La graziosa poetessa parla dell'ex-marito Evluscenko di Enzo Bettiza

La graziosa poetessa parla dell'ex-marito Evluscenko Incontro con Bella Ahmadùlina La graziosa poetessa parla dell'ex-marito Evluscenko (Dal nostro corrispondente) Mosca, giugno. Così raffigurò se stessa in un suo verso : « All'estraneo si presenta con la docilità e il timore di un'orfana venduta a saltimbanchi vagabondi ». Suoniamo, e quel verso appare confermato, se non del tutto, almeno per una buona metà. Viso fanciullesco dall'espressione svagata, un po' smarrita c ansiosa, innestato per mezzo di un collo delicato in un tronco florido, carnoso, ili donna matura; capelli rame tizianesco, certamente tinti, tirati sulla nuca rotonda c poi calati sulla fronte, che s'indovina mobilissima sotto lo scompiglio dclla frangetta; piedi c mani da putto, minuti, esitanti, privi come eli forza e di presa sugli oggetti. Un paio di pantaloni, molto aderenti alle anche forti e via via strettissimi lungo le gambe sempre più sottili, conferiscono all'inquietante donnibambina un tocco di spregiudicatezza occidentale. Miscuglio di passiva babydoll sovietica e di tempestoso personaggio femminile dell'Ottocento russo, timorosa e abbacinata come una falena dal fuoco della vita, oscillante tra sentimenti violenti e il fascino del vuoto, Bella Ahmadùlina non soltanto è, per la sua ambigua bellezza e la sua dizione civettuolmente incrinata da una tenue balbuzie infantile, la grande diva dclla giovane poesia russa: è una poetessa autentica, che per talento, finezza c cultura supera Evtusccnko, suo primo marito, e la maggioranza dei poeti-tribuni dclla « quarta generazione ». Evrusccnko (« Gcnja », lo chiama ancora lei) avrebbe voluto essere il profeta della ri volta poetica, ma non c andato al di là dell'esclamazione oratoria e dell'ovvietà didascalica. La differenza tra il marito e moglie di una volta è, in sintesi, qui: lui lo si può ascoltare e soprattutto ammirare come de clamatorc negli straripanti co mizi poetici, mentre i versi di lei, assai più ponderati e con trollati, schivi fino a rasentare una forma d'ingenuo crmeti smo, si possono leggere nel silenzio di una cella. Non si può urlare in piazza una quartina come questa : « Nel silenzio notturno di quella mansarda — dentro le viscere del magnetofono — La mia voce non più protetta da vie — Piange astratta ». Bella Ahmadùlina è, contemporaneamente, un personaggio rappresentativo anche nel costume sempre più agile degli strati giovani e impazienti dclla società post-staliniana. Nel panorama sovietico interpreta e riassume il tipo di una donna nuova, che sa portare i pantaloni e fuma in pubblico; insofferente del preccttismo moralistico, disposta a tentarsi e a bruciarsi nella avventura dell'anticonformismo. 11 padre tartaro e un prozio di origine italiana (Stopani, un veterano del primo e colto bolscevismo, che occupò cariche di una certa importanza agli inizi del potere sovietico) hanno rimescolato il sangue di questa ventisettenne, che amò gin vanissima e divorziò poi tumultuosamente da Evtusccnko, per ancorare quindi la propria instabilità ad un uomo di circa venti anni più adulto, lo scrittore Naghibin, un uomo riflcs sivo e misurato, che non interrompe che con qualche battuta scarna, ma precisa, il febbrile monologo dclla giovane moglie Dopo il fallimento del procelloso matrimonio con Evtusccnko, il maturo Naghibin deve averle dato il senso della terraferma sotto i minuscoli piedi tentati dalle acque. L'allusivo erotismo che filtra da più di un verso della poetessa è qualcosa di più del l'espressione immediata di tur bamenti autobiografici; non 1: sensualità in atto dell'animale che si concentra cgntisticamente compiaciuto nell'immagine della propria sfrenatezza, ma un erotismo riflesso, depurato delle scorie volgari, rimeditato al di là dei sensi, astrattizzato. Più dolore, o presentimento del pia cere, che piacere vivo. « Il vecchio di nuovo la invoca — Ba dando dell'angelo le ali — Consunte di bucato ». « Le nebbie dei miei sogni non sono caste » « // raffreddore t'invia un bacio — E scende adagio alle tue labbra ». L'urlo erotico, il dandi smo, l'esibizionismo taumaturgico degli « urlatori » evtuscen kiani, insomma la loro rivolta tribunizia contro gli idoli poetici dclla Russia « vittoriana » si riassorbe e attutisce nel falsetto di Bella Ahmadùlina. Quartetto da camera, rispetto alla banda in piazza. Ma i cinesi, quando hanno recentemente sferrato un attacco contro « l'erotismo revisionistico » nella moderna letteratura sovietica, non hanno tenuto conto, secondo la loro menta¬ litc uncopil tezika mliga auusoppncohtrIscdcctesizpdstledptisigggnsndtptalgfgmrttp lità manichea, delle sfumature; c forse perche I Ahmadùlina è una donna, l'hanno stroncata con estrema violenza proprio per questo, dipingendola come il prototipo negativo dclla letterata sgorgata dalla « degenerazione borghese » dclla Russia krusceviana. 