«Un atto di coraggio a favore del nostro Sud»
«Un atto di coraggio a favore del nostro Sud» «Un atto di coraggio a favore del nostro Sud» Castellammare di Stabili, lunedì mattina. Il Presidente della Repubblica, Antonio Segni, è intervenuto ieri mattina a Castellammare di Stabia alla cerimonia inaugurale del nuovo complesso idrotermale del Solaro, che per la modernità e la capacità degli impianti può essere considerato il più grande d'Europa. Sono anche intervenuti i ministri Jervolino e Bo, il sen. Gava e l'on. Barbi, rispettivamente in rappresentanza del Senato e della Camera, i sottosegretari Mazza e Stefano Riccio, altri parlamentari e altre autorità, fra cui il prof. Arata, presidente dell'ente autonomo gestione aziende termali. Il Capo dello Stato, accompagnato dal prefetto dott. Bilancia, che lo aveva ricevuto all'aeroporto di Capodichino, è giunto in automobile alle 10 nel piazzale antistante l'edificio del reparto di balneoterapia, all'ingresso del quale si trovavano anche i sanitari ed il personale del complesso termale e dove era stato posto un nastro tricolore. Dopo il taglio del nastro e la benedizione impartita dal vescovo di Castellammare mons. D'Arco, il Capo dello Stato ha visitato il reparto, guidato dai dirigenti del complesso. Conclusa la visita al moderno impianto, il presidente Segni ha percorso in automobile il tratto che porta al reparto idropinico, che costituisce il secondo edificio del nuovo complesso termale e che sorge a monte del Solaro. La seconda parte della cerimonia ha avuto inizio con un indirizzo di saluto del sindaco di Castellammare di Stabia notaio D'Orsi. Hanno quindi parlato il ministro Jervolino ed il ministro Bo. Il sen. Jervolino ha detto tra l'altro: «In un momento in cui il nostro Paese è particolarmente peni soso dell'armonico sviluppo , d;Ua sna ^ economica sul I cammino della giustizia e del 2>rogresso, noi assistiamo alla inaugurazione delle nuove Terme di Castellammare di Stabia. E' questa una realizzazione che, nella sua, complessità, si presenta veramente come una bella, esemplare sintesi di quello che ha saputo fare l'Italia del dopoguerra ». Il sen. Jervolino ha quindi ricordato l'opera di Alcide De Gasperi nella elaborazione della legislazione per il Mezzogiorno che ha dato a Castellammare di Stabia « la possibilità di utilizzare — in feconda collaborazione con le forze economiche e tecniche locali — la grande ricchezza delle acque termali ». A sua volta il ministro Bo ha affermato: «E' stato detto che la realizzazione del nuovo stabilimento accanto alle antiche Terme stabiane ha rappresentato un atto di coraggio: taluno ha anzi parlato di temerarietà, osservando l'imponenza delle iniziative che fanno dello stabilimento di Castellammare uno dei primi, se. non il maggiore, in Europa, per la vasta gamma delle cure termali, per la ricchezza e la varietà delle sorgenti, per le attrezzature e le forme di assistenza. La obiezione più agevole a queste osservazioni si ritrova nella riconosciuta necessità di questo tipo di coraggio, di questo genere di abnegazione e di tenacia p'r condurre a/vanti, senza soste e incertezze, il moto di progresso pe.r il Mezzogiorno. Un Mezzogiorno che è ricco di risorse, naturali e umane, che attende e asseconda chiare intraprese, vitalizzandole col generoso entusiasmo e il fertile ingegno della sua gente ». Alle 11 il Capo dello Stato, salutato dalle autorità che lo avevano ricevuto al suo arrivo a Castellammare di Stabia, ha lasciato il complesso idrotermale e si è diretto in automobile all'aeroporto di Capodichino di Napoli da dove in aereo è proseguito per Roma.
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