Forse una scintilla ha provocato lo scoppio sulla nave di Savona

Forse una scintilla ha provocato lo scoppio sulla nave di Savona Forse una scintilla ha provocato lo scoppio sulla nave di Savona Si sarebbe sprigionata dagli apparecchi usati dai verniciatori - Gli operai, vittime dell'esplosione, erano stati invitati a riprendere il lavoro alle 17 a causa della pericolosità delle vernici durante le ore di maggior calura (Dal nostro corrispondente) \ Savona, 24 luglio. sSull'esplosione avvenuta ieri nel porto di Savona a bordo ddella motonave v Leneo > in IScui trovarono la morte dueP« picchiettini » della ditta San-ita maria di Genova, e altre quattro persone rimasero ferite, la Magistratura ha ordinato un'inchiesta, affidandola all'ing. Giuseppe Ferraiolo. Da parte sua, anche la Capitaneria di porto svolge delle indagini per accertare le eventuali responsabilità. Sulle due inchieste viene mantenuto il più rigoroso riserbo, ma da notizie giunte da fonte attendibile sembra che i dirigenti della ditta Santamaria, che aveva l'appalto dei lavori, avessero telefonato ai loro dipendenti di non riprendere il lavoro prima delle ore 17, in quanto le vernici adoperate, composte da sostanze chimiche e da nitrocellulosa, finché non sono completa- asqmfIccia minima scintilla mente essiccate, sprigionano idei gas che possono facilmen- 'te esplodere al contatto con . Sempre secondo quanto ci è stato possibile apprendere, il personale impiegato a bordo della Leneo* da Par'e del|a Santamaria era composto di Ptt0 "ommii d: questi, soltanito, tre hanno ripreso il lavoro alle ore 14, evidentemente allu scopo di realizzare un maggior guadagno; gli altri cinque, invece, si sono astenuti, conoscendo il pericolo cui si esponevano. La loro prudenza li ha salvati. Delle due vittime, Federico Pittaluga, di 51 anni, lascia la moglie e tre figli, Vittorio Tassoni, di 30 anni, la moglie e due figli. I due feriti più gravi, il < picchiettino » Luigi Borgonovo, di 55 anni, e il marittimo Nicolò Falco, di 30 anni, pur rimanendo le loro condizioni preoccupanti, sono andati sensibilmente migliorando. Sono stati invece dichiarati fuori pericolo i due vigili del fuoco, il brigadiere Ezio Morelli, di Varazze e Angelo Foffl, di iSavona, che s! erano prodi- 'pati per salvare gli sventura-rimanendo intossicati dal ti, .gas. Sempre attraverso informazioni attendibili, naturalmente non convalidate dalle persone che conducono l'inchiesta, si è appreso che è probabile che l'esplosione sia stata provocata da qualche scintilla sprigionatasi dagli apparecchi a spruzzo usati dagli operai per verniciare e che funzionano con gas acetilenico contenuto in bombole. Ma non è ancora escluso che la deflagrazione sia avvenuta per autocombustione, oppure per corto circuito. Un fatto è certo: il sole aveva picchiato per tutto il giorno sulla nave, trasformando le sue stive in forni irrespirabili e le paratie in caldissimi lastroni d'acciaio. Il Procuratore della Repubblica ha ordinato il fermo del, la nave fino alla conclusione {delle perizie in corso. La « Leineo>, adibita al piccolo cabo- desps | taSSio con i porti aud-orienta.1 <M}%*}*™£^-U?Z»°I*J?n\1P1 p.valpn/a,u""' ? Per questo |e dotata di ampi e modem: [serbatoi. m. f. {

Persone citate: Ezio Morelli, Federico Pittaluga, Giuseppe Ferraiolo, Luigi Borgonovo, Nicolò Falco, Santamaria, Vittorio Tassoni

Luoghi citati: Genova, Savona, Varazze