Costretto a dimettersi il dittatore del Sud Vietnam

Costretto a dimettersi il dittatore del Sud Vietnam Dopo tre giorni di tumulti a Saigon Costretto a dimettersi il dittatore del Sud Vietnam Il gerì. Khanh si era autoeletto capo dello Stato nove giorni fa • Per restare al potere, ha promesso di indire nuove elezioni - Il paese è nel caos (Nostro servizio particolare) Saigon, 25 agosto. Le dimostrazioni di piazza degli ultimi tre giorni dei gruppi d'opposizione hanno costretto stamane il presidente Nguyen Khanh a rinunciare alla carica di presidente del Vietnam del Sud di cui si era personalmente investito nove giorni fa, dopo avere estromesso il generale Buong Van Minh che gode grande popolarità nel paese. Il generale Khanh ha fatto altre importanti concessioni agli oppositori, studenti, gruppi politici e dirigenti buddisti. Egli ha promesso: di revocare la carta da lui promulgata nove giorni fa che gli dava poteri dittatoriali; di far tenere dal Consiglio rivoluzionario una nuova elezione del capo dello Stato che potrebbe tradursi in una sua rielezione; di sciogliere il Consiglio rivoluzionario dopo la elezione e formare un nuovo governo. A questi sviluppi si è giunti dopo una drammatica mattinata nel corso della quale ventimila manifestanti avevano preso d'assalto il palazzo presidenziale costringendo Khanh ad uscire per parlare ai manifestanti e annunciare le sue concessioni. Khanh aveva anche promesso di sostituire iì consiglio militare con uno formato da personalità civili ma in un secondo momento è parso che egli abbia cambiato idea a tale riguardo, e che sempre col consiglio militare formerà il nuovo governo. Il generale ha promesso inoltre di istituire dei tribunali volanti per giudicare per direttissima i funzionari locali corrotti e perseguire gli attivisti del partito del defunto presidente Ngo Dinh Diem. Dimostrazioni si sono svolte in altre parti della capitale. Per il terzo giorno di seguito i dimostranti hanno fatto irruzione nella stazione radio ed hanno distrutto una parte del mobilio, ma non hanno danneggiato gli impianti. I soldati che avevano cercato di bloccarli sono stati circondati dai dimostranti che si sono infiltrati fra la loro fila ad hanno dovuto cedere alla, pressione della massa, ma anche in questo caso si è evitato di ricorrere alla forza • non si sono avuti incidenti. Un altro gruppo di dimostranti si è diretto verso 11 mercato centrale recando bandiera ed un busto della studentessa buddista diciassettenne uccisa un anno fa dalla polizìa di Diem sulla piazza del mercato. Sì calcola ohe circa 30 mila dimostranti abbiano partecipato alle varie dimostrazioni. Mentre 1 dimostranti percorrevano festosi le vie della capitale inneggiando alla vittoria ottenuta, una esplosione avveniva al animo plano dell'albergo <Caravelle> dove hanno sede alcune ambasciate occidentali ed è frequentato prevalentemente da americani. Tre ufficiali degli Stati Uniti sono rimasti feriti dad calcinacci mentre la seconda segretaria dell'ambasciata della Nuova Zelanda, ed un uomo d'affari francese sono stati ricoverati in ospedale. Ben più grave la situazione a Da Nang dove per li terzo giorno consecutivo vi sono stati violenti scontri fra buddisti e cattolici. Un uomo che era stato sorpreso nei tentati >o di lanciare una bomba a mano è stato linciato dalla folla ed impiccato con filo spinato. Altre sette persone sono state uccise nelle ultime ore a Da Nang. I buddisti hanno dato alle fiamme diverse abitazioni ed una chiesa dei cattolici. Nel villaggio di Thieu Binh, abitato prevalentemente da cattolici, in massima parte profughi da Hanoi (Vietnam del Nord), assalito da dimostranti buddisti, la scuola cattolica ed una dozzina di case sono state incendiata I militari hanno assistito senza intervenire. A Da Nang è in corso uno sciopero generale. Tutti 1 negozi sono chiusi e la folla percorre avanti ed indietro le strade cittadine. A Hue dove l'anno scorso ebbe inizio la rivoluzione che portò all'abbattimento del regime Diem, la giornata * trascorsa tranquilla, a. p.

Persone citate: Buong Van Minh, Diem, Dinh, Nguyen Khanh, Thieu