Ulbricht suggerisce negoziati diretti fra le due Germanie

Ulbricht suggerisce negoziati diretti fra le due Germanie Terminati I colloqui di Mosca Ulbricht suggerisce negoziati diretti fra le due Germanie Forse prossima una dichiarazione di Kruscev sul problema tedesco e il trattato di pace separato - Aspra la polemica cino-sovietica - La "Pravda" afferma: «I cinesi si servono di sporchi metodi di corruzione» - Giunto a Mosca il "leader" laburista Wilson: si incontrerà col capo russo Dal nostra corrispondente MOSCA, lunedì mattina. Tre fatti hanno caratterizzato la giornata politica di ieri, domenica, a Mosca. 1 ) I colloqui fra Kruscev e Ulbricht sono terminati e a quanto sembra il capo comunista ili l'anUow ha suggerito negoziati diretti fra le due Germanie; 2) la polemica cino-sovietica si è inasprita con un nuovo violento attacco a l'echino da parte delia «Pravda»; 3) il «leader» laburista. Wilson è giunto nella Unione Sovietica e. ha dichiarato di essere «ansioso» di potersi incontrare con Kruscev. La conclusione dei colloqui Ulbricht-Kruscev non è stata seguita da alcun comunicato. Una informazione ufficiosa — ieri mattina — ha riferito che il leader del partito comunista della Germania orientale, Walter Ulbricht, «ha concluso oggi i suoi colloqui con Kruscev rtl è iiartito da Monca per un viaggio in varie regioni dell'Unione Sovietica». Sugli esiti degli incontri l'ipotesi più attendibile 6 quella di un'iniziativa di Kruscev parallela all'azione di persuasioni; che viene svolta dall'amministrazione Johnson nei confronti di Bonn. Questa supposizione è suffragata dal tono distensivo delle dichiarazioni di Nilcita Kruscev nel suo recente colloquio con l'ex senatore democratico dei Connecticut William Bcnton. Benton ha attribuito a Nikita Kruscev la seguente frase: « Ne io né Johnson vogliamo un'altra crisi a Cuba. Il momento attuale va governato dal senso di responsabilità >. La deduzione più logica sembra quindi quella di consultazioni tra Mosca e Pankow in vista di eventuali negoziati diretti tra Germania Occidentale e Germania Orientale, e con l'obiettivo, da parte di Walter Ulbricht, di formalizzare le relazioni bilaterali tra i due governi mediante negoziati diretti. E' probabile che un cenno su questa materia venga fatto, domani, quando Harold Wilson — arrivato ieri a Mosca — si incontrerà con Kruscev. Il «leader» laburista, che era in compagnia di Patrick Gordon-Walker, portavoce degli affari esteri del partito, ha ricevuto i giornalisti e ha. detto: «Sono impaziente di conoscere il punto di vista, dei dirigenti sovietici sulla situazione mondiale ». Il « leader », al termine della conferenza stampa, non ha voluto commentare la polemica cinosovietica che nelle ultime 24 ore ha assunto una acredine ed una virulenza che non aveva riscontro da molti mesi ed induce gli osservatori a ritenere che si sia prossimi ad un punto di rottura. V. Stepanov, membro del partito comunista sovietico, \. scrive sulla Pravda che i cinesi stanno servendosi di «sporchi metodi di corruzione » per assicurarsi l'appoggio dei comunisti dell'Asia e dell'Africa. Nel suo articolo Stepanov afferma che i cinesi ricorrono a qualsiasi mezzo per ottenere la solidarietà dei comunisti dell'Asia in genere e di Ceylnn in particolare. Dice che i cinesi finanziano generosamente e palesemente i loro sostenitori a Ceylon come negli altri paesi asiatici che cercano di attrarre nella loro orbita. «Perfino la borghesia non ricorre a questi sporchi metodi di corruzione. I settari (i cinesi) spendono circa 200 mila rupie al mese (circa 25 milioni di lire) per pubblicare e diffondere la loro propaganda a Ceylon ». Nell'ultimo decennio, a Ceylon, vi sono stati cruenti scontri fra la maggioranza cingalese e la minoranza Tamil e la Illusione fra i due gruppi etnici continua a covare sotto la cenere. La lotta fra Mosca e Pechi- in| dl'asssszinsdrstrih no per la conquista ideologica | l del comunismo nei paesi del l'Asia e dell'Africa ha orma; assunto il carattere di aperta sfida ed avviene senza esclusione di colpi. Gli osservatori si chiedono fino a quando que sta polemica potrà durare senza che prima o poi essa non intacchi le relazioni fra i due stati anche se attualmente t due «Belligeranti» hanno già ridotto queste relazioni all'essenziale. Il governo cinese in una nota dell'agenzia «Nuova Cina» ritrasmessa da radio Pechino in numerose lingue asiatiche, ha affermato l'altra sera che ppplem l'Unione Sovietica non è un paese asiatico e pertanto non può pretendere di far parte delle nazioni afro-asiatiche. I cinesi sostengono che il problema dell'ammissione del'Urss al blocco afroasiatico era stato già risolto negativamente dieci anni fa a Già— karta. In quell'occasione « il defunto primo ministro india no Nehru, uno dei promotori della Conferenza di Bandung. affermò che l'Asia sovietica non iioteva essere invitata perché fa parte politicamente di un'entità europea, cioè l'Unio ne Sovietica ». e. b.