L'esercito argentino nccettn il ritorno di Peròn a Buenos Aires

L'esercito argentino nccettn il ritorno di Peròn a Buenos Aires L'esercito argentino nccettn il ritorno di Peròn a Buenos Aires Rivelazioni a Madrid, dove è in corso un congresso peronista - Un accordo raggiunto fra i seguaci « moderati » dell'ex dittatore e le forze armate - Perón si sarebbe impegnato a rispettare la democrazia CNostro servizio particolare) Madrid, 22 agosto. L'ex dittatore argentino Perón tornerà a Buenos Aires? Negli ambienti politici sudamericani di Madrid si dice di sì; ma si aggiunge che il ritorno avverrà « legalmente ». Augusto < Lobo > Vandor, massimo esponente del sindacalismo peronista, è infatti riuscito ad imporre le sue idee conciliatrici e moderate al « congresso giuatizialista » che si tiene da domenica scorsa nella capitale spagnola, nella residenza dell'ex generale Perón. Vandor avrebbe imposto all'ex dittatore il suo punto di vista, frutto di pazienti trattative a Buenos Aires: i « giustizialisti » accettano le regole del gioco democratico cui si attiene il governo del presidente Illìa, ed in cambio Perón sarebbe autorizzato a tornare in Argentina in qualità di semplice cittadino. Un accordo del genere, come s'è detto, sarebbe stato negoziato a Buenos Aires e accolto dai « custodi del potere », vale a dire le forze armate. Negli stessi ambienti politici in cui abbiamo raccolto queste informazioni, si afferma che solo i delegati peronistì seguaci della « linea conciliatrice » sono stati ammessi al «congresso giustizialista »; e si parla di una lettera che Perón avrebbe scritto ai capi argentini perché accettino le tesi di Vandor e per annunciare l'espulsione dal partito di uno dei principali rappresentanti della «linea dura», Héctor Villalón, capo del movimento rivoluzionario peronista (la •t linea dura » rifiuta di collaborare in qualsiasi forma con il governo Illìa). Villalón, che è arrivato a Madrid giovedì scorso, ha dichiarato a Le Monde: €ll congresso giustizialista riunito da Perón c costituito da pseudo dirigenti al servizio del capitalismo americano che prendono ordini da Augusto Vandor. Con li: menzogna e la costrizione, costoro Itanno co¬ stretto il generale Perón a prendere atteggiamenti contrari ai suoi interessi ed alle sue idee... forzandolo a convalidare sia le frodi elettorali interne del partito, sia i negoziati sugli accordi raggiunti con t fautori del potere ad ogni costo ». José Antonio Novais Copyright di « Le Morule * e per l'Italia de « La Stampa »

Persone citate: Augusto Vandor, José Antonio Novais, Vandor

Luoghi citati: Argentina, Buenos Aires, Italia, Madrid