Sabato il Papa a Castel Gandolfo di Filippo Pucci

Sabato il Papa a Castel Gandolfo Paolo FJ Jia bisogno di riposo Sabato il Papa a Castel Gandolfo Il Pontefice si tratterrebbe nella residenza estiva fino agli ultimi giorni di agosto - Alcuni prelati esprimono le loro preoccupazioni per il suo eccessivo ritmo di lavoro Città «lei Vaticano, luti. matt. Tra alcuni giorni, forse sabato o domenica prossima, Paolo VI si trasferirà a Castelgandolfo, nella residenza estiva dei Pontefici. Voci diffuse in ambienti vaticani sostengono che familiari e medici insistono presso il Papa perché si conceda una parentesi di riposo e attribuiscono loro qualche pressione affinché la partenza alla volta di Castelgandolfo non avvenga dopo la prima decade di luglio. La salute del Pontefice è buona, la sua resistenza alla fatica « veramente straordinaria», secondo l'espressione usata da coloro che gli sono più vicini. Ma in un anno di pontificato. Paolo VI si è recato molto raramente nei giardini vaticani, dove Pio XII trovava ristoro ogni giorno e Giovanni XXIII piacevole distrazione alle sue fatiche. Paolo VI non ama le passeggiate all'aperto, anche per , . a - i ! alle 19,40, Paolo VI è infine e j disceso nella basilica di San non creare imbarazzi a quanti in conseguenza di esse sarebbero chiamati a prestare servizio, secondo le rispettive funzioni. Per questa ragione il più delle volte le sue rapide apparizioni nei giardini vaticani sono avvenute di domenica e di giorno festivo, sull'automobile personale del suo segretario don Macchi, che fa anche ria autista in queste occasioni, per non sottrarre agli impegni riella famiglia l'autista ufficiale signor Ghezzi. Le giornate lavorative di Paolo VI sono in genere molto pesanti, le udienze numerosissime ed esigenti. Proprio in relazione all'eccessivo numero delle udienze e di ciò che esse comportano come impegno fisico ed intellettuale per Paolo VI, un prelato a lui molto vicino, parlando poco tempo fa. con altri autorevoli ecclesiastici della corte, ha dichiarato con tono di certa preoccupazione: «Bisogna difendere il Papa». Anche il cardinale decano Tisserant, del resto, rivolgendo al Pontefice un indirizzo di omaggio per il suo onomastico, il 24 scorso, rilevò: «Vostra Santità ha reso più intenso il ritmo della sua attività. Noi vi ammiriamo, Padre Santo, ma Vostra Santità ini permetta di aggiungere che insieme avvertiamo una certa trcpielazionc. E' un nobile proposito quello di volersi dare tutto a tutti e eli agire in modo che a tutti venga un po' ài soddisfazione. Ma poiché pellegrini e turisti, facilitati dal modo di viaggiare, accorrono sempre piU numerosi a Roma, il compito di vostra Santità si estende in maniera preoccupante ». Per lo più si ritiene che Paolo VI si tratterrà a Castel Gantlolfo fino alla fine di agosto, rientrando a Roma per i primi di settembre nella imminenza della apertura della terza sessione del Concilio. Ieri mattina, con suggestiva cerimonia, Paolo VI ha consacrato vescovi in San Pietro i monsignori Angelo Palmas, delegato apostolico nel Vietnam e Cambogia, Ernesto Camagni, cancelliere dei Brevi apostolici, Giovanni Fallani, presidente della commissione per l'arte sacra in Italia. Giovanni Willebrands. olandese, segretario del « Segretariato per l'unione dei cristiani », e Pietro Salinoli, francese, abate di « San Girolamo dell'Urbe per la revisione ed emendazione della Volgata ». Al momento conclusivo del rito, Paolo VI ha pronunciato un lungo discorso sulla dignità e responsabilità dell'episcopato. Salutando i neoeletti singolarmente, ha augurato a mons. Palmas che la sua missione « nella remota Indocina » possa « recare pace, prosperità a quelle terre stupende e tribolate, lontane nello spazio, ma a noi vicine nello spirito, e con tanta fecondità e con tanta promessa aperte alla gloria di Cristo ». A mons. Willebrands, in onore del quale era anche intervenuta alla cerimonia una rappresentanza della comunità protestante di Taizè in Francia, il Papa ha rivolto il suo saluto chiamandolo «Caro fratello in cerca di fratelli cristiani ancora da noi separati, ma a noi già uniti nella speranza ». Nella prima serata di ieri o i Pietro ormai chiusa ai fedeli - accompagnato da alcuni pre i hay della sua anticamera. Se a condo una antica tradizione o pml)1.ia de,.a vigilia della fe stivila di San Pietro, ha be -1 ntìdetto nella cripta sovraa stante la tomba del primo n a e Papa i « sacri palili », cioè le insegne di lana bianca con croci nere destinate a patriarchi e metropoliti cattolici. Filippo Pucci

Luoghi citati: Cambogia, Castel Gandolfo, Francia, Italia, Roma, Urbe, Vietnam