I ribelli del Congo si ritirano saccheggiando le case degli europei

I ribelli del Congo si ritirano saccheggiando le case degli europei I ribelli del Congo si ritirano saccheggiando le case degli europei Inseguiti dall'esercito regolare, hanno abbandonato due importanti centri del Katanga - Il capo degli insorti Soumialot nega di essere filo-cinese e chiede le dimissioni di Ciombe per riportare la pace o u l e o . o , e a e (Nostro servizio particolare) I^opoltlville, 13 agosto. La situazione nel Congo orientale ha registrato nelle ultime ore una svolta favorevole per le forze governative. I ribelli di Gaston Soumialot hanno completamente abbandonato il Katanga orientale, ritirandosi dalla città di Kabalo, 500 chilometri a ovest di Albertville. Kabalo è un importante nodo ferroviario e fluviale caduto nelle mani dei ribelli più di un mese fa. Il ministro degli Interni del Katanga orientale, Alexis Kishiba, ha inoltre comunicato di aver appreso, tramite una stazione radio clandestina di Albertville, che vi sono indizi secondo cui i ribelli sì appresterebbero a lasciare anche quella città, Intanto, le forze di polizia e dell'esercito di stanza a Baudouinville, la città sulle rive del lago Tanganika recentemente riconquistata dai governativi, hanno avuto ordine di prepararsi a muovere verso nord. Nel ritirarsi i ribelli non esitano a compiere atti di violenza contro gli europei. Secondo notizie non confermate, nella stessa Albertville e nelle zone circostanti, i ribelli avrebbero malmenato missionari cattolici e residenti europei, abbandonandosi In più casi al saccheggio. L'ambasciata danese a Lcopoldville ha riferito, dal canto suo, che diciassette missionari, protestanti norvegesi, tra cui undici donne, versano in grave pericolo nelle zone ili Buta. Bondo, Mongo e Bili. A Kampala. capitale dell'Uganda, gli alberghi sono affollati di donne e bambini europei evacuati dallo regioni minacciate del Congo orientale. Ieri sera, altri 125 profughi sono giunti dalla zona di Bunia, un fertile altipiano coltivato a piantagioni che si affaccia sulle sponde occidentali del lago Alberto. I profughi sono in gran parte greci e ciprioti che acquistarono le piantagioni a poco r -1prezzo dai coloni belgi che fugi givano intimoriti durante il pe -1 riodo di violenze seguito alla proclamazione dell'indipendenza congolese. A Bruxelles, il settimanale Pourquoi Pas ha pubblicato oggi una intervista concessa da Soumialot al giornalista Philippe Toussain, espulso agli inizi della settimana dal Congo per ordine del governo di Ciombe. Soumialot ha in sostanza negato che la sua insurrezione sia ostile agli europei e finanziata dai cinocomunisti. tLa nostra lotta — ha detto — è ideologica. I nostri avversari se ne approfittano. Noi non combattiamo gli europei, ma un regime corrotto». Soumialot ha concluso dicendo che la nomina di Ciombe a primo ministro è stata illegale e che pertanto è necessario tenere elezioni generali. «Se il popolo eleggerà Ciombe — ha affermato il Ica der ribelle — noi rispetteremo la volontà del popolo ». a. p. ApWcosidtiopshnlìdccvrnrtntflltllllllllti»tiiiltlillSltltl1ltlllllllltllltllllltltltltlt

Persone citate: Alexis Kishiba, Gaston Soumialot, Philippe Toussain

Luoghi citati: Bondo, Bruxelles, Congo, Kampala, Tanganika