Attimi di lucidità; poi il collasso di Massimo Conti

Attimi di lucidità; poi il collasso Attimi di lucidità; poi il collasso (Dal nostro inviato speciale) Mosca, 21 agosto. Palmiro Togliatti è morto questo pomeriggio nel campo dei pionieri di Artek, in Crimea, dopo otto giorni di agonia, senza più riprendere conoscenza. 11 cuore del leader italiano ha cessato di battere alle 13,20 (ora di Mosca; 11,20 ora italiana), dopo venti minuti di crisi rivelata ai medici da contrazioni del viso e della mano destra, nonché da un respiro sempre più affannoso. I medici italiani e russi accorsi al letto del moribondo hanno subito capito che il cervello veniva devastato da una nuova emorragia, che avrebbe minacciato fórse i centri vitali. L'ipotesi, purtroppo, si è fatta realtà. Sopraggiunta la morte clinica del paziente, i medici però non si sono arresi. Ed hanno intrapreso ancora una serie di tentativi di rianimazione che erano stati già predisposti dal collegio in vista del peggio. ■L'ultima resistenza contro la morte si è protratta per due ore, con tutti i mezzi di cui dispone la scienza sovietica: respirazione artificiale, massaggi nella zona del cuore, iniezioni stimolanti, immissione di ossigeno, scosse elettriche. I due accademici russi Wassilenko e Schmidt, coadiuvati dal prof. Spallone e dagli altri colleghi, hanno messo mano a modernissimi apparecchi che in altri casi consentirono di rianimare gente dopo il decesso clinico. Nel caso di Togliatti i medici si sono arresi quando ormai poteva essere esclusa la minima teorica possibilità di una rianimazione. Passato un certo tempo, infatti, il processo di decomposizione delle cellule, che comincia appunto dal cervello, non è più reversibile. Gli uomini in camice bianco sono usciti allora dalla camera a testa bassa. Erano le 15,30 circa: la signora Jotti e la figlia Marisa sono state ammesse quasi subito nella stanza, assieme con Longo; ne erano stati allontanati subito dopo la morte clinica del paziente, di cui furono testimoni. Marisa ha pianto a lungo nella mano gelida dell'uomo che volle esserle padre. Mentre le due donne erano ancora chine sulla salma, Longo si è' scostato dal letto per ricevere il primo e più importante visitatore, Nikita Kruscev. Informato della scomparsa di Togliatti, il capo russo era salito sul suo aereo personale, raggiungendo subito Artek. Kruscev ha voluto esprimere di persona alla famiglia del defunto il suo cordoglio e quello dell'intero popolo russo. In serata, Kruscev ha avuto un lungo colloquio con Longo e gli altri dirigenti comunisti presenti ad Artek. Prima di lasciare Mosca, il capo sovietico aveva fatto esporre la bandiera a mezz'asta sul palazzo del Comitato Centrale. Radio Mosca nel pomeriggio sospendeva i suoi normali programmi per trasmettere musica sinfonica. La morte di Togliatti veniva poco dopo annunciata con le parole che Kruscev aveva detto a Longo e ai dirigenti comunisti italia ni: « Togliatti è stato un emi nente membro del movimento comunista internazionale, in flessibile antifascista e un ri soluto combattente per garantire al suo popolo un brillante futuro ». La fine di Togliatti era stata preceduta da una di quelle improvvise riprese che alimen tanq talvolta speranze e che sono invece messaggere di morte. Stamane infatti, Togliatti, immobile e senza parole da otto giorni, aveva da to qualche segno di maggiore vitalità. Le palpebre s'erano dischiuse per pochi attimi, ri velando uno sguardo remoto e opaco che pareva indicare un lento riemergere della coscien za daUe sue profondità ineplorabili Lo sguardo s'era ad dirittura focalizzato sul viso della Jotti e del prof. Spallone, il medico personale di Togliatti. Sembrava da un incresparsi delle labbra che il leader stesse per dire qualcosa; e certamente aveva in animo di parlare. Ma l'impulso del cer vello non è arrivato alla espressione compiuta. Allora Togliatti ha sollevato un po' dalla coperta del letto la mano cerea, come in un estremo cenno di saluto. Que sti movimenti si sono ripetuti più volte con crescente vigoria. E già un infermiere aveva schiuso le imposte della finetra. lasciando filtrare un po di luce. Un lieve colorito rosa s'era diffuso sul volto del paziente. Nella stanza cominciava ad entrare qualche visitatore, Loiiko, Colombi e Natta, mandati 3ul luogo dal partito comunista italiano. Parole di speranza appena soffiate veni vano scambiate tra i familiari e gli amici dell'ammalato. I medici, però, esitavano a uscire dal loro guardingo atteggiamento. Nello ultime quarantotto ore, poi, in seguito al manifestarsi di complicazioni polmonari lo scetticismo dei medici s'era fatto quasi assoluto. E anche il consulto cui partecipò Fru goni fra il martedì e il merco ledi scorsi, aveva rafforzato le più nere supposizioni. La par te destra del corpo restava paralizzata in seguito all'emor ragia cerebrale che colpì To gliatti il 13 agosto mentre vi sitava il campo dei pionieri di Artek. La salma di Togliatti, com posta in una camera ardente, verrà trasportata domani in Italia con un aereo speciale che lascerà l'aeroscalo di Sinferopoli e dovrebbe arrivare a Roma alle 16. Massimo Conti

Luoghi citati: Artek, Crimea, Italia, Mosca, Roma