Le foto inviate dal «Ranger 7» rivelano alcuni misteri sulla natura della Luna

Le foto inviate dal «Ranger 7» rivelano alcuni misteri sulla natura della Luna ECCEZIONALE IMPORTANZA DELL'IMPRESA AMERICANA Le foto inviate dal «Ranger 7» rivelano alcuni misteri sulla natura della Luna Quasi tutta la superficie è coperta di crateri, taluni piccolissimi : fanno somigliare il satellite ad un campo di battaglia battuto dalle artiglierie Sono assai più dei 300 mila che si ritenevano - Lo strato di polvere e sabbia che copre il suolo lunare è meno spesso del previsto; scendere sulla Luna non dovrebbe presentare difficoltà insormontabili - Johnson si congratula con gli scienziati per il successo - In ottobre due razzi americani tenteranno di raggiungere Marte, la cui distanza minima dalla Terra è di circa 80 milioni di chilometri : il volo durerà otto mesi e i n a i , o o o a a a n a e a o u\scattate negli ultimi secondi, - {mostrano la superficie selenie 00 c°me M potrebbe vederla ad[occhio nudo da unaltezza di ìsoo metri. | I primi commenti sono en-IIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIII (Dal nostro corrispondente) New York, 1 agosto. Gli americani si stanno accorgendo che il successo del « Ranger 7 » è assai maggiore di (pianto apparisse all'inizio, quando sembrava die. si trattasse di un esperimento simile a tanti altri già tentati in precedenza. Probabilmente sono stati gli stessi scienziati del laboratorio di Pasadena in California, a dare al pubblico deliberatamente quest'impressione minimizzando, per timore di un insuccesso, l'importanza che l'impresa ha per gli Stati Uniti. Grazie ad essa gli americani, in uno dei campi della tecnica aerospaziale, hanno decisamente sorpassato i russi. Finora le sole fotografie che si avessero della Luna erano state riprese dal « Lunik III », la nave spaziale sovietica, che però le aveva scattate da una distanza eccessiva: in realtà esse non erano molto più chiara di quelle riprese dagli osservatori astronomici. Il loro valore era diverso: mostravano un lato della Luna che non può mai essere visto da terra. Invece le 4 mila fotografie scattate dal « Ranger 7 >, nei l'i minuti che hanno preceduto il suo urto con la superficie del « Mare delle Nubi » rappresentano da ogni punto di vista una documentazione eccezionale che fin da ora permette di risolvere alcuni misteri sulla natura della Luna. Le migliori di esse, quelle Instasti. Il presidente Johnson1 che già ieri mattina, appena ricevuta la notizia del sneces so, si era congratulato con gli scienziati e i tecnici del lobo ratorio propulsione razzi, que sta mattina di nuovo ha pre so la parola sull'argomento: «Gli Stati Uniti sono oggi la, prima nazione del mondo in i questo campo» ha detto. Ha, approfittato dell'occasione anche per lanciare una frecciata a Goidwater che recentemente ha sostenuto che gli Stati Uniti stanno spendendo troppo in tale genere di progetti. Il Presidente, che si trovava con un gruppo di scienziati del centro di Pasadena I e della Nasa che gli hanno il-\ lustrato il significato delle immagini ritrasmesse dal € Ran-Ì ger 7», ha infatti detto che] l'umanità sarebbe ancora al-ì l'epoca dei carri tirati da buoi] se in passato «I Cosse stato o sentire il parere di coloro che\ ritenevano la ricerca scientifica un lusso inutile. Per rendersi conto dello spi-ì rito con cui qnest'amministra- < zione va avanti decisa nel prògetto di spendere nel prossimi cinque anni venti miliardi di dollari (12 mila miliardi di lire) per mandare un uomo sulla Luna, conviene riferire un breve dialogo che ha avuto luogo appunto questa mattina tra Johnson e il direttoreI della Nasa, Newell, al (piale il\ primo con una serie di domande ha fatto definire l" ragioni per cui gli Stati Uniti noni devono stare a sentire, le cri-I fiche di Goidwater, ini al contrario continuare lo sforzo intrapreso: «Sembra quindi — ha detto il Presidente rivolgendosi a Newell — die non saremo in grado di conoscere esattamente di rosa è fatta !a Luna prima che un uomo possa arrivarci ». « K' vero — ha confermato Newell —. Molti problemi non possono essere risolti prima che un uomoi sulla Luna non sia in grado di I raccogliere dei materiali, (li! analizzarli e di riportarli sulla Terra ». «Cosa succederebbe — ha' insistito Johnson — se il Congresso ed io ci mettessimo a: sedere sulle nostre seggiole a, dondolo e lasciassimo che questo sforzo venisse portato; avanti da altri nel mondo? « L'America cesserebbe di I essere la prima nazione della Terra » ha risposto Newell. Tanto basta per la polemica contro i repubblicani. Anche senza bisogno di at- tendere