Ritratto di Dallas esuberante e fantastica di Furio Colombo

Ritratto di Dallas esuberante e fantastica Al centro dell'America che appoggia Goldwater Ritratto di Dallas esuberante e fantastica Nel primo incontro appare serena e di una gioiosa vitalità ; ma vi operano fermenti oscuri di violenza e di odio • I delitti sono due volte più numerosi che a New York - Nella città controllata da un'oligarchia onnipotente e dai gruppi di estrema destra, Kennedy fu ucciso, Johnson aggredito La designazione di Barry Goldwater a candidalo repubblicano ha messo in primo piano un'ii altra America ». assai più estremista e conservatrice di quella ufficialo. Il Texas e la sua capitolo Dallas, dove fu ucciso Kennedy, sono il centro o il aimbolo di quest'America. Il nostro colliiboratore Furio Colombo, che ha lavorato o viaggiato a lungo negli Stati Uniti, dà in questo articolo la recensione del libro più recente su Dallas e alcuni ricordi personali. « Camminando nel centro di Dallas in un giorno di lavoro, si ha un'impressione di salute, di vitalità, gente che si muove in fretta con idec\ chiare in mente, in una città pulita c bene organizzata Guardandosi intorno, è evidente che tutto è in crescita, che non c'è limite all'espansione, che il benessere produce ogni giorno altri frutti. Dalla fine della guerra Dallas ha aperto più uffici e nuove società di qualunque olirà città. d'America, a parte New York ». Questo è un ritratto della città texana divenuta tragicamente celebre lo scorso novembre, quale appare dalle prime pagine di un nuovo libro (Dallas public and private di Warren Leslie) che sta rapidamente diventando best seller in America. E il ritratto continua così: « Nonostante l'attività intensa, il coinvolgìmento accanito di tutti negli affari, Dallas appare al visitatore una città calma, serena, popolata di gente cordiale, apparentemente ospita le. Gentilezza, un certo calo re, interesse umano e simpatia sembrano i tratti della vi ta sociale » Ricordo le mie visite a Dallas e ritrovo le stesse immagini. Un clima di simpatia e di festa circonda il visitatore il tradizionale e ingenuo or goglio texano di mostrare le cose più grandi, l'auditorium per l'orchestra, il teatro, il musco, le moltissime chiese, il gigantesco «Neiman Marcus », un grande magazzino che è forse il più elegante e il meglio fornito del mondo Vista dall'aereo Dallas appare lontana, isolata, costruita a caso in un punto della prateria sconfinata. Ma nel mezzo di questa festa commerciale, guidati da questi giovani uomini d'affari estro versi e chiacchieroni, la gran de città texana poteva appa rire come un prosperoso cen tro di scambi bene a contatto con il resto del mondo, ali mentalo dal naturale ottim smo di una economia e diuna civiltà In espansione Restava il mistero di va-ste zone male illuminate, gremite di case in disordine, strade sporche, ragazze e bando di adolescenti in cerca di avventure West Dallas, il quartiere dei negri, Little Mexico, dove sì accampano gli emigranti immagini faulkneliane un po' assurde, a due passi dal benessere prepotente, da un livello di vita fra t più elevati del mondo. Ma si vedevano solo di notte, andando o venendo dall'aeroporto, e nessuno fra gli accompagnatori texani aveva voglia di dare spiegazioni. Fra le insegne luminose del le strade equivoche, nomi avventurosi e allettanti che si accendono e si spengono illuminando a scatti irregolari le scrostature dell'intonaco come ir ogni classico nini poliziesco, c'era anche quello del Carro use I Club Ma soltanto molti mesi più tardi si sareb ba saputo che il modesto locale di strip tease apparteneva a un signore di nome Jack Ruby, gangster di second'or dine a Chicago, imprenditore di scarsa fortuna e confìden le della polizia nel Texas, e tic cisoie di un presunto assassino nei sotterranei delle prigioni di Dallas « Quello che è successo a Dallas è una sequenza di even ti tragici che sarebbe potuto accadere dovunque », e stan detto un giorno ad Art Buco wald, durante un'intervista televisiva Buchwald ha preso tempo qualche istante, per essere sicuro dell'attenzione di tutti, e ha risposto: «Forse Ma è là che è successo ». Il libro di Warren Leslie comincia a questo punto Accanto alla descrizione dei soliti aspetti di vita quotidiana in una grande e moderna comunità, l'autore propone infatti di considerare il rapporto sulla città di Dallas redatto dal dottor Robert Stolz, psichiatra e docente università rio, dopo l'assassinio del pre Fidente Kennedy del poliziotto Tippit e dell'accusato Lee Oswald « Vi sono clementi in città che incoraggiano la irresponsabilità e la