Guadagnò un miliardo in sei mesi l'importatore arrestato a Genova per contrabbando di caffè?

Guadagnò un miliardo in sei mesi l'importatore arrestato a Genova per contrabbando di caffè? L'INCHIESTA SUL COLOSSALE TRAFFICO SCOPERTO NEL PORTO LICÌIRE Guadagnò un miliardo in sei mesi l'importatore arrestato a Genova per contrabbando di caffè? Forse il giudice istruttore (per tutelare l'Erario) metterà sotto sequestro le ville, il panfilo e le auto del principale accusato, il commerciante Tubino - Emessi altri cinque mandati di cattura: gli incriminati salgono a dieci (Dal nostro corrispondente) Genova, 30 luglio. Uno dei principali collaboratori del genovese Giacomo Tubino (l'importatore e commerciante di caffo arrestato per contrabbando c corruzione assieme a due guardie di Finanza ed a due funzionari della Camera di commercio) è fuggito da Genova a bordo di una lussuosa « spider» pochi istanti prima che i carabinieri del nucleo giudiziario arrivassero a notificargli l'ordine di cattura. Altre quattro persone sono attivamente ricercate dagli inquirenti sulla base dei mandati Sficcati dal giudice istruttore, dott. Nicola Marvulli. Salgono così a dicci gli incriminati per il colossale traffico di caffè scoperto nei giorni scorsi nel porto di Genova. L'inchiesta si allarga ogni giorno di piìt. La polizia tributaria sta controllando l'intero movimento delle merci nel a. deposito franco » di via della Mercanzia, gestito dalla Camera di commercio, e lo raffronta allo sbarco delle stesse merci avvenuto negli ultimi dieci anni: ogni volta che emerge un ammanco si controllano le bollette doganali e si riscontrano altre documentazioni dato che spesso gli importatori si cedono reciprocamente partite di merci allo stato franco. L'indagine non concerne sol¬ tanto il caffè ma anche altre «roci» merceologiche (e tra queste si parla con insistenza di zucchero). Questa mattina il col. Bruno Ravotto, che comanda il nucleo tributario, ed il suo aiutante ten. col. Galderisi, hanno avuto un lungo colloquio a Palazzo ducale con H magistrato inquirente, al quale hanno illustrato gli ultimi risultati delle indagini. Sembra che si sia discusso anche dell'evasione fiscale di cui si sarebbe reso responsabile Giacomo Tubino: si citano cifre enormi, si parla di un miliardo riferito soltanto all'ultimo semestre. Certo è che il dott. Nicola Marvulli sta già progettando di cautelare gli interessi dell'erario ponendo sotto sequestro i beni immobili del commerciante arrestato; le due ville che Tubino possiede a Bogliasco ed a Borgofornari, una decina di appartamenti in città, un panfilo e una auto sportiva. Oggi si era diffusa in città la voce che. anche i negozi che Tubino ha aperto negli ultimi anni nel centro di Genova stavano per essere chiusi ma nessun provvedimento del genere è stato in realtà, adottato ed i «Bar Tubino» proseguono la loro attività. Non così la ditta alla quale il dott. Marvulli ha revocato la licenza di importazione. Non è stato ancora chiarito come si svolgeva il trafuga- IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIIII menfo del caffè dal « deposito franco». Chi è pratico della vita portuale si meraviglia che il traffico si svolgesse di notte, quando la sorveglianza è in realtà notevolmente maggiore. Molti «trucchi» sono possibili di giorno per far passare i varchi doganali a una quantità maggiore di sacchi di caffè di quella dichiarata. Di notte, invece, il movimento in porto diminuisce e il controllo è iiiù attento e sollecito: qualsiasi illecito necessita di una più va¬ sta rete di complicità ed è. per questo motivo che si attendono altri arresti. Oltre alle due guardie di Finanza, Demetrio Penncstri e Guidino Grasso, risulta denunciato per corruzione un guardiano notturno del quale vengono taciute le generalità: costui avrebbe «guardato dall'altra parte» in cambio ili tot) mila lire, offertegli da Giovanni Donadeo, uno dei funzionari della camera, di commercio arrestai' Tra i ricer¬ cati vi sarebbe il camionista Giovanni Ponta, un suo autista ed un « fiduciario » del Tubino che i carabinieri, la sera del 2G giugno scorso, bloccarono a bordo di un autocarro che usciva dal «deposito franco » con un carico di 79 quintali di caffè. Il trio, sospettato in un primo momento di furto, era stato rilasciato dopèi che aveva dimostrato di avere agito per conto della Ditta Tubino. n. b. I curiosi sostano davanti ad uno dei tanti ti caffè Tubino» di Genova (Tel. Leoni) lllllllMItltlMIIIIMIIIIMIItlilllItlMIIlIIIIIIllllltl MllllllIllllllllllllMlllllllllllilIlllllllllintlIIKlIMimilll 111111M11111111111111111111111111111111 ■ 111

Luoghi citati: Bar Tubino, Bogliasco, Genova, Porto Licìire