La Juventus sconfigge di misura (1 a 0) la Stella Rossa campione di Jugoslavia

La Juventus sconfigge di misura (1 a 0) la Stella Rossa campione di Jugoslavia Interessante confronto nella prima serata del torneo «Città di Tori non La Juventus sconfigge di misura (1 a 0) la Stella Rossa campione di Jugoslavia Nené decide l'incontro con un fortissimo tiro di punizione - Lo stesso attaccante nella ripresa colpisce un palo - Anche Stecchini manda la palla contro un montante ■ I juventini incontreranno in finale il vincente tra Torino e Dukla di Praga - Sivori, per un dolore al ginocchio, ha disputato un solo tempo 11 torneo calcistico Città: di Torino si è iniziato con l'incontro tra la Juventus e| la Stella Rossa. I campioni di Jugoslavia, anche se mancavano di Sekularac, avrebbero meritato un pubblico più numeroso, Soltanto quattro o cinquemila persone hanno invece sfidato il freddo eccezionale per questa stagione c si sono portate allo stadio. Le partite in notturna non sempre a Torino riescono a suscitare quell'interesse che meritano e questo è spesso incomprensibile. L'attuale torneo, ad esempio, oltre le due squadre cittadine, raduna la prima compagine jugoslava, come si è detto, e il Dukla di Praga. Un complesso che dovrebbe appassionare i tifosi del calcio. Ieri comunque poca gente sulle gradinate e gioco molto vivace in campo. Al posto di Sekularac, che per la fretta di guarire da uno strappo muscolare ha avuto una ricaduta e non è stato in grado di giocare in questa gara cui teneva moltissimo, la squadra biancorossa ha messo in gara un elemento molto interessante, il diciottenne Skrbic, un prossimo olimpionico jugoslavo che è considerato una delle promesse del calcio della vicina repubblica. Sia detto per inciso, anche il terzino sinistro Jeftic, il centromediano Cop e l'ala destra Dzajic sono giovanissimi e tutti quanti fanno parte della rappresentativa che tenterà a Tokio di difendere il titolo olimpionico, detenuto appunto dalla Jugoslavia. Il giovane Skrbic è stato autore di uno dei tiri più pericolosi della giornata, proprio all'inizio dell'incontro. Il diverso schieramento della Juventus e della Stel-j la Rossa costringeva i bian-j corossi ad effettuare punta-' te da distante, poiché, contro la difesa con l'uomo libero adottata dai juventini, i jugoslavi avevano pocoj da fare. La Stella Rossa invece si schierava secondo il < 4-2-4. Durante il primo tempo; il gioco è stato molto viva-: ce, con rapidi capovolgimenti di situazione, ma gli episodi importanti sono stati ì solamente due. A11'8' Popovic effettuava un fallo su Sivori di qualche centimetro dentro l'area. L'arbitro concedeva la punizione dal limite e Nené con un tiro ■a parabola molto forte rimediava all'errore arbitrale, mettendo in rete. La Stella Rossa avrebbe potuto pareggiare al 23', quando il forte terzino Jeftic lanciava il centravanti Prljincevic. Il portiere juventino con un'uscita molto coraggiosa e tempestiva riusciva ad evitare una marcatura che pareva certa. Nella ripresa Sivori non compare in campo. Si apprenderà più tardi negli spogliatoi che Omar, sofferente ad un ginocchio, non avrebbe neppure voluto iniziare l'incontro. Ha obbedito alle disposizioni dategli, ma durante la gara il malanno si è aggravato: al suo posto passa dunque Nené. mentre Zigoni si pone al centro dell'attacco. 1 portieri sono subito al lavoro, ma tanto Stojanovic quanto Anzolin se la cavano con bravura: al 23', su punizione, il solito Nené colpisce la base del montante e subito dopo obbliga il n. 1 jugoslavo ad un difficilissimo intervento. Al 30' ancora un palo. Lo colpisce Stacchini, lanciato da Zigoni. Il tempo di rimpiangere l'occasione perduta dal juventino ed ecco che Melic, a portiere ormai battuto, sbaglia dall'altra parte del campo un'incredibile occasione. Si termina ad ora tarda i il calcio d'inizio era stato dato alle 21,30) e non c'è molto tempo per i commenti. La « Stella Rossa » ha denunciato la stanchezza, meglio il rilassamento che segue ad un grande sforzo: i biancorossi si erano infatti impegnati all'estremo limite delle loro energie per vincere il campionato c la Coppa di Jugoslavia, incontrando e battendo in breve spazio di tempo i loro rivali I tdella « Dynamo » di Zaga-1 rbria. Ora risentono della j stensione nervosa di quel pe-|triodo. La Juventus, sebbene priva di Del Sol e Sarti e mtnonostante la menomazione Iddi Sivori, ha giocato con | sicurezza, Salvadore come ; ssempre è stato il perno del- : gla difesa ed in progresso èjsapparso Caocci. Sivori, fin- 'tche ha potuto muoversi con odisinvoltura, ha fatto ap- sprezzare la sua classe seni-'ppre notevole. Nené è pia-jgciuto di più nel secondo | c tempo quando ha assunto il ruolo, certo più adatto al suo stile, di mezz'ala di punta. Fortissimi i suoi tiri. La Juventus incontrerà mercoledì in finale il vincene tra il Torino e il Dukla di Praga, Alla gara di ieri ha assistito Heriberto Herrera che giovedì era a Roma per presenziare a Italia-Polonia. Il j trainer juventino partirà ioggi per Lugano, dove que-j sta sera osserverà in modo| particolare G.illardo, impe-j gnato nelle file del Milan contro la squadra elvetica. permanenza "di una quindi cina di giorni, Paolo Bertoldi Juventus: Anzolin; Gori, Il dilemma Gallardo-Combin resta dunque aperto per i bianconeri. Soltanto dopo un esame attento e ripetuto dei due centravanti possibili la direzione del club juventino effettuerà la sua scelta. Anche Sivori, mercoledì prossimo lascerà Torino. Andrà in Argentina per una Caocci; Castano, Salvadore, Leoncini; Stacchini, Da Co¬ sta, Nené (Zigoni ì, Sivori tNené), Menichelli. Stella Rossa: Stojanovic; Durkovic, Jevtic ; Melic, Cop, Popovic; Dzajic, Maravic (Djurica dal 40' del 1" t), Prljincevic, Skrbic, Kostic. Arbitro: Varazzani. . Reti: Nené (Juv.) 8' 1" t. Spettatori: paganti 3700. Incasso 3.500.000. goal punizione {Foto Moisio)