Bonn rinuncia a ridurre le sue tariffe doganali?

Bonn rinuncia a ridurre le sue tariffe doganali? Bonn rinuncia a ridurre le sue tariffe doganali? Il governo voleva un ribasso del 50^r dal 1° luglio, per frenare la congiuntura e l'attivo della bilancia dei pagamenti - I deputati propongono una riduzione del 10% subito ed un'altra del 10ró dal 1° gennaio 1965 - 11 ministro dell'economia ritiene queste misure insufficienti (Dal nostro corrispondente) Bonn, 12 giugno. Co» agni probabilità il governo di Bonn ritirerà la .w/ri ordinanza per la riduzione delle tariffe doganali per 'ulti ; manufatti importati dot paesi del Meo. La riduzione che avrebbe dmitin entrare in forza i' 1" luglio prossimo con fini di stabilizzazione congiunturale non sembra possa venire approvata dal Parlamento di Bonn. Se ne è discusso infatti in serie di coni missione e la maggioranza dei deputati l'ha bocciata. I parlamentari hanno presentalo una controproposta, di anticipare cioè al primo di luglio la riduzione delle tariffe prevista dagli accordi per il Mercato Comune urlìi V gennaio del 1005, nel'.a misura drl dicci per cento. Al governo poi i parlamen tari hanno dato la facoltà di anticipare, al prossimo anno, la filiazione delle tariffe doganali del dicci pi r ci n to prevista per il primo gennaio del 1906. Non soltanto le proposti governative sono stale ritenute eccessive (si parlava in pratica di ridurre subito le dogane del cinquanta per cento) ma ancln premature. La. controproposta di Ila Commissione passerà ora all'esame del Parlamento, ma è probabile che il governo nel frattempo ritiri l'ordinanza. Il ministro /irr l'Economia Schmueclcer ritiene infatti che la controproposta delta Commissione sortirebbe troppo deboli rffitli ai fini d'Ila stabilizzazione della conginn tura. La riduzione d'Ile dogane avrebbe- fioritici servire a Inllllllllllllllllllllllllllllllillliiimilllllllli MM vorire le importazioni strnnirrc. quindi a creare condizioni di maggiore concorrenza sul mercato interno, ti frenare le tendenze inflazionistiche c a ristabilire un maggiore, equilibrio nella bilancia tedesca elei pagamenti che presenta un attivo per la Germania pur sempre troppo forte e che è fonte di perturbazione per le aiIre economie europee. Le controproposte della Commissione sono vieppiù limitate da una condizione posta al governo: che dalle riduzioni future vengano escluse certe merci particolarmente sensibili alla concorrenza estera. In questa condizione il governo avrebbe fatto sapere che per stabilizzare la congiuntura sarà necessario ricorrere ad altre misure. Un giornale di Francofor!• afferma — la voce è aglietto di contrastanti smentite — che si /■ parlato, ituranle la riunione parlamentare, di una rivalutazione del marco. m. c.

Luoghi citati: Bonn, Germania