Oggi si conclude nel Friuli la manovra ««Corazza Alata II»

Oggi si conclude nel Friuli la manovra ««Corazza Alata II» Oggi si conclude nel Friuli la manovra ««Corazza Alata II» Sarà presente il Capo dello Stato, on. Segni - Le esercitazioni dell'esercito italiano hanno dato buoni risultati: realizzata in modo perfetto una finta manovra di sbarco fjDal nostro invialo speciale) Udine, 29 luglio La difesa «combinata» che lo Stato Maggiore dell'Eserciti intende saggiare nel Friuli con le manovre «Corazza Alata II » ha già dato risultati positivi, grazie agli apprestamenti militari che di recente sono stati costruiti in questa zona e intorno ai quali si sviluppa la grande esercitazione: alla conclusione delle mano vre" domani, fra Pordenone e Maniago, assisteranno il pre- assisteranno il sidente Segni e il ministro An dreotti. Il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, generale Aloja, ha autorizzato oggi i giornalisti a visitare una di queste opere — come le chiamano i militari — situata nella campagna friulana, tra filari di vigne e campi di ortaggi: in una zona del tutto pianeggiante, priva della più modesta gibbosità, che fino a ieri sì riteneva indispensabile per costruire un'efficace fortificazione. Caratteristiche? Lasciamo che risponda un ufficiale dello Stato Maggiore: «Non ha niente in comune con le fortificazioni della seconda guerra mondiale e fa parte del più efficace ed economico sistema difensivo. Efficace perche profondamente interrato e quindi scarsamente vulnerabile; economico in quanto fa le veci di molte unità corazzate, per non parlare della minima servitù militare che comporta, anche per l'agricoltura, occupando in superficie spazi estremamente limitati». « Apprestamenti come questo — ha proseguito — .sono del tutto autonomi e autosufficienti. L'armamento è costituito da cannoni controcarro, mitragliatrici pesanti e in certi casi anche missili. Sono a prova di offesa nucleare ed hanno a difesa campi minati ostacoli artificiali ». Tornando alle manovre, gli « azzurri » danno filo da torcere ai «rossi » La difesa mobile delle unità corazzate e quella «ancorata» dalle nuove fortificazioni e dalla fanteria d'arresto che le presidia hannj costretto gli «invasori» a fare uso delle atomiche tattiche per aprirsi la strada nel Friuli, dopo lo sfondamento nel Goriziano. Gli ordigni atomici non sono però serviti a molto e per indebolire gli « azzurri » gli avversari hanno compiuto lo sbarco preparato ieri dai guastatori. L'azione è avvenuta di mattina presto, quando sul mare stagnava ancora la hruma, fra lo foci del Livenza e del Piave. I lagunari del reggimento « Serenissima » sono sbarrati di fronte a un'alta tribuna sulla quale avevano preso posto i Capi di Stato Maggiore dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica, il comandanti delle forze terrestri alleate del Sud Europa e centinaia di ufficiali, anche stranieri. Barchini d'assalto. anfibi cingolati e a ruote, pontoni recanti piccole artiglierie e campagnole, si sono avventati sull'arenile mentre tutt'intorno crepitavano le mitragliatrici e rombavano cannoni e mortai, a salve naturalmente. La guardia costiera degli « azzurri », anch'essa costituita da lagunari, non ha potuto resistere a lungo perché ad aiutare le truppe sbarcate sono venuti gli aviogetti «Fiat G-91 ». E" cominciato allora uno spettacolare carosello di uomini e mezzi fra i canali di bonifica paralleli alla costa, fino a Ca' Brian, su un largo e profondo corso d'acqua. I lagunari, reclutati nella zona, avevano parenti ed amici assiepati sull'argine, abbarbicati sugli alberi. Dei mitraglieri « azzurri » sparavano dal terrazzo di un'osteria nel cui cortile, scamiciati ed eccitati, fa cevano ressa contadini e ragazzi. I « fanti da mare » non han no deluso nessuno, nemmeno gli ufficiali che li osservavano con occhio critico. Quelli « az zurri » hanno tenuto duro fino che hanno potuto, poi sono ri piegati al di là del canale con armi ed equipaggiamento, at traversandolo a nuoto. I « rossi » li hanno seguiti di lì a poco, parte con acrobatiche evoluzioni appesi a cavi lan ciati sui trenta metri d'acqua, j altri nuotando e i rimanenti i sugli anfibi «M113» dai cingoli di gomma, gli unici che sono stati usati in questa azione per evitare che gli altri, a cingoli metallici, danneggiassero gii argini. Ma lo sbarco dei « rossi » è fallito. Un'ora più tardi, in¬ «tcdccrss torno all'osservatorio di Ca' Polidraga, fra il Livenza e il Livenza morto, gli « invasori » ono stati incapsulati dagli «azzurri» accorsi dall'interno. Ne sono arrivati dal cielo, portati da elicotteri, e su veicoli blindati della fanteria meccanizzata, mentre rombavano i cannoni dei carri armati comparsi sulle stradicciole tracciate fra campi dì granoturco e di barbabietole, lungo filari di pioppi, fra case coloniche dai tetti nereggianti di ombrelli con i quali i contadini si riparavano dal sole cocente. In ultimo sono apparsi nel cielo, sfrecciando a quota bassissima i <G-91» (questa volta degli « azzurri ») e le truppe da sbarco hanno preso a ripiegare verso la spiaggia sotto la protezione d'una densa cortina j^di nebbiogeni. Aldo Vite dCrI

Persone citate: Aldo Vite, Aloja

Luoghi citati: Europa, Friuli, Maniago, Pordenone, Udine