I problemi economici torinesi esaminati dal ministro Giolitti

I problemi economici torinesi esaminati dal ministro Giolitti Cinque ore di colloqui ieri in Prefettura I problemi economici torinesi esaminati dal ministro Giolitti II presidente della Provincia: « Occorrono finanziamenti per le opere pubbliche » - Il Sindaco: «Controllare l'immigrazione. Lavori per 51 miliardi» - Industriali, commercianti, artigiani e sin. dacalisti prospettano le rispettive necessità - Ripristino dei finanziamenti per la Magnadyne I problemi dell'economia torinese sono stati esaminati dal ministro on. Giolitti in una serie di colloqui ieri pomeriggio in Prefettura. Quasi cinque ore di discussione con i rappresentanti delle amministrazioni pubbliche locali, con i delegati degli imprenditori ed i sindacalisti. Nessuno si attendeva che dai colloqui scaturissero decisioni immediate. Scopo dell'incontro — sollecitato dai consigli provinciale e comunale — era di fornire al rappresentante del governo un quadro completo delle conseguenze della congiuntura c delle misure governative sull'economia dell'intera provincia. Tuttavia l'on. Giolitti su alcune questioni particolari ha dato subito le risposte. Ad esempio ha comunicato che « per la Magnadyne è in corso il ripristino del credito 5>; al che i sindacalisti hanno chiesto « che il gover¬ no, nel concedere i finanziamenti, impegni l'azienda a ridiscutere i 500 licenziamenti già effettuati ». Il ministro, assistito dal prefetto dott. Caso, ha cominciato ricevendo il presidente della Provincia prof. Grosso che era accompagnato dal vice-presidente avv. Guglielminetti e da alcuni assessori: «Una recessione in Piemonte — ha detto Grosso — avrebbe conseguenze su tutta la vita nazionale. Esistono nelle nostre città molti immigrati che non sarebbero in grado di sopportare lunghi periodi di disoccupazione ». Il prof. Grosso ha chiesto assicurazioni per l'autostrada Torino - Piacenza « che non deve essere sacrificata » e per il traforo del Fréjus « che non ha bisogno di finanziamenti statali ». Le limitazioni indiscriminate dei crediti hanno colpito la provincia e comuni. La Provincia di Torino ha urgenza di 5 miliardi per le scuole (occorrono 6 istituti tecnici commerciali e per geometri e 5 istituti tecnici industriali); di 20 miliardi per le strade comunali passate alla provincia e di 15 miliardi per rammodemare la rete. Il sindaco ing. Anselmetti ha esposto le esigenze della città. In un pro-memoria ha elencato nuove punti fra cui: urgente approvazione del prestito inglese (il ministro ha assicurato il suo interessamento); «necessità di insistere presso i prefetti affinché dissuadano gli abitanti del Sud a venire a Torino senza la sicurezza di trovare casa e lavoro j-: uscire dalle incertezze dovute alle modifiche sulla legge 167 (è annunciata una visita del ministro on. Pieraccini). L'ing. Anselmetti ha presentato all'on. Giolitti un dettagliato elenco delle opero pubbliche urgenti per un totale di 51 miliardi ed ha sollecitato lavoro sia per l'edilizia che per le altre industrie (macchinari elettrici, locomotori, carrozze ferroviarie, macchine utensili ecc.). E' poi entrata la folta delegazione dell'Unione Industriale, della Camera di Commercio, dell'Associazione Commercianti, delle tre associazioni artigiane e della piccola industria. I presidenti delle categorie hanno presentato memoriali illustrando a voce i punti principali A nome di 3200 aziende con 322 mila lavoratori il dott. Gurgo Salicei. presidente dell'Unione Industriale, ha affermato che « l'ostacolo principale è rappresentato dalle difficoltà finanziarie: le aziende oggi non trovano più i crediti sufficienti per ammodernare gli impianti, ridurre i costi e fronteggiare la concorrenza estera. Solo ripristinando la fiducia si può facilitare la formazione del risparmio». Occorre inoltre sveltire le pratiche di rimborso dell'Ige agli esportatori e diminuire i carichi fiscali pei- favorire le esportazioni. Provvedimenti particolari sono stati sollecitati per le medie e piccole industrie. L'Unióne Industriale ha poi fornito al ministro alcuni dati sulla congiuntura: da gennaio a maggio di quest'anno sono stati effettuati 1-19-1 1'cp.nziamenti (contro 444 del '631 e la Cassa integrazione ha. corrisnosto sovvenzioni per quasi 3 milioni di ore (contro 300 mila ore dell'anno scorso) agli operai ad orario ridotto. I commercianti lamentano una contrazione delle vendite e la concorrenza di organismi extra.-cnmmerciall. Gli artigiani (41 700 imprese in Torino e provincia) olvedorto misure creditizie sersvi fiscali e provved'menti ner contenere i fìtti delle botteghe artigiane. I sindacalisti della Cgil, Cisl e Uil hanno illustrato al ministro i problemi dei la¬ voratori: licenziamenti, riduzioni di orario, finanziamenti per l'edilizia popolare e per le cooperative, che abbiamo già riportato nei giorni scorsi. Secondo una valutazione della Cisl in Torino e provincia gli operai ad orario I ridotto sono circa 150 mila e la perdita salariale è di almeno 2 miliardi al mese Il ministro ha concluso i colloqui ricevendo il presidente dell'Istituto Case Popolari avv. Dezani (l'istituto sta costruendo 5600 vani ma potrebbe fare molto di più se arrivassero i 13 miliardi della Gescal ed i 12 miliardi che Torino deve avere sulle altre leggi), i sindacalisti del Sida e della Cisnal. Al termine l'on. Giolitti ha dichiarato: «Non mi sono stati prospettati soltanto dei problemi. Ogni categoria mi ha anche fornito indicazioni per le soluzioni. Sono stati colloqui utili e costruttivi. Alcune questioni sono di carattere nazionale: per altre si dovranno cercare in concreto le soluzioni in sede locale in modo da corrispondere all'aspettativa dei vari settori ».

Luoghi citati: Piacenza, Piemonte, Torino