1 mandarini di Mao, abituati a comporre con le loro stesse mani simbolici componimenti lirici c soldateschi ordini del giorno ideologici, sono andati a ripescare certi suoi versi più audaci; ne hanno tirato fuori uno in cui si canta un « amplesso perverso », un altro in cui la poetessa paragonandosi ad un pesce parla del proprio « corpo nudo accarezzato dalle onde », e con simbologia quasi freudiana hanno all'indica concluso che tra la « erotomania » dell'AhmaIùlina c il « tradimento » di Kruscev il ponte è diretto. Ricordiamo l'episodio alla scrittrice, che ne ride divertita. « // loro capo è un poeta, oltre che un teorico del marxismo, e quindi si credono doppiamente autorizzati a giudicare sia la nostra poesia che il nostro marxismo ». La conversazione dell'Ahmadùlina non c facilmente registrabile, è un « perpetuo mobile » gradevole da ascoltare, più difficile da decifrare, sia perché parla un russo velocissimo, dittico, sia perché adopera espressioni di gruppo che ne ricollegano il linguaggio cifrato al gergo allusivo dei giovani dclla su:: generazione. Inietta per di più nelle frasi su cui scivola di cor sa una mobilità tutta femminile, abbandonandosi ai capricci delle divagazioni, delle paren tesi, degli incisi; le piccole mani paffute, in brevi gesti, le volteggiano intorno alla frangete arrotondando ciò che la parola lascia appena sbozzato. Tipo di gesticolazione insofferente, af fannosa, che conosciamo perché già entrata, come una specie di mimica esoterica, in altri letterati della medesima età. Quando le ricordiamo Koce tov, il quale ha fatto la caricatura di Evtusccnko attraverso un personaggio del Segretario del- l'Obkovi (il poeta « souteneur » Putskov che pensa più alle donne che alle riunioni di cellula), Bella Ahmadùlina ci guarda sbalordita come le avessimo parlato di un marziano: si direbbe che ignori persino l'esistenza anagrafica del grande avversario. Difende per contro, con foga ex marito Evtusccnko, dicendo che si è ripreso dalla depressione e adesso sta lavorando a un ,: grande poema » incompiuto dedicato alla centrale idroelettrica di Bratsk: prima di arenarsi alla centrale, il poema si dipana da lontano ed è una sorta di biografia rivoluzionaria dclla Russia, dalle rivolte contadine assalto al Palazzo d'Inverno dei marinai di Kronstadt. « Meraviglioso! », esclama. Afferma che ha partecipato pure lei alla recente riunione fra lliciov e gli intellettuali moscoviti, ufficialmente confermata appena il 9 giugno. Ne ha ricavato un'impressione tutto sommato positiva. Gli itltras kocctoviani avrebbero perduto terreno, il partito sarebbe divenuto più clastico. Bella Ahmadùlina, aliena come gran parte dei sovietici dal giudizio perentorio, non lo dice apertamente: ma fa chiaramente intendere che il tempo lavora a favore dclla distensione ideologica, c che la ruota gira dalla parte dei novatori. Questa giovane cosi mobile, irrequieta, piena di talento che fa la spola co~.;:p'ia tra la casa di .Mosca e .a dacia di campagna, che pensa soprattutto alla sua poesia e ai suoi tre cani, che si concede al colloquio c sfugge alla confidenza, che innamora turbe di adolescenti i quali accorrono a sentirla recitare e a perdersi nei labirinti dclla sua voce di adulta-bambina e nel taglio stretto dei suoi occhi di tartara, è a modo suo una immagine dclla Russia attuale: desiderio di rottura, nervosa mobilità di fondo, tentazione del proibito, tensione verso il ciclo di una nuova più eccitante avventura storica dopo il lungo gelo staliniano. Enzo Bettiza Bella Ahmadùlina, ex-moglie dello scrittore Evtuscenko, poetessa della nuova generazione russa. E' stata fotografata nella sua «dacia» nei pressi di Mosca (Tel.; ■iiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiriiitiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiriiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiMf iiiiiiiiniMiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiii

Persone citate: Evtuscenko, Kruscev, Mao, Naghibin

Luoghi citati: Mosca, Russia