Paolo VI racconta come apprese l'elezione di Filippo Pucci

Paolo VI racconta come apprese l'elezione Nel primo anniversario del Pontificato Paolo VI racconta come apprese l'elezione «Ci colse d'improvviso, ha detto, e produsse uno strappo fra i più forti che l'esperienza della nostra vita ci abbia riservati» - Il discorso a un pellegrinaggio milanese Nòstro servizio particolare Città del Vaticano, lun. matt. La celebrazione del primo anniversario dell'elezione di Paolo VI è stata sottolineata da tre discorsi pontifici: nel primo, rivolto ad un pellegrinaggio ufficiale della archidiocesi lombarda, il Papa ha dichiarato che un anno fa la scelta dei cardinali lo colse di sorpresa. Nel secondo ha riconfermato ad una folla di varie migliaia di persone raccolte a mezzogiorno in piazza San Pietro, il suo impegno per la Chiesa e per la pace nel mondo. Nel terzo, infine, letto dinanzi ai sacerdoti che studiano nel collegio San Pietro Apostolo, ove si è recato nel pomeriggio, ha parlato con parole di speranza dell'evangelizzazione del mondo. Col pellegrinaggio milanese, per il quale Paolo VI ha celebrato la Messa nella Basilica Vaticana alle 8,30, erano le autorità civili ed ecclesiastiche della metropoli lombarda. Primi tra tutti l'arcivescovo Colombo, il vice sindaco on. Meda, il capo della giunta provinciale avv. Casati. Il Papa ha parlato di « non sopita sensibilità d'un distacco », che — ha aggiunto — « ci colse diimprovviso e che produsse uno strappo fra i più forti che l'esperienza della nostra vita, ^piuttosto varia e discontinita, ci abbia riservati ». Poi ha raccontato: « Quando infatti il 16 giugno dello scorso anno partimmo dall'aeroporto di Milano non ci parve affatto saluto di commiato quello che la cortesia di non poche persone ed autorità presenti ci suggeriva, ma. piuttosto di più vivo desiderio di prossimo incontro. Dobbiamo assicurarvi, cari milanesi, che noi avevamo fra voi posto le radici d'ogni nostro affetto. Il proposito enunciato al nostro ingresso nella archidìocesi ambrosiana, solennemente ripetuto all'inizio della nostra visita pastorale ed in ogni occasione poi manifestato e confermato, era. quello di consacrare a Milano tutti i giorni, tutte le forze, tutti gli interessi e, gli affetti della vita che ancora la Provvidenza ci avesse concesso di chiamare nostri». Al termine del rito Paolo VI ha benedetto la prima pietra di una nuova chiesa dedicata ai santi Giovanni e, Paolo che sorgerà a Milano; su terreno donato dal Comune nella zona di Niguarda ed il pellegrinaggio gli ha presentato alcuni doni, fra i quali un assegno di cinque milioni per le sue opere di carità ed un anello pastorale con topazio e brillanti. A mezzogiorno, parlando dalla finestra del suo studio alla folla in piazza San Pietro, il Papa ha ricordato: «Un anno fa, proprio a quest'ora, ed in questa piazza, si stava cercando di scorgere il fumo bianco che usciva dal tetto della Sistina e si aspettava di vedere il nuovo Papa che si sarebbe affacciato al balcone della basilica di San Pietro. Ebbene oggi come allora vi chiediamo di pregare per noi, di dedicare la vostra preghiera alla nostra umile persona e alla nostra grande missione. Che il Signore, abbia misericordia di ìioi e Cristo non disdegni di essere rappresentato nella, nostra povera ope¬ ra e che la Chiesa possa essere edificata dal nostro ministero. Ci preme avervi collaboratori e sappiate che ogni sforzo, ogni nostro sentimento e preghiera è per voi, per la Chiesa, il mondo, i la pace. Il nuovo Papa pos- ' sa per voi lavorare ed offrire la vita e benedirvi ». La visita che nel pomeriggio Paolo VI ha fatto al collegio San Pietro Apostolo in Via delle Mura Aureliane, si è protratta per poco meno di un'ora e mezza. Rientrando in Vaticano poco dopo le 19, il Papa ha attraversato il piazzale ed i viali alberati del Gianicolo, in quel momento frequentati da numerosa folla per la passeggiata domenicale ed è stato salutato da applausi e da dimostrazioni di gioia. Dinanzi ai 136 sacerdoti di 35 Paesi di Asia, Oceania e Africa ospiti del collegio San Pietro Apostolo, Paolo VI ha detto tra l'altro che guardando dalle finestre del Palazzo Apostolico all'istituto, risente l'eco della parola divina: « Ecco, vi mando come pecore in mezzo ai lupi: siate prudenti come serpenti e semplici come colombe». Poi ha concluso: « 11 cristianesimo è necessario, non deve perdere mai la sua fun¬ zione apostolica, dovesse ciò costare rinunzie, eroismi e sacrifici. Abbiamo fiducia in voi, stima per i Paesi ai quali appartenete, siamo con voi in questo grande, sublime sforzo della evangelizzazione del mondo ». Filippo Pucci Paolo VI parla ai pellegrini milanesi convenuti a Roma per la celebrazione del primo anniversario della sua elezione al Pontificato (Telefoto)

Persone citate: Casati, Meda, Paolo Vi