Medici dell'Inps speculavano sui bimbi ricoverati per la tbc

Medici dell'Inps speculavano sui bimbi ricoverati per la tbc Aperta un'istruttoria dalla Procura della Repubblica Medici dell'Inps speculavano sui bimbi ricoverati per la tbc Iniziata un'inchiesta anche sull'Ispettorato della motorizzazione civile, sull'Ente autotrasporti merci e sulP« indennità commerciale » delle dogane - Quest'ultima indagine è stata sollecitata da Tremelloni : alcuni alti funzionari percepivano mensilmente centinaia di migliaia di lire, in aggiunta allo stipendio, per lavori straordinari mai fatti (Nostro servizio particolare) Roma, 13 luglio. Mentre la Procura Generale presso la Corte d'appello, dopo avere concluso le inchiesto che hanno portato alla incriminazione del prof. Ippolito per la gestione del Cnen e del prof. Marotta e del prof. Giacomello per duella dell'Istituto Superiore della Sanità, sta completando le indagini sull'Enal, sulla Croce Rossa Italiana, sulla costruzione dell'aeroporto di Fiumicino, sull'Edilmare e sta forse per iniziare quella su un importante istituto bancario, i magistrati della Procura della Repubblica si sono decisi a soffermare la propria attenzione su quattro casi, non meno interessanti, con lo scopo di controllare come viene amministrato il pubblico denaro. L'indagine di maggiore rilievo e di maggiore complessità si riferisce alla gestione amministrativa dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ed ha nreso origine dalla denuncia presentata da un ex funzionario dell'ente, Antonio Panzali. Già due anni or sono, Antonio Panzali si rivolse al Tribunale civile di Roma chiedendo che l'Inps venisse condannato a risarcirgli un danno di 50 milioni per essere stato perseguitato — sostenne — dai superiori che, sempre a suo dire, lo avrebbero fatto ricoverare in una casa di salute per malattie nervose. Nel gennaio 1958, il Tribunale dette definitivamente torto ad Antonio Panzali spiegando che la richiesta da lui presentata era senza alcun fondamento. L'ex funzionario non si è arreso ed ha presentato alla Procura della Repubblica, imitato da altri suoi ex colleghi una denuncia sostenendo che l'Inps avrebbe dilapidato alcuni miliardi in operazioni finanziarie avventate. Tra l'altro sarebbe stata richiamata l'attenzione del Procuratore della Repubblica su una operazione relativa ad una tenuta agricola in Sardegna che avrebbe determinato, secondo taluni denuncianti, una perdita all'Inps di circa un miliardo e mezzo di lire. Inoltre, sempre in Sardegna, l'Istituto Nazio naie di Previdenza Sociale avrebbe concesso un finanzia mento di un miliardo di lire ad una azienda mineraria in deficit per avere investito in titoli azionari un miliardo con cessole in precedenza. L'indagine compiuta sinora dal sostituto procuratore della Repubblica, dott Bracci non avrebbe accertato neila attività dei dirigenti dell'isti tuto previdenziale l'esistenza di elementi tali da giustificare un'azione penale. Ma il magistrato sarebbe giunto ugual mente a risultati interessanti mentre sta valutando l'attendibilità di talune accuse mos se da alcuni impiegati con le loro denunce sulla entità del le liquidazioni attribuite a quattro o cinque funzionari che hanno lasciato negli anni scorsi il servizio. Il dott. Arnaldo Bracci ha accertato, nel corso di que ale indagini preliminari, che l'Inps. non potendo gestirli di rettamente, ha affidato taluni preventori antitubercolari per bambini, soprattutto nell'Italia meridionale, a sei società, pagando per ogni ricovero una retta di 1700 lire al giorno Queste società, alle quali sono interessati taluni medici dell'inps, a loro volta avrebbero subappaltato i preventori ad alcune organizzazioni religiose con l'impegno di versare loro una retta giornaliera ammontante soltanto a 700 lire per ogni ricoverato, trattenendo per sé il resto della somma avuta invece dall'isti tuto di previdenza. Di fronte alla impossibilità di mantenere ogni bambino soltanto con 700 lire, le organizzazioni religiose hanno dovuto fare ricorso agli aiuti della Poa e di altri enti assistenziali. Per il momento, secondo le indiscrezioni. il magistrato avrebbe ravvisato nella situazione soltanto gli estremi per denunciare i medici per il reato di interessi privati in atti d'ufficio Ma non è da escludere che possano essere accertate responsabilità più gravi. Una seconda inchiesta di cui si sta occupando la Procura delia Repubblica si riferisce all'Ispettorato generale della motorizzazione civile e in particolare ad una «cassa di colleganza > gestita dall'Ispettorato nella quale confluiscono dal 1933 alcune imposte supplementari che vengono pagate per la revisione delle autovetture. E questa « cassa » consente ai dipendenti dell'Ispettorato di dividersi mensilmente somme che per taluni sarebbero molto elevate. La terza indagine riguarda, invece, un altro ente che dipende dal ministero dei Trasporti: l'Ente autotrasporti merci il quale beneficia di un particolare tributo («diritto di statistica ») imposto ai pro¬ prietari di autocarri e dì autotreni che, soltanto pagandolo, ottengono il rinnovo della licenza da parte del ministero. L'ultimo caso sul quale la Procura della Repubblica ha soffermato la propria attenzione è quello relativo alle « Indennità o diritti commerciali » che interessano numerosi funzionari delle dogane, tanfo che il Sostituto Procuratore della Repubblica, dott. De Maio, sta conducendo una particolareggiata inchiesta alla direzione generale delle dogane presso il Ministero delle Finanze. Questa particolare indennità, istituita nel lontano febbraio 1896, proviene da un fondo formato da un tributo versato dagli importatori e dagli esportatori per le prestazioni fuori orario degli agenti doganali « periferici ». Inizialmente queste indennità erano assegnate soltanto a;;li agenti doganali periferici che si interessavano davvero delle operazioni di esportazione o di importazione. Ma con il tra¬ scorrere degli anni il beneficio è stato esteso (e si sta accertando come è avvenuta la estensione) anche ai funzionari « centrali » per alcuni dei quali — soprattutto se appartenenti a gradi elevati — ha assunto proporzioni non indifferenti: per esempio, alcune centinaia di migliaia di lire mensili. Il primo ad occuparsi del problema è stato il ministro on. Tremelloni che, dopo aver bloccato il pagamento di questa particolare indennità, ha ordinato una inchiesta amministrativa affidata al sottosegretario on. Vetrone, a due direttori generali e all'ispettore generale capo della ragioneria centrale dello Stato. Poi è intervenuto il sostituto procuratore della Repubblica per accertare per quale motivo ta- limi funzionari percepiscano | quello che in fondo è un vero «super stipendio» per un la- voro che non compiono. ^ LGuido Guidi I

Persone citate: Antonio Panzali, Arnaldo Bracci, De Maio, Giacomello, Ippolito, Marotta, Vetrone

Luoghi citati: Italia, Roma, Sardegna