l'allunaggio di un pi- tofa le Ialografie riprese dal1i Ranger 7» già fin da ora permettono di risolvere molti dubbi su quella che è la striti- tura della superficie della Luna. Ieri sera, subito dopo che esse sono itate sviluppate, un migliori specialisti americanisull'argomento, si sono riunì-ti per discutere i risultati del-la ricognizione. Le loro con- olusioni, che sono state riue-late ai giornalisti da un com- hi 11111 n : : ; 1111 il ì 1111111 n 111111111 n i ' 111ponente del gruppo, il professor Gerard liuiper dell'Università dell'Anzona, sono le seguenti: 1) i crateri della Luna, dei quali se ne conoscevano trecentomila, sono assai più numerosi del iirevisto. Alcuni diessi sono piccolissimi e lette-ralmente ricoprono la super-fide del Vare delle Nubi* diuna serie infinita di buche chegli fanno assumere un po' - taglia devastato dalla'ligi a \i- Ho; 'al1 2) tutto lascia ritenere che a Queste buche siano state prò- nti 'lotte da meteoriti piovute dal- i- to spazio sulla Luna e non. l'aspetto di un campo di bat-\devastato dall'artiglie iue n come fino a ieri molti scien- siati rifenciviiio. da vulcani; 3) le buche più piccole che ni' giori sarebbero state prodot- ì-ite appunto dal rimbalzo dellel-.meteoriti disintegrate in Pic-n- cole schegge dall'urto con la e-lLumi; m-[ 4) la sabbia e la polvereche si possono vedere sulla superfìcie della Luna e nel mezzo dei crateri è assai meno spessa di quanto gli scien-:i,(fi temessero. La cosa sa> 111 > 11 n n n n 11 n 11111 11 n 1111 i > i n n 11 i i i 111 m 111 i : 11ebbe dimostrata dal fatto cheda essa emergo"0 9™** ™°-Irlaimaluasisreei eudi]si. C'era invece e- essa fosse leg. r-impalpabile e che raggiunges-di\se una profondità di alcunehe\centinaia di metri. In questopo'lcaso una nave spaziale avreb- le sabbie mobili; p 5) il progetto della nave so spaziale «Apollo» che entro mn 'gg 0 „i massimo i! '70 do- ta vra lì0,tare degli astronauti c xuu„ [_,una non dovrà essere.mbe potuto affondarci come nel->nle m0(uficato Esso prevedeva unì rallunaggio su una zona pia d neggia~~te e non accidentata!?p meno (icl previsto, ciò nono- stanfe nnn serjP d'i terreni aaaUi BOSSOno esscr< ,r0vati\ ' r," sui margini stessi dei crateri , >ers° la Luna lanno pross< L'« operazione Ranger » noit| è terminata con quest'ultimo1 volo. Altri due ordigni dello], stesso tipo verranno lanciali' 1 " 1^°"*%! Vita ^rSlv\ jo 0\ marz0 AUri sej|s\< Ranger,, partiti fra il I960 *..- Ilsctccg\e 'l gennaio di questanno. \danno fatto tutti fallimento, '^ costo totale del progetto à \stato finora di 250 milioni di dollari (150 miliardi di lire). Ai « Ranger » seguiranno nuoci tipi di astronavi: l «Surveyor> ( Ispettore) il cui numero è ancora imprecisato. Essi dovranno atterrare sulla Luna dolcemente, per mezzo di razzi che ne rallenteranno il precipitare e dovranno adempiere a due missioni distinte: la prima relativa alle tecniche di allunaggio e al \comportamento della crosta lunare sotto l'urto; in secondo luogo poi raccoglieranno degli esemplari del suolo lunare, analizzandoli automaticamente e invieranno risultati sulla Terra per mezzo di radiotrasmittenti. Questo lavoro richiederà una sincronizzazione elettronica e un com plesso di strumenti assai più delicato di quello dei « Ranger », che è già in questo campo un esempio insuperato. i |^"e( f operazione «orbita lunare » destinata appunto a mettere slicncmpbin orbita intorno alla Luna un satellite, che da un'altezza di icirca 55 chilometri ne foto- grafi praticamente tutta la su- perfide E questo non è tutto Altre, due navi spaziali — 4 <-Vfari-; prossimo ottobre lanciate ver-so Marte (la cui distanza minima dalla Terra c di of-tanta milioni di chilometri circa) con una missione si-mile a riuella del « Ranger »: ner> S e 4 -r- verranno nelriprenderne la superficie condelle macchine televisive. Que-?*° riaggio, la cui durata èprevista in otto mesi, potrà. [teressanti persino di quelli de «Ranger». Infatti mentre tut¬ jti gli scienziati erano d'accor j do nel ritenere impossibile la -'\presenza di forme di vita sul ; la Luna la stessa cosa non è \dare dei risultati assai più in nlfera per Marte. Molti indizi -\anzi fanno ritenere il con- è j trarlo. à.' Nicola Caracciolo , i , I \ Ì ] ì ] \ ì < I \ i I i I ! ' : , ; I Fotografia della Luna, scattata dalle camere del « Ranger» a una distanza di 40 chilometri dal suolo. Mostra la superfìcie del satellite come potremmo vederla ad occhio nudo da un'altezza di 800 metri (Telef. «Associated Press»)

Persone citate: Johnson, Newell, Nicola Caracciolo

Luoghi citati: America, California, New York, Pasadena, Stati Uniti