Johnson non ha ancora scelto il candidato per la vice-presidenza

Johnson non ha ancora scelto il candidato per la vice-presidenza Generiche diehiai*aziani del eapa tlella Casa Hianea Johnson non ha ancora scelto il candidato per la vice-presidenza Vuole un uomo «apprezzato in tutti gli Stati dell'Unione e legato al popolo» - Quattro personalità in lizza : Robert Kennedy, Stevenson ed i senatori Humphrey (protestante) e McCarthy (cattolico) (Dal nostro corrispondente) New York, 30 luglio. Il presidente Johnson ha convocato oggi alla Casa Rianca all'improvviso una conferenza stampa nella quale, per la prima volta, si è occupato del problema di un candidato alla vice-presidenza. Si è limitato a dire di non aver ancora deciso nulla. Johnson non intende impegnarsi con nessuno per quanto più tempo gli sarà possibile, rimanendo cosi in grado di misurare la forza e la capacità di ogni cingolo candidato, il suo seguito nell'interno del partito e la sua popolarità presso l'elettorato. 11 ritratto che egli ha fatto, rispondendo alle domande dei giornalisti su un candidato ideale, ò ti tempo stesso talmente elogiativo e talmente impreciso da poter venir applicato a chiunque. Egli ha detto: « Dovrebbe essere un uomo apprezzato in tutti gli Stati dell'Unione c da tutta la nostra popolazione. Vorrei vedere un uomo esperto sia negli affari interni che in quelli esteri. Un uomo legato alla gente che senta un ap- passionato interesse per il loro benessere ». Probabilmente Johnson si è deciso a parlare in seguito a una serie di indiscrezioni apparse sulla stampa negli ultimi giorni secondo le quali egli, in cuor suo, avrebbe già deciso a favore di uno dei contendenti, il senatore Humphrey del Minnesota. Il suo intervento evidentemente ha avuto lo scopo di smentire queste illazioni. Allo stato attuale delle cose comunque si ritiene che il numero dei « papabili » si sia ristretto a tre o al massimo quattro candidati: Hubert Humphrey, Robert Kennedy, fratello del presidente assassinato e ministro della Giustizia, o il senatore Eugene McCarthy hanno maggiori possibilità. Comunque è troppo presto per considerare fuori gara Adlal Stevenson che per due volte, nel '52 e nei 56, è stato il candidato democratico alla presidenza. Ognuno di questi uomini porta con sé per Johnson vantaggi e svantaggi. Vediamoli uno per uno: 1) Hubert Humphrey è particolarmente efficace nelle campagne elettorali. E' legato alla « Sinistra » democratica ed ha dietro di sé i sindacati. E' forte negli Stati del Middle West dove Goldwater è riuscito negli ultimi tempi a fare progressi. L'argomento principale contro di luì è di natura religiosa: Humphrey è protestante come Johnson. In un paese dove le lotte e i pregiudizi religiosi sono sopiti, ma solo da poco tempo, potrebbe essere buona politica, come del resto hanno fatto i repubblicani, legare a un candidato alla presidenza protestante, un cattolico per la vice-presidenza. 2) Robert Kennedy ha dalla sua l'immensa popolarità del fratello alla quale bisogna aggiungere un senso come di rimorso collettivo per la tragedia di Dallas. Ha l'appoggio dell'apparato dei partito negli Stati del Nord, apparato che conosce alla perfeziona e oltre a ciò ha fatto buonissima prova come ministro della Giustizia. Egli potrebbe mantenere ai democratici l'appoggio di quelle minoranze cattoliche che hanno sempre votato per loro (irlandesi, italo-americani, polacchi) e che ora per una reazione antinegra — i cui motivi sarebbe troppo lungo spiegare In questa occasione — rischiano di passare dall'altra parte. Contro di lui due fatti ambedue importantissimi, l'ostilità del Sud che non perdona ai Kennedy in generale l'appoggio dato al negri e le pessime relazioni personali con Johnson. 3) Il senatore Eugene MeCarthy ha il merito dt esserecattolico, e di avere molti amici nell'ala liberale del partito e nessun nemico da nessuna parte: la cosa si spiega con il fatto — che costituisce la sua principale debolezza — di avere dietro di sé una carriera politica onesta e meticolosa ma priva di particolari glorie. 4) Stevenson infine porterebbe a Johnson l'appoggio degli intellettuali, oltre a un grande prestigio personale. Gli manca tuttavia ogni popolarità fra quei democratici che si ritiene possano essere sensibili alla propaganda di Goldwater: i suoi ammiratori cioè voterebbero in ogni caso per Johnson. n> c>

Luoghi citati: Dallas, Minnesota, New York