Costituzione (Segue dalla 1 pagina) incapa cita di Senni ad esercitare le proprie funzioni, e questa sentenza verrà ufficialmente comunicata dal segretario generale del Quirinale al presidente del Consiglia. Il presidente del Consiglio ne darà comunicazione formale ai presidenti delle Camere e convocherà immediatamente il Co7tsiglia dei Ministri per le decisioni che si rendono necessarie. Per quel che si intuisce, il Consiglio dei Ministri, che si riunirò probabilmente verso mezzogiorno, farà una « declaratoria » di impedimento temporaneo. Riconoscerà, ciac, e annuncerà al Parse che il Presidente della Reiiubhlica c temporaneamente impedito ad esercitare le proprie funzioni, come se fosse assente per lungo tempo o malato di una malattia non grave. La «declaratoria* verrà pubblicata sulla «Gazzetta Ufficiale » stasera stessa insieme all'annuncio che, in conseguenza, il presidente del Senato assume provvisoriamente le funzioni di Capo dello Stato. E' purtroppo chiaro che quella dell'impedimento solo temporaneo c una finzione cui si ricorre per una lunga serie di ragioni di riguardo, di opportunità politica e di sicurezza giuridica. E' opinione comune, ed è anche opinione dei medici, che l'on. Segni non sarà in condizioni di recuperare in un tempo ragionevole le facoltà necessarie all'esercizio dell'alta Magistratura cui era stalo eletto due anni or sono. Un rigido attenersi alla dolorosa realtà delle cose avrebbe imposto il riconoscimento dell'impedimento permanente e l'elezione del nuovo Capo dello Stato entro quindici giorni. Né gli organi costituzionali, alle prese con un caso senza precedenti e molto complesso, né le forze politiche né, tutto sommato, il Paese, in questo momento, .sono preparati ad un evento di cos'i decisivo e, ora come ora, sconvolgente rilievo come la immediata elezione del successore di Segni. La giovane repubblica italiana ha bisogno di qualche giorno di respiro: così, la dichiarazione di impedimento temporaneo dovrebbe consentire di giungere alla fine del mese e di superare la fase critica di questi glorili drammatici. Alla fine del mese, se prima non saranno intervenuti fatti luttuosi o se una miracolosa ripresa di Segni non eliminerà ogni problema, verrebbe affrontata la procedura prevista dall'articolo SS della Costituzione con la dichiarazione di impedimento permanente (ancora una volta fatta dal Consiglio dei Ministri, ma questa, volta ratificata dal Parlamento) e il Presidente della Camera dovrebbe indire l'elezione del nuovo Capo dello Stato da farsi entro quindici giorni. Rimane ancora una fragile speranza, la speranza che Segni si riprenda, e a questa speranza, che è alla base della finzione dell'impedimento temporaneo, si affidano ancora tutti. Ma se, come, purtroppo, è quasi sicuro, le siicranze comuni, ultimo doveroso omaggio a così insigne uomo politico, andassero deluse, la vicenda dell'elezione del nuovo Capo dello Stato avrà inizio a metà settembre. Fra poco più di un mese avremo, insomma, il nuovo Presidente della Repubblica. La vita politica, che è spietata e che non può ammet- tere. per la sicurezza stessa dello Slato e delle istituzioni neppure un momento di sosta, non conosce, in tal modo, tregua. E' appena finita la crisi di governo, appena ora il governo si accingeva a varare misure di interesse fondamentale per l'economia del paese, si aprivano ora soltanto le prospettive di un minimo di stabilità liolitica. La ìireparaziane dell'elezione presidenziale esige ora un'attività intensa e prospetta un periodo di inevitabile tensione. Nessuna previsione è possibile, nessuna valutazione, anche se fosse opportuna, è consentita. Si può soltanto prevedere fondatamente che, per ora, i decreti legge, non più varati nella seduta del Consiglio dei ministri di venerdì scorso, rimarranno allo stato di progetto, con una dichiarazione in proposito che il governo farà oggi stesso. Era impossibile fare altrimenti, ma, insieme all'augurio che Segni ritrovi le pro¬ prie forze fisiche e intellettuali, ha il suo valore il senso di responsabilità, la misura, la discrezione con le quali, nonostante la battaglia sia già cominciata dietro le quinte, le forze politiche e gli uomini interessati intendono condurre la decisiva vicendaMichele Tito t: Presidente delia Reuubbl.ca, Antonio Segni, con i familiari. In secondo piano, da sinistra i figli Giuseppe, Paolo. Mario e Celestino, il primogenito, la cui moglie, Paola Satta, ha in braccio il piccolo Francesco, Gli altri nipoti sono Antonio (in primo piano), Maria (accanto al nonno) e l'ultimo nato, in braccio a donna Laura
Persone citate: Antonio Segni, Merzagora, Paola Satta, Segni, Senni
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