«Stato d'assedio» ad Aberdeen (Scozia) per il timore della terza ondata di tifo

«Stato d'assedio» ad Aberdeen (Scozia) per il timore della terza ondata di tifo Dopo tre giorni d'epidemia i malati sono 160, i casi sospetti 49 «Stato d'assedio» ad Aberdeen (Scozia) per il timore della terza ondata di tifo Chiuse scuole, cinema, sale da ballo, « clubs » e molti negozi - Bloccate le ferrovie e il porto - I medici dichiarano : « Riusciremo a contenere il numero dei casi mortali » - Sembra che la febbre tifoidea colpisca in preferenza bimbi e donne - Scoperta la fonte del morbo: la carne avariata (vecchia di 13 anni) fu affettata in un negozio del centro - La macchina contaminò così altri c.bi Nostro servizio particolare Londra, Iune<lì mattina. Da tre giorni Aberdeen — in Scozia — è in quarantena. Sabato e ieri, giorni di riposo, la città sembrava deserta, sulla spiaggia bruciata dal sole si aggiravano pochi giovani. I cinematografi, le sale da ballo e i cìubs erano chiusi, le trattorie lamentavano l'assenza di metà degli avventori; per le strade si scorgevano rari gruppi di passanti che confluivano in genere alle chiese. Ogni tanto il silenzio innaturale era rotto dalle sirene delle ambulanze che portavano gli ammalati, le ultime vittime del tifo, in ospedale. Il servizio ferroviario era praticamente interrotto. Ad Aberdeen nessuno usciva e nessuno entrava. Il porto era immobilizzato, le navi attraccavano in altri punti della costa. La città pareva in «stato di assedio». Stamane, giornata di lavoro, l'immagine di Aberdeen non è diversa. Le scuole sono chiuse e i genitori, su richiesta delle autorità sanitarie, tengono i figli a casa. Molti negozi hanno deciso di aprire solo per mezza giornata, altri noti hanno alzato le saracinesche. Gli autobus sono molto meno affollati d'I normale e il centro della città e il porto, di solito ferventi di attività, sembrano tnorti. In tutte le famiglie, si osservano scrupolosamente le norme igieniche; i- eibi- vengono fatti bollire, la pulizia personale è minuziosa. Nelle ultime 2» ore si sono registrati pochi casi nuovi di tifo, cinque: il numero complessivo degli ammalati è ora ICO a cui si devono aggiungere .}9 casi sospetti. L'ufficiale, sanitario dott. Ian MacQueen ha dichiarato che la seconda ondata dell'epidemia, scatenatasi venerdì, sta per spegnersi da sola. Al tempo stesso però ha ammonito la popolazione ad attenderne una terza. Le 201) persone sotto osservazione sono divise tra l'ospedale comunale e il «Na Dee», I che sorge alla periferia di Aberdeen. Molti bambini sono stati ricoverati all'ospedale, pediatrico. Sembra che il tifo abbia colpito in maggioranza le donne: l'unico caso mortale è quello di una signora sessantenne, affetta anche da arteriosclerosi. Era dal 1931 che non avveniva un'eiiidemia del genere in Gran Bretagna. In quell'anno a Croydon, vicino a Londra, gli ammalati di tifo furono 330.- Il- dott.-MacQueen ha individuato la fonte della seconda ondata epidemica. E' un commesso del negozio in cui fu venduta la scatola di carne infetta che ha causato la tragedia. Come è noto due settimane fa questa carne, che proveniva dalle riserve alimentari dell'esercito, fu affettata e smerciata al minuto. La macchina affettatrice fu contaminata e nel giro di pochi giorni molti clienti del negozio sono finiti all'ospedale. Anche il commesso che la manovrava contrasse il tifo. L'incubazione durò una settimatia. Poi da lui rinacque il contagio. « Purtroppo — ha dichiarato l'ufficiale sanitario —' nonostante le nostre esortazioni la popolazione non prese a tempo le precauzioni necessarie. Questa seconda ondata che ci ha portato 60 ammalati avrebbe potuto essere evitata » La lezione, se di lezione si può parlare in un frangente cosi tragico, ha dato tuttavia i suoi frutti. Negli ultimi tre giorni aia_gli .abitanti di. Aberdeen sia quelli delle città vicine hanno seguito alla lettera i consigli dei medici, comportandosi come se la città, fosse un immenso lazzaretto. Se ci sarà una terza ondata, essa sarà quasi certamente di proporzioni molto minori di quelle che l'hanno preceduta. Il direttore dell'ospedale comunale, dottor Dnncan, non dispera di aver già pronti entro domani i risultati delle analisi di laboratorio attualmente in corso. « Riusciremo a contenere il numero dei casi mortali in limiti molto modesti », ha affermato. Intorno all'epidemia e alle sue cause sta intanto divampando una violenta polemica. I magazzini alimentari militari sono stati passati al setaccio: non è escluso che la scatola di carne infetta, vecchia di ben 13 anni, appartenesse a una partita venduta all'ingrosso anche in altre città della Gran Bretagna oltre ad Aberdeen. Un deputato laburista, il «ministro ombra» della Sanità Robinson, presenterà un'interpellanza parlamentare mercoledì, in cui si attribuisce praticamente al governo (e in particolare al ministro della Guerra) la responsabilità dell'epidemia. Il suo collega Thompson, che rappresenta un collegio vicino ad Aberdeen — Dumi'erimine — proporrà che sia varata una legge che prescrive immediatamente la vaccinazione, ai primi sintomi di una epidemia di tifo. Ci sono lutti gli elementi di uno scandalo: pare inconcepibile che il governo inglese, o qualche alto funzionario per esso, conservi carne iti scatola per 13 anni e la metta poi in vendita al pubblico. i. V. Lotta serrata ad Aberdeen per cercare di stroncare laboratorio si esaminano campioni di sangue 'epidemia di tifo. In questo (Telefoto)

Persone citate: Robinson, Thompson

Luoghi citati: Aberdeen, Croydon, Gran Bretagna, Londra, Scozia