violenza negli affari personali e in quelli l'olitici - scrive il dottor •Stolz — I meglio organizzati e più potenti fomentatori di intolleranza sono i gruppi di estrema destra Questo tatto non è unico nel paese Ma -tertamente la loro pressione qui pub esercitarsi con particolare efficacia. Poiché questi irruppi non incontrano una se-,tna opposizione, è prevedibile che molti cittadini di modesta educazione e di limitate capacità critiche finiscano per compiere atti che sono evidentemente approvati o incoraggiati da. coloro che sembrano essere i più potenti ». I frutti di questa campagna di odio erano già apparsi molto prima del rapporto, tre anni prima dell'uccisione di Kennedy. Nel novembre del 1960, in piena campagna elettorale, una folla minacciosa aveva tentato di aggredire il presidente Johnson, allora senatore, texano ed eletto nel Texas, con insulti, sputi e minacce Fra la folla c'erano gli avversari locali di Johnson, il senatore repubblicano Tower e il rappresentante repubblicano alla Camera Bruce Alger. Ma essi non fe'cero nulla per impedire la manifestazione indecorosa. « Era una scena di violenza e di gangsterismo e mi sembrava impossibile che potesse accadere nel mio stesso paese », disse Johnson il giorno dopo alla televisone. Poiché fra le inconciliabili immagini di una città operosa e prospera e il ripetersi dell'intolleranza spinta alla violenza e all'aggressione c'è un vasto spazio oscuro, il bisogno di una spiegazione, di una risposta, ha spinto Warren Leslie alla sua esplorazione. E il pubblico americano Io ha seguito con comprensibile interesse. La prima analisi che viene offerta è quella "ella società di Dallas. Come è divisa? Chi la dirige? Leslie parla di cinque città, cinque diverse Dallas separate rigorosamente dal livello sociale e dalla razza Una di queste città domina le altre; fuori di essa c'è una violenta pressione per entrare a far parte della cittadella privilegiata, o la solitudine e la disperazione di coloro che non hanno futuro, dei Messicani e dei Negri. La struttura dovrebbe essere di due tipi trattandosi di una città retta, come tutta l'America, dal sistema democratico. Un metodo di governo (con siglio comunale, sindaco) dovrebbe sovrapporsi alle cinque città, esprimerne percentualmente le forze, col sostegno dei voti e lo strumento dei voti Ma il libro contiene un esempio chiarificatore. Quando Earle Cabell alcuni anni fa decise di abbandonare il suo posto di sindaco per dedicarsi alla politica nazionale, non ci furono elezioni. Semplicemente un gruppo di consiglieri andò a trovare Erik Jonsson, un uomo d'affari |l)iuttosto not0 n,a estraneo alla vita Politica, e gli propose l'1 posto di sindac°- Jonsson accettò e adesso è il sindaco di Dallas. nmLa verità è che Dallas ha un suo governo, noto a tutti e bene organizzato, anche se del tutto libero dai problemi del voto e delle maggioranze Si tratta del « Dallas Citizens Coutir.il» che la gente chiama anche il comitato « Yes or No Men *. Riunisce pochi indivìdui che possono controllare di fatto, secondo l'opinione di Warren Leslie. il sindaco, il onsiglio comunale, la polizia le chiese e ogni altra organizzazione privata o pubblica. Ma non è l'imposizione dall'ai to né la sola potenza degli affari a reggere il governo fantasma di Dallas. Leslie così descrive il tipo di texano infaticabile, appassionato e fanatico che è In favore di un tale esercizio assoluto del potere. « E' aperto e amichevole nella vita prò fessìonale, e ospitale, va in chiesa, ha una bella casa. Ma totalmente incapace di affrontare qualsiasi contraddizione alle proprie idee. Chi non e d'accordo è nemico, chi discute è debole, chi cede è un vigliacco*. C'è una relazione fra questo tipo di uomo rivestito dì buo¬ ne maniere ma intellettual mente primitivo, moralmente immaturo, e la percentuale di omicidi, che a Dallas è più che doppia rispetto a New York? Di certo il fondo tragico e intollerante che la vita cittadina ha rivolato negli ultimi anni ha qui le sue radici. Dallas è la città che ha escluso i quadri di Picasso e di Rivera dal Museo comunale per ragioni politiche, la città in cui :1 celebre violinista Oistrakh, essendo russo, non può tenere concerti. «C'è un terzo partito, nel Texas, un partito senza nome ossessionato dall'odio», aveva detto Theodore White. il famoso commentatore politico e amico di Kennedy, già molto prima del delitto di novembre. E Warren Leslie, alla fine del suo allarmante rapporto, si domanda con stupore, con amarezza: ma perché questa gente ha tanta paura? Furio Colombo 1111111 11 11111M ! M111111M11111:111U11HIM E11111